OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] altra, che si estende sino al sec. XI sotto i califfidi Cordova, è limitata alla sola Spagna. La continuità dell'evoluzione stilistica e l'opposizione allo stile abbaside estesosi da Baghdād in tutto l'oriente islamico si afferma nettamente nei suoi ...
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La Chiesa di Seleucia-Ctesifonte. - La città di Seleucia-Ctesifonte è stata durante tutto il il periodo del dominio persiano della Mesopotamia e ancora al tempo del califfato degli ‛Abbāsidi il centro [...] lo meno dal tempo del califfo Mutawakkil. Il patriarca Timoteo I abbandonò Seleucia per Baghdād, sede del nuovo governo Ushnu, indi a Kochannes nel Kurdistān ed è ora a Mossul. Di Seleucia-Ctesifonte non sono rimaste che le rovine e la chiesa ...
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In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] d. C.). Gli si attribuisce la discendenza da al-Ḥasan, figlio di Fāṭimah (la figlia di Maometto) e del Califfo ‛Alī, ossia la qualità di sceriffo. A 18 anni andò a stabilirsi definitivamente a Baghdād, onde agli altri suoi nomi gli fu aggiunto quello ...
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Uno dei più insigni giuristi musulmani della scuola ḥanafita, alla cui formazione e diffusione egli contribuì potentemente. Di vera stirpe araba, nacque nel 113 dell'ègira (731-732 d. C.) ad al-Kūfah (nella [...] quḍāh) a Baghdād, sino alla sua morte, avvenuta in questa stessa città nel 182 èg. (798 d. C.); anzi il titolo di "giudice fondiaria), scritto per rispondere a quesiti di pubblica amministrazione, rivoltigli dal califfo Hārūn ar-Rashīd (170-193 èg. ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] (v.) sia per il metodo sia per il contenuto; sicché, quando il califfo al-Ma'mūn (813-833) e i suoi due primi successori (833- stato scolaro, a Baghdād, di ash-Shāfi‛ī (il fondatore del madhhab shāfi‛ita) per il diritto e la metodologia di esso (uṣūl ...
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ÜR Soprannome (laqab; propr. "colui che è stato fatto vincitore per mezzo di Dio"), col quale sono noti, meglio che con il loro nome personale, alquanti personaggi musulmani, dei quali i principali sono: [...] della nuova capitale, Baghdād (v.), il cui quartiere centrale prese da lui il nome di al-ManŞūriyyah. al-ManŞūr Muḥammad b. ‛Abdallāh Abū ‛Åmir Ibn Abī ‛Āmir, Almanzor nelle fonti spagnole, fu ministro dei califfi omayyadi di Cordova al-Ḥakam II ...
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. Storpiatura medievale europea di al-Farghānī (Aḥmad ibn Muḥammad ibn Kathīr), nome d'un astronomo arabo del sec. IX. Oriundo della provincia detta Farghānah (Fergana, nell'attuale Turkestān russo), fiorì [...] a Baghdād sotto il califfo al-Ma'mūn (813-833) e i suoi primi successori; nel 247 dell'ègira (861 d. C.) fu incaricato di restaurare il [XVIII] 1912, pp. 22-47). La versione di Gherardo s'intitola Liber de aggregationibus scientiae stellarum (onde il ...
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Chiamato al-Imām al-a‛ẓam "il sommo maestro" dai seguaci della sua scuola, è il fondatore del madhhab (sistema o scuola o rito) di diritto musulmano, che appunto dal suo nome è denominato ḥanafī "ḥanafita". [...] racconta che il califfo al-Manṣūr (754-775 èg.), secondo della dinastia ‛abbāside, l'abbia fatto imprigionare e fustigare per il suo costante rifiuto ad accettare la carica di giudice; tanto che Abū Ḥanīfah sarebbe morto in carcere a Baghdād nel 150 ...
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Matematico, astronomo, geografo e cronografo musulmano, che visse a Baghdād favorito dal califfo al-Ma'mūn (813-833 d. C.), e morì dopo l'846-847. Dalle storpiature medievali latine del suo nome nacque, [...] cui abbiamo frammenti). Ma soprattutto è famoso per le opere seguenti: 1. un rifacimento dell'atlante e della geografia di Tolomeo, in base al testo greco (ed. in arabo da H. von Mžik, Lipsia 1920; la parte concernente l'Africa ed. e trad. in tedesco ...
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R Antica città dell' ‛Irāq, sulla riva sinistra dell'Eufrate, le cui rovine sono state segnalate presso l'odierna località Tell ‛Aqar. Fondata, o ricostruita, dal re sassanide Sapore II (310-379 d. C.), [...] "i magazzini". Essa serviva infatti di deposito di armi e di viveri allo stato sassanide, essendo situata del primo califfo abbāside ‛Abū'l-Abbās (v.); tuttavia il suo successore al-Manṣūr l'abbandonò ben presto per trasferirsi a Baghdād, e ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...