(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] 'autorità delegata, sanzionata dalla proclamazione nella predica del venerdì del nome del sovrano supremo dopo quello del califfo abbaside diBaghdad, fonte teorica dell'autorità. Il riferimento politico e religioso della dinastia era l'Islam sunnita ...
Leggi Tutto
Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] delle milizie. Al Cairo regnava una dinastia dicaliffidi fede sciita, i Fatimidi, che non avevano riconosciuto l’autorità del califfo abbaside diBaghdad, dichiarandosi indipendenti (califfato).
Saladino si mise in luce nella vittoriosa campagna ...
Leggi Tutto
Mu'nis
Mu‛nis
Generale dell’esercito abbaside, probabilmente di origine servile ed eunuco, che tra il 908 e il 933 fu arbitro e dittatore alla corte califfale diBaghdad. Vincitore sui carmati e i Fatimidi, [...] M. ebbe un ruolo cruciale nell’instaurare contro Ibn al-Mu‛tazz; in seguito, impose al-Qahir come califfo, ma questi se ne sbarazzò facendolo giustiziare. ...
Leggi Tutto
Famiglia di medici di origine siriaca, nestoriani, così chiamati da un B., il cui figlio Giorgio nel 765 fu chiamato a Baghdād dal califfo al-Manşūr; medici di corte furono pure B. (m. 801) figlio di Giorgio, [...] il figlio di questo Gabriele, e B. figlio di Gabriele; la vedova di ῾Ubaidallāh, figlio di questo, ebbe in seconde nozze Gabriele (m. 1007), il cui figlio, Abū Sa῾īd ῾Ubaidallāh, lasciò alcuni scritti di medicina. ...
Leggi Tutto
Sultano buwaihide (915-967). Nel 945, entrato vittorioso a Baghdād, ebbe dal califfo abbaside il titolo di amīr al-umarā' e iniziò la supremazia buwaihide sull'Iraq. Sino alla fine lottò contro i Ḥamdanidi [...] e i Carmati, e fronteggiò varie rivolte ...
Leggi Tutto
POLO, Marco
Giuseppe Gullino
POLO, Marco. – Nacque a Venezia nel 1254.
Suo padre, Nicolò di Andrea, del quale non si conosce la data di nascita, esercitò per lungo tempo la mercatura a Costantinopoli, [...] che non era ormai se non l’immagine sbiadita di una grande capitale: Baghdad, in decadenza dopo la conquista mongola del 1258. Mazar-i-Sharif, dove si trova il ricostruito mausoleo del califfo Alì, del quale però Marco Polo non fa parola, essendo ...
Leggi Tutto
al-Mustansir, Abu Ja'far
al-Mustansir, Abu Ja‛far
Califfo abbaside (n. 1192-m. 1242). Regnò dal 1226, in un periodo segnato dagli attacchi dei mongoli e dei contro l’Iraq. Ad al-M. risale la fondazione [...] della sunnita al-Mustansiriyya a Baghdad, la prima istituzione di questo tipo aperta a tutti i musulmani. ...
Leggi Tutto
´n Califfo abbaside, secondo figlio di Harūn ar-Rashīd (Baghdād 786 - presso Tarso 833). Amministrò le regioni orientali durante il califfatodi suo fratello al-Amīn; acquistata popolarità e potenza sconfisse [...] ), prendendone il posto. Nel corso del suo califfato numerose furono le insurrezioni, sia da parte alide di compromesso tra le posizioni alidi e quelle sunnite. Ad al-M. si deve la nascita di un florido movimento culturale e la fondazione a Baghdāddi ...
Leggi Tutto
Ottavo imām degli sciiti imamiti o duodecimani (Medina 765 circa - Ṭūs, od. Mashhad, 818). Vissuto a Medina per gran parte della sua vita, si recò a Marw (816) dietro invito del califfo al-Ma'mūn, che [...] lo nominò suo erede, contro il volere di ar-R., probabilmente nel tentativo di guadagnare maggiori consensi e legittimare la sua figura dicaliffo. Sulla strada per Baghdād il futuro erede morì, secondo fonti sciite, avvelenato. Ar-R. è sepolto a ...
Leggi Tutto
Teologo, tradizionista e giurista arabo-musulmano (Baghdād 780 - ivi 855), fondatore della scuola o rito (madhhab) che da lui prese il nome di hanbalita. Strettamente ligio al metodo positivo nell'interpretazione [...] e del Corano, si oppose al sistema teologico dei Mutaziliti e subì per questo persecuzioni sotto il califfo al-Ma'mūn. La sua opera maggiore è il Musnad, grande raccolta di tradizioni classificate secondo il compagno di Maometto che le ha tramandate. ...
Leggi Tutto
Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...