(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] la città di Gerusalemme, ma nel 628-629 furono respinti dall’imperatore Eraclio. Seguì la conquista araba: nel 637 il califfo ‛Omar entrò in Gerusalemme mettendo fine al dominio bizantino.
Gli Arabi divisero la P. in due province militari: Filasṭīn ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] la Catalogna e il papato, ma ottimi anche i rapporti fra la Catalogna e il califfato omayyade di Cordova, il più importante centro culturale dell'Occidente. I califfi Abd-al-Rahman III e suo figlio Abd-al-Hakam sono destinatari di opere provenienti ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] per alcune zone impervie del litorale caspico. La Persia propria fu per quasi due secoli una provincia dell’impero dei califfi, marca di frontiera per l’ulteriore espansione verso est. Ma rivalità tribali arabe e fermenti nazionali e sociali iranici ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] mettevano in pericolo l'Islàm, e definiva il suo operato come un intervento in difesa della fede. L'idea che il califfato ottomano fosse diventato corrotto ed empio, e che un Islàm rinnovato sarebbe sorto nella penisola arabica, terra del Profeta e ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] La gestione autorevole e indipendente del potere da parte di Abū Hafs e dei suoi figli scatenò la censura del primo califfo almohade ῾Abd al-Mu'min e dei suoi successori, che a più riprese sottrassero alla famiglia hafside il controllo sull'Ifriqiyya ...
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(II, p. 451; App. I, p. 86; II, i, p. 128; III, i, p. 64; IV, i, p. 90; V, i, p. 110)
Geografia umana ed economica di Alberta Migliaccio
Popolazione
Il censimento demografico più recente risale al 20 [...] Y.) 1996.
M. Emiliani, Algeria, porto delle nebbie, in Il Mulino, 1997, 374, pp. 1120-30.
G. Sgrena, Kahina contro i califfi. Islamismo e democrazia in Algeria, Roma 1997.
L. Addi, Les mutations de la société algérienne. Famille et lieu social dans l ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] figlia del conte d’Alvernia, diede inizio alla politica oltrepirenaica dei conti catalani, nei primi tempi ebbe buoni rapporti con i califfi di Cordova, ma dopo la morte di al-Hakam dovette sostenere un’aspra guerra con il celebre capo al-Mansur che ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...