SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] , e, con la morte subito seguita dell'ultimo fāṭimida al-‛Aḍid, si trovava padrone assoluto d'Egitto, solo formalmente vassallo del califfo di Baghdād, e stabiliva la dinastia che dal nome di suo padre Ayyūb fu detta dagli Ayyūbiti, e che nel ramo ...
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'Abd al-Mu'min
‛Abd al-Mu’min
Fondatore della dinastia berbera musulmana degli Almohadi (Tilimsan 1094-Sala 1163). Seguace del mahdi («messia») berbero Ibn Tumart, divenne, alla morte di questi, capo [...] avevano aderito al suo movimento di riforma religiosa dell’islam. Rovesciati gli Almoravidi (presa di Marrakech, 1147), si proclamò califfo di un impero esteso su tutta l’Africa settentrionale, dall’Atlantico alla Grande Sirte, e su al-Andalus nella ...
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MAOMETTO VI Vaḥīd ud-Dīn
Ettore Rossi
Sultano ottomano, trentaseesimo e ultimo della serie. Era figlio di ‛Abd ul-Hamīd II; successe il 4 luglio 1918 a Maometto V Reshād. Dopo l'esito disastroso della [...] lasciò Costantinopoli riparando su una nave inglese che lo portò a Malta. L'indomani la stessa assemblea lo dichiarò decaduto ed elesse califfo in sua vece il principe ‛Abd ul-Megīd II. Maometto VI morì il 16 maggio 1926 a San Remo. Fu sepolto a ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Il primo periodo dell'astronomia islamica
Régis Morelon
Il primo periodo dell'astronomia islamica
Le fonti dell'astronomia araba
La [...] diverse come lingua e come traduzione. C'è una redazione siriaca, tradotta dal greco; una seconda tradotta dal greco all'arabo per il califfo al-Ma᾽mūn da al-Ḥasan ibn Qurayš; una terza tradotta (sempre per al-Ma᾽mūn) dal greco all'arabo da al-Ḥaǧǧāǧ ...
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L'Africa islamica: Libia
Enrico Cirelli
Francesca Romana Stasolla
Massimiliano Munzi
di Enrico Cirelli
Inquadramento storico
La Libia si trova in quel vasto settore dell'Africa mediterranea compreso [...] una famiglia locale: i Banu Khazrun, un ramo dei Berberi Zanata, che approfittarono del conflitto nato tra gli Ziridi e il califfo fatimide. Si conosce molto poco del periodo di governo di questo gruppo tribale della regione, a parte il fatto che ...
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Abū ‛Ubaidah ibn al-Giarrāḥ (da distinguersi dall'omonimo Abū ‛Ubaidah Ma‛mar ibn al-Muthannà, noto filologo del II sec. dell'ègira) fu tra i primi compagni di Maometto, combatté con lui nella disgraziata [...] battaglia di Uḥud e in altre spedizioni. La sua fama è principalmente legata alla conquista araba della Siria, sotto il califfo ‛Omar, allorché fu comandante in capo del corpo di spedizione ed entrò vittorioso in Damasco, Ḥimṣ, Antiochia, Aleppo, ecc ...
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Husain ibn 'Ali al-Hashimi
Husain ibn ‛Ali al-Hashimi
Emiro hashimita della Mecca (Istanbul 1854-Amman 1931). Sceriffo ed emiro della Mecca dal 1908, nel 1917, dopo la fortunata rivolta araba e in accordo [...] con l’impegno britannico sottoscritto da H. McMahon, si proclamò re dello Hijaz e nel 1924, dopo la fine del califfato ottomano, califfo. Lo stesso anno, fu sconfitto da ‛Abd al-‛Aziz ibn Sa‛ud e costretto all’esilio in Trans;giordania, dove morì. ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] di inizio della cui costruzione le fonti non concordano (1196 secondo il Rawḍ al-qirṭās di Ibn Abi Zar; durante il regno del califfo Abu Yaqub Yusuf, 1163-1184, secondo il Kitāb al-istibṣār), porta oggi il nome di Moschea di Hasan. È uno dei più ...
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Cioè, in arabo e poi in tutte le lingue colte dei popoli musulmani, "sede dell'islamismo"; espressione tecnica del diritto islamico, che designa il complesso dei paesi abitati da musulmani, concepiti, [...] corrispondente alla realtà dei primi quattro secoli dopo Maometto, come un tutto governato da un unico monarca universale, il califfo (v.). Secondo il diritto pubblico e privato dell'islamismo, l'infedele non può avere autorità sul musulmano (v. dar ...
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n Epiteto onorifico con cui è noto il fondatore della dinastia ayyubita di Egitto e Siria Yūsuf ibn Ayyūb (Takrīt, Mesopotamia, 1138 - Damasco 1193), conosciuto tra i musulmani anche come al-Malik an-Nāṣir. [...] curda, si formò alla corte dell'emiro Nūr ad-Dīn, che lo inviò in Egitto (1163) per redimere una controversia con il califfo fatimide, al-῾Āḍīd. Divenuto dapprima visir (1169), alla morte di al-῾Āḍīd (1177) Ṣ. ad-D. si proclamò sultano di Egitto ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...