MASHHAD
Carlo Alfonso Nallino
. In pronunzia persiana e turca meshhed; vocabolo arabo che significa luogo ove ci si raduna, luogo al quale si accorre, e quindi moschea nella quale sia seppellito un [...] il suo mausoleo. Perciò i musulmani sciiti usano il vocabolo per designare le moschee sepolcrali di discendenti da ‛Alī (il quarto califfo, per gli sciiti il primo imām), caduti uccisi; onde essi chiamano Meshhed ‛Alī la città di an-Nagiaf nell'‛Irāq ...
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corasmi
In origine, popolazione iranica stanziata nella Corasmia, islamizzata nel sec. 8° e, dal sec. 11°, assorbita quasi del tutto nella lingua e nell’etnia dei conquistatori turchi. All’inizio del [...] giungendo, nel sec. successivo, a invadere l’Iraq. Respinti brevemente dai Ghuridi, chiamati contro di loro dal califfo abbaside, i c. si riorganizzarono efficacemente, giungendo alla loro massima espansione, per essere infine travolti dall’avanzata ...
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Ī Filologo, storico, matematico, astronomo e giurista musulmano, che scrisse sempre in arabo, nato a Dīnawar (ora rovine a circa 45 o 50 km. a nord-est di Kirmānshāh nella Persia occidentale) in anno ignoto, [...] probabile, nel 282 èg., 895 d. C. Delle sue opere è giunta a noi la storia universale da Adamo alla morte del califfo ‛abbāside al-MuctaŞim nel 227 èg. (principio dell'842 d. C.), intitolata Kitāb al-akhbār aṭ-ṭiwāl "il libro delle narrazioni lunghe ...
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al-Aqsa (ar. «il [tempio] piu lontano»)
al-Aqsa
(ar. «il [tempio] più lontano») Moschea di Gerusalemme, formante, con la Cupola della roccia, il complesso di al-Haram al-Sharif («il nobile santuario»), [...] notturno» e verso di esso egli orientò la preghiera, prima di volgerla verso la Mecca per ordine divino. Su questo sito il califfo ortodosso ‛Omar avrebbe fondato il primo nucleo di una moschea, ricostruita e ampliata in epoca omayyade e abbaside. ...
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L'ultimo sultano ottomano (n. 1861 - m. San Remo 1926), figlio di ῾Abd ul-Ḥamīd. Successe (1918) allo zio Maometto V. Dopo la disfatta turca nella guerra mondiale, si trovò in contrasto col governo kemalista [...] sui Greci, la Grande assemblea nazionale di Ankara abolì il sultanato, mantenendo nella dinastia ottomana la sola carica di califfo (1922); dopo pochi giorni M. lasciò Costantinopoli e riparò a Malta. L'indomani la stessa assemblea lo dichiarò ...
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ISACCO Giudeo (Isacco Israelita senior)
Arturo Castiglioni
In arabo Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Sulaimān al-Isrā'īlī, comunemente noto sotto il nome latino di Isaac Iudaeus, medico di famiglia ebrea d'origine [...] ed ebbe fama di oculista insigne. Visse alla corte del principe aghlabita Ziyādat Allāh in al-Qairawān, poi al servizio del califfo fātimita ‛Ubaid Allāh al-Mahdī (che regnò dal 909 al 934 d. C.). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale ...
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SAWDAN
Berardo Pio
SAWDĀN. – Nulla sappiamo delle origini familiari di questo abile e risoluto capo militare musulmano che intorno all’857, a seguito dell’uccisione di Mufarrağ ibn Sallām, prese il [...] polizia in Egitto, vale a dire al ministro che vigilava sull’operato dei governatori delle province, per ottenere dal califfo abbaside la nomina a wālī, ovvero a governatore legittimo della nuova provincia conquistata, con la motivazione che solo in ...
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(arabo ar-Ribāṭ) Città capitale del Marocco (1.846.661 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata sulla costa atlantica alla foce dell’uadi Bou Regreg, di fronte a Salé, alla [...] VIII di Castiglia ad Alarcos (il nome originario è infatti Ribāṭ al-Fatḥ «fortezza della vittoria»). Fu fondata dal califfo almohade Ya‛qub al-Manṣūr, che la cinse di mura, provviste di porte monumentali. Grandiosi sono i resti della cosiddetta ...
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Celebre storiografo arabo (citato spesso in trascrizione meno esatta sotto le forme Beladhori, Beladsori), vissuto a Baghdād e morto nel 379 ègira (892 d. C.).
È autore dell'opera Futūḥ al-buldān ("le [...] e della grande raccolta genealogica e biografica Ansāb alashrāf ("le genealogie dei nobili") in cui, nel contesto delle biografie dei califfi, è narrata per disteso e con grande ampiezza la storia islamica (di quest'opera, tuttora inedita, sono stati ...
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The Thief of Bagdad
David Robinson
(USA 1923, 1924, Il ladro di Bagdad, colorato, 136m a 22 fps); regia: Raoul Walsh; produzione: Douglas Fairbanks Pictures/United Artists; sceneggiatura: Elton Thomas [...] Magico, riesce a far apparire un intero esercito che in breve tempo riconquista la città, restituendo il trono al califfo spodestato. Poi, servendosi del Mantello che rende invisibili, Ahmed libera la principessa e insieme a lei prende il volo ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...