(o Buidi, arabo Banū Buwaih) Dinastia persiana sciita del 10°-11° sec., che in vari rami dominò la Persia sud-occidentale e l’Iraq, dove alcuni suoi membri ebbero dal califfo abbaside il titolo di Amīr [...] al-umarā (comandante in capo) ed esercitarono con esso l’effettivo governo a Baghdad. Il loro potere crollò alla metà dell’11° sec., dinanzi ai Turchi Selgiuchidi. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] di porre al centro della storia del mondo La Mecca o Baghdad, e magari Timbuktu; noi ci manteniamo fedeli all’asse di storici sul secolo Omayyade, 1993). Saggi come Il califfatodi Hisham. Studi di storia omayyade del 1935 si segnalano per l’acribia ...
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Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] . Entrato vittorioso a Baghdad (1055), dopo una campagna contro gruppi militari ribelli nelle regioni orientali, vi ricevette il titolo di «re d’Oriente e Occidente»; più tardi (1063) ottenne di sposare una figlia del califfo ma il matrimonio non ...
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Mahmud di Ghazna
Sultano musulmano di Persia (n. 971-m. 1030), figlio di Sabuktighin, secondo e maggiore sovrano della dinastia dei Ghaznavidi. Si fece riconoscere come sultano direttamente dal califfo [...] il Panjab. Postosi come campione del sunnismo contro i Buwayhidi sciiti, fece di Ghazna la sua capitale, un centro culturale e artistico in grado di rivaleggiare con Baghdad; sotto di lui si compì il rinascimento del persiano come lingua letteraria. ...
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al-Qa'im
al-Qa’im
Califfo abbaside (n. 1001-m. 1075), figlio di al-Qadir. Salito al trono nel 1031, durante la reggenza dei Buwayhidi, alla cui tutela non poté inizialmente sottrarsi, assistette all’ascesa [...] dei Selgiuchidi, che, con Toghril Beg, giunsero nel 1055 a Baghdad. Q. non poté far altro che sanzionare la nuova potenza, ricevendone in cambio il sostegno al suo califfato e la restaurazione del sunnismo nell’impero abbaside. ...
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al-Mansur, Abu Ja'far
al-Mansur, Abu Ja‛far
Secondo califfo abbaside (n. 713 ca.-m. 775). Successe nel 754 al fratello Abu al-‛Abbas. Ottimo condottiero, politico accorto e lungimirante, seppe consolidare [...] lo Stato appena costituito e minacciato da ribellioni interne e da guerre esterne, fondando nel 762 la nuova capitale, Baghdad. Non poté tuttavia impedire il distacco di , costituitosi a emirato indipendente sotto ‛Abd al-Rahman I. ...
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al-Amin, Muhammad
Califfo abbaside (n. 787-m. 813). Figlio di Harun al-Rashid, regnò dall’809. Il suo tentativo di privare il fratello al-Ma’mun del diritto a succedergli scatenò una guerra civile, nel [...] corso della quale A., assediato in Baghdad dalle truppe favorevoli al fratello, fu ucciso mentre cercava di fuggire. ...
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Harun al-Rashid
Califfo abbaside (Rayy 766-Baghdad 808). Figlio di al-Mahdi, la sua fama riposa soprattutto sul ruolo favoloso attribuitogli dalle Mille e una notte. Il suo califfato conobbe l’inizio [...] della disintegrazione dell’impero islamico, ai confini orientali e occidentali, nonostante le guerre fortunate condotte contro Bisanzio ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...