Il primo califfo o successore di Maometto (m. Medina 634 d. C.), già suo fido compagno e (come padre di ῾Ā'isha) suocero. Resse con patriarcale semplicità la comunità musulmana; sotto di lui fu domata [...] la rivolta dei Beduini d'Arabia (ridda) e vennero iniziate le grandi conquiste in Siria e Mesopotamia ...
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Ultimo califfo arabo della dinastia degli Omayyadi (sec. 8º). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti e ribelli kharigiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside [...] scoppiata nel Khorāsān (battaglia del Zāb, 750); fuggì allora in Egitto dove fu ucciso ...
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ir Califfo abbaside (1158-1225), salì al trono nel 1180 e regnò fino alla sua morte. Fu la più grande figura del periodo finale del califfato abbaside: a lui si deve il tentativo di restaurare la sovranità [...] e il prestigio del califfato dopo lo smembramento in cui era precipitato. ...
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ī Califfo abbaside (m. 949) dal 944 al 946. Dovette riconoscere (945) il potere di fatto dei Buwaihidi nell'Iraq, e conferì l'appellativo di Mu῾izz ad-Dawla al buwaihide Aḥmad ibn Abī Shugiā῾, ma l'anno [...] seguente fu da lui accecato e deposto ...
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Principessa musulmana, sorella del califfo Hārūn ar-Rashīd (sec. 8º-9º d. C.); fu da questo data in moglie al suo amico e cortigiano Gia῾far al-Barmakī e secondo la leggenda fu causa involontaria della [...] rovina di lui e di tutta la sua famiglia ...
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Terzo califfo dell'Islam. Eletto alla morte di ῾Omar, ne continuò la politica, pur non avendo le doti del suo predecessore. Nonostante avesse promulgato una versione ufficiale del Corano, ῾O. si inimicò [...] larghi strati della comunità musulmana, per aver condotto una politica che favoriva i membri della famiglia degli Omayyadi a cui apparteneva. Tale risentimento sfociò in una rivolta: assediato nella sua ...
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´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūn ar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfato di suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] lo stesso al-Amīn (813), prendendone il posto. Nel corso del suo califfato numerose furono le insurrezioni, sia da parte alide sia da parte degli stessi abbasidi; al-M. cercò una riconciliazione proclamando suo erede ῾Alī ar-Riḍā, ma il disegno fallì ...
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MU‛ĀWIYAH
Francesco GABRIELI
Califfo arabo, figlio di Abū Sufyān, nato nei primi anni del sec. VII d. C., fondatore della dinastia califfale degli Omayyadi (v.). Entrò nella vita politica allorché fu [...] stessa sua casa, e, sotto pretesto di trarne vendetta, contrastò, appoggiandosi alle forze militari della Siria da lui governata, al califfo ‛Alī il supremo potere (v. arabi: Storia). Quando ‛Alī nel 40 eg.-661 d. C. cadde a sua volta assassinato ...
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Califfo omayyade (m. 743 d. C.), che regnò dal 724 alla morte. Energico e accorto amministratore, tenne con fermezza il governo dell'Impero, coadiuvato dal governatore dell'Iraq Khālid al-Qasrī. Sotto [...] (732), e la vittoriosa resistenza alla pressione turca in Asia centrale. Gli ultimi anni di Hishām furono turbati dalla grande rivolta berbera nel Marocco, e da problemi di successione. Con la sua morte si aprì la crisi del califfato omayyade. ...
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Califfo abbaside (sec. 9º), decimo della dinastia; regnò dall'847 all'861. Risiedette a Sāmarrā, e si circondò di un corpo di guardie turche, dalle quali fu assassinato. Con lui si tornò all'ortodossia [...] sunnita, avendo egli abolito il mutazilismo istituito dal califfo al-Ma'mūn. ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...