'A'isha
‛A’isha
Terza moglie di Maometto e sua prediletta (n. ca. 614-m. Medina 678). Figlia di Abu Bakr, primo dei califfi ortodossi, andò in sposa a Maometto a soli sei anni e, dopo la morte di lui, [...] prese parte agli eventi drammatici della sua successione. Contraria sia al terzo califfo ortodosso, ‛Uthman, sia al suo successore ‛Ali, si unì ai due nemici di questo, Talha e al-Zubair, e guidò da Bassora l’opposizione. Sconfitta con loro nel 656, ...
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Generale arabo dell'epoca abbaside, che tra il 908 e il 933 fu l'arbitro e quasi il dittatore alla corte califfale di Baghdād, dove i califfi al-Muqtadir e al-Qāhir dovettero subire la sua onnipotente [...] influenza; al-Qāhir riuscì infine a sbarazzarsi di lui facendolo giustiziare ...
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Medico cristiano nestoriano (al-Ḥīra 809 - Bagdhād 873). Studiò in Persia nell'accademia di Giundīshāpūr, ed ebbe maestro Yaḥyà ibn Māsawaihi. Godé poi il favore dei califfi al-Ma'mūn e al-Mutawakkil, [...] sotto cui tradusse in arabo e in siriaco, con buoni criterî filologici, opere filosofiche e mediche greche (tra l'altro, quasi tutto Galeno e il corpo ippocratico). Si può considerare il creatore principale ...
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Compagno e segretario di Maometto (n. Medina - m. tra il 660 e il 675). Dopo la morte del Profeta (632), conservò questo e altri uffici sotto i primi tre califfi. Raccolse una prima volta per uso privato [...] di Abū Bakr i testi coranici, e fu poi il principale raccoglitore della redazione ufficiale definitiva, ordinata da ῾Othmān (650 circa) ...
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Matematico e astronomo arabo (Ḥarrān, Mesopotamia, 836 - Baghdād 901); appartenne alla setta ellenistica dei Sabî. Dapprima cambiavalute, si dedicò poi alla scienza, acquistando grande fama e il favore [...] dei Califfi a Baghdād, dove passò buona parte della sua vita. Conoscitore della lingua greca, tradusse Apollonio, Archimede, Euclide, Tolomeo. È da considerarsi il primo prosecutore dell'opera di al-Khuwārizmī (v.). Poco ci è rimasto delle sue opere ...
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Principe e generale abbaside (seconda metà sec. 9º), fratello del califfo al-Mu῾tamid. Per le sue eccezionali doti militari e civili, fu di fatto per alcuni anni coreggente dell'impero musulmano. Benché [...] egli non sia stato formalmente califfo, dal figlio al-Mu῾taḍid discesero tutti i califfi della dinastia. ...
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Sultano ottomano (n. 1403-04 - m. Adrianopoli 1451), figlio di Maometto I. Salito al trono nel 1421, dovette sostenere lunghe lotte contro i Serbi e gli Ungheresi. Ampliò i possedimenti ottomani in Anatolia [...] e in Albania. Sconfisse nel 1444 a Varna Ladislao Jagellone, nel 1448 a Cossovo gli Ungheresi. Fu tra i primi califfi ottomani a fare della sua corte un brillante centro di cultura. Fu padre di Maometto II. ...
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Pittore (Parigi 1843 - Buzenval 1871), figlio di Henri-Victor. Allievo di L. Lamothe e A. Cabanel; ebbe il Prix de Rome (1866); poi (1869) fu in Spagna e (1870) a Tangeri; il gusto romantico dell'Oriente [...] esotico e pittoresco ispirò da allora la sua opera, brillante ed eclettica (Louvre: Il generale Prim, 1869; Esecuzione sotto i califfi di Granata, 1870). Morì in combattimento, contro i Prussiani. ...
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Storico dell'islamismo (Gand 1862 - Beirut 1937), gesuita. Insegnò arabo nell'univ. St. Joseph di Beirut dal 1882 fino alla morte, salvo il periodo 1908-19 (nel 1911-14 insegnò arabo al Pontificio istituto [...] con un giudizio in genere sfavorevole e tendenzioso di Maometto e dei suoi primi compagni e successori, rivalutando per converso i califfi omayyadi. Opere principali: Études sur le règne du calife omayyade Mo'awia I, 1906-08; Fatima et les filles de ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] ).
Saladino si mise in luce nella vittoriosa campagna in Egitto e, alla morte del califfo del Cairo, si proclamò sultano d’Egitto; riportò quindi il paese alla fede sunnita servendosi anche delle madrase, le scuole religiose dove si insegnano ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...