TIMOTEO I
Giuseppe Furlani
Fu un celebre katholikós, cioè primate o patriarca della chiesa. nestoriana, morto nell'823. Dopo essere stato vescovo di Bēth Baggāsh fu nominato katholikós in un sinodo [...] sulle decisioni giuridiche e sulle divisioni delle eredità, un rapporto sul suo colloquio o dialogo di carattere religioso col califfo al-Mahdī, scrisse un libro sulle stelle e mandò ai suoi corrispondenti una grande quantità di lettere su soggetti ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] dīnār aureo e dirhām d'argento. In contrasto con una prassi in uso da poco per cui si raffigurava sulle monete il califfo, ad imitazione di quanto avveniva nei sistemi sasanide e bizantino, la riforma di Abd al-Malik eliminò dal dīnār figure, nomi e ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] filosofici in terreno religioso, si oppose al sistema dei Mu‛tazilah (v.) sia per il metodo sia per il contenuto; sicché, quando il califfo al-Ma'mūn (813-833) e i suoi due primi successori (833-847) vollero imporre i dogmi mu‛taziliti, fra i quali l ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] la realizzazione del castello, porterebbe a identificare nel sito di Yashir la fondazione che Ziri nel 945 ebbe autorizzata dallo stesso califfo fatimide.
Di fronte al castello e a Yashir, a una distanza di circa 2,5 km e separato da una vallata ...
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Traduzione del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt) che significa «capo dell’esilio», dato al capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio. La carica è attestata almeno [...] per il mantenimento della propria corte sfarzosa.
L’ esilarcato trasse vantaggio dalla conquista araba, quando l’autorità dell’e. si estese agli Ebrei di tutti i paesi sottoposti al califfo. Si continuano ad avere notizie di e. fino al 14° secolo. ...
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ḤARRĀN
Francesco Gabrieli
. Antichissima città della Mesopotamia di NO. tra Edessa e Ra's al-‛Ain. E menzionata giù nelle iscrizioni in cuneiformi sotto la forma Ḫarrānu (strada), ma la sua importanza [...] (per cui v. carre), ma alla stessa conquista araba (639 d. C.). Nel sec. IX gli abitanti di Ḥarrān, posti dal califfo al-Ma'mūn nell'alternativa di abbracciare l'islām o un'altra religione rivelata, o essere uccisi, si salvarono dichiarandosi "Sabei ...
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Autore siriaco giacobita della prima metà del sec. IX d. C. Fu ordinato sacerdote nell'818 e morì nell'845. Dopo essere stato monaco nel convento di Qenneshrīn fu nominato patriarca, e fu tenuto in grande [...] la storia del periodo che va dall'ascesa al trono bizantino dell'imperatore Maurizio fino alla morte dell'imperatore Teofilo e del califfo al-Mu‛taşim, cioè dal 582 all'842. L'opera non ci è stata conservata nella sua integrità, ma presso autori più ...
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ZAID IBN THĀBIT al-ANṢĀRĪ
Carlo Alfonso Nallino
Ī Nato a Medina e quivi entrato giovanissimo al servigio di Maometto appena questi si fu trasferito dalla Mecca in quella città (622), ne divenne fido [...] privato i testi coranici e d'essere poi stato l'autore principale della redazione ufficiale definitiva del Corano ordinata dal califfo ‛Othmān (644-656).
Bibl.: G. Levi Della Vida, Zaid b. Thābit, in Encyclop. de l'Islām, edizione franc., IV (1933 ...
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ANKARA
C. Barsanti
ANKARA (gr. ῎Αγϰυϱα; lat. Ancȳra)
Città dell'Anatolia centrale, capitale (dal 1920) della Rep. di Turchia, sorge sul luogo dell'antica Ancȳra. Situata sull'altopiano anatolico, A. [...] ), dopo il sacco persiano (de Jerphanion, 1928; Restle, 1966), o al regno di Costanzo II (641-668), dopo l'assalto del califfo Mu'āwiya (Wittek, 1932; Foss, 1977; Foss, Winfield, 1986), piuttosto che riconnetterlo alla figura di Leone III (717-741) e ...
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mamelucco (ar. mamluk «schiavo»), sultanato
mamelucco
(ar. mamluk «schiavo»), sultanato Regime istituito dai cd. mamelucchi, all’origine soldati schiavi di etnia turca, in Egitto e in Siria, fra il [...] ad Ain Jalut nel 1260 e si mantenne al potere fino al 1382, presentandosi come investita di autorità da un califfo-ombra abbaside, residente al Cairo. Ai mamelucchi bahridi successero, con la presa del potere di Barquq, i mamelucchi circassi, che ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...