Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] militari ribelli nelle regioni orientali, vi ricevette il titolo di «re d’Oriente e Occidente»; più tardi (1063) ottenne di sposare una figlia del califfo ma il matrimonio non fu mai consumato. A T., morto senza eredi, successe il nipote Alp Arslan. ...
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Figlio (m. 685) di Costante II; associato al trono nel 654, ebbe la reggenza dal 662 al 668 durante la spedizione del padre in Italia, e alla notizia dell'uccisione di questo si diresse in Sicilia dove [...] (669 e 674); nel 677 la loro flotta fu quasi totalmente distrutta nell'Egeo, mentre Rodi e Creta furono riconquistate, e il califfo Mu῾āwiyah si piegò alla pace assoggettandosi a pagare un tributo annuo. C. sconfisse e sottomise anche gli Avari e gli ...
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Una delle più famose città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, nell'Andalusia (37° 52′ 46″ N., 4°46′ 50″ O.), (gr. Κορδύβη o Κορδυβά; latino Cordŭba; spagn. Córdoba o anche Córdova). È posta [...] , sotto al-Ḥakam, ‛Abd ar-Raḥmān II, Muḥammad I e II e ‛Abd Allāh; con ‛Abd ar-Raḥmān III (912-961), proclamatosi califfo indipendente, si tocca l'apice dello splendore. Cordova è allora una delle corti piu fastose d'Europa; ha 500.000 ab., ricchi ...
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In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] 1078 o 10781079 d. C.). Gli si attribuisce la discendenza da al-Ḥasan, figlio di Fāṭimah (la figlia di Maometto) e del Califfo ‛Alī, ossia la qualità di sceriffo. A 18 anni andò a stabilirsi definitivamente a Baghdād, onde agli altri suoi nomi gli fu ...
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SĀMĀNIDI
Francesco Gabrieli
NIDI Dinastia persiana musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nel sec. III-IV dell'ègira (IX-X d. C.). Suo capostipite è considerato un Sāmān, [...] e chiamò suo figlio Asad, dal nome di quel funzionario suo amico e protettore. I figli di questo Asad cominciarono a distinguersi sotto il califfo ‛abbāside al-Ma'mūn, che nell'819 d. C. (204 eg.) li investì del governo di varie città e regioni della ...
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MALIKSHĀH
. Sultano selgiuchide, il terzo dei "grandi Selgiucchi" che tennero nel sec. XI uno e integro il territorio conquistato con Togrul Beg entro la parte orientale dell'impero islamico, mentre [...] contro i Bizantini, il sultano ebbe al suo fianco quale fidato ministro il visir Niẓām al-Mulk (v.). I rapporti col califfo di Baghdād, verso di cui i sultani erano in formale dipendenza e in effettiva supremazia, furono nel complesso buoni; nel 479 ...
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BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] . 73 s.). La vicinanza dell'eremo alla vecchia e alla nuova capitale dell'Egitto musulmano e il favore di Maria e del califfo verso i cristiani spiegano come la fama di santità di B., alimentata da un'ascesi severissima, giungesse alla corte e ve lo ...
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È l'insieme delle rivelazioni che Maometto affermò esser a lui discese da Dio nella lingua araba (per il modo della discesa, e per il giudizio sulla sincerità di Maometto, v. islamismo; maometto) per predicare [...] Mas‛ūd, di Zaid ibn Thābit, e differivano non lievemente tra di loro; la più celebre è quest'ultima, che presentata al califfo Abū Bakr (morto nel 35 èg.; 656 d. C.), divenne la più diffusa, base della seconda definitiva redazione affidata dal terzo ...
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MITHQĀL
Carlo Alfonso NALLINO
. Vocabolo arabo che, dal suo senso primitivo di peso in generale, passò (dopo la metà del sec. I eg., VII d. C.) a designare un peso e una moneta particolari. Il peso [...] : ora in Egitto è di gr. 4,6801, in Algeria di gr. 4,679, in Siria di gr. 4,8. Con la riforma monetaria del califfo omayyade ‛Abd al-Malik nel 77 eg., 696 d. C., essendo stato fissato il dīnār aureo nel peso predetto di gr. 4,25, il vocabolo mithqāl ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] . Essa è inoltre corroborata da un'altra testimonianza, riferita sempre da al-Nadīm, secondo cui in questo periodo, sotto il regno del califfo Hišām ibn ῾Abd al-Malik, la lingua dell'amministrazione non è più il greco ma l'arabo; mentre Ibn al-Aṯīr e ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...