Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] dīnār aureo e dirhām d'argento. In contrasto con una prassi in uso da poco per cui si raffigurava sulle monete il califfo, ad imitazione di quanto avveniva nei sistemi sasanide e bizantino, la riforma di Abd al-Malik eliminò dal dīnār figure, nomi e ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] in mann (il cui valore secondo le diverse fonti varia da 753 a 840 g). Le misure di capacità usate in Egitto sotto il califfato erano il ṭillīs e diversi irdabb ma, a partire dalla metà del XI secolo, il primo, equivalente a circa 96 kg di grano ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] Mus. of Art). Ciascuno degli emisferi ha come base un disco su cui è stata impressa una moneta con il nome del califfo abbaside alQādir Bi᾽l-lāh (991-1030). Poiché monete di questo genere provenivano dalla zecca di Nīshāpūr ed erano usate durante il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il califfato degli Omayyadi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 661-750 la umma è governata da Damasco. La flessibilità [...] lui avversa di Ibn al-Zubayr in occasione del pellegrinaggio a Mecca. È però con suo figlio al-Walid I che il califfato acquista un volto monumentale all’altezza delle sue grandi ambizioni. Le moschee degli Omayyadi di Damasco e di Aleppo e quella di ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] , ma con una cerchia di uomini d'alto valore religioso e civile (Abū Bakr, ῾Omar, ecc.), che continuarono in parte, come califfi, l'opera del fondatore. Il giudizio storico sulla figura di M., a lungo offuscato da parzialità e ostilità confessionali ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] in Grundriss d. iran. Philologie di Geiger e Kuhn, II, Strasburgo 1896-1904, pp. 551-604. Per la parte più antica, sotto il califfato e le prime dinastie, v. bibl. di arabi: Storia, e alle voci dedicate alle varie dinastie. Per i Mongoli di Persia, H ...
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Z Regione dell'Arabia di nord-ovest gravitante sul Mar Rosso e racchiudente i due territorî sacri dell'islamismo: la Mecca e Medina. Staccatasi dall'Impero ottomano con la rivolta del giugno 1916, fa parte [...] nonché nelle velleità panarabiche e panislamiche sempre risorgenti del re Ḥusain, che il 5 marzo 1924 assunse anche il titolo di califfo, il giovane regno urtò contro la vicina potenza wahhābita del Neǵd. Il sultano del Neǵd, ‛Abd al-‛Azīz Āl Faiṣal ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] 900 e il 950), che intrattenne una corrispondenza con Abū Yūsuf Ḥasdāy ibn Šaprūṭ (905-975 ca.), il famoso medico ebreo del califfo omayyade ῾Abd al-Raḥmān III (r. 929-961), al quale egli inviò, in risposta alle domande formulate da Ḥasdāy stesso, un ...
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TIRO (Ṣur)
M. G. Amadasi
Città fenicia situata su una penisola della costa libanese, a S di Beirut; costruita originariamente su due isole, una a N l'altra a S, distanti dal continente circa 6oo m. Le [...] notevole di studî filosofici e un importante centro cristiano. In potere degli Arabi nel 638, passò successivamente dalla signoria dei califfi di Damasco a quella di Baghdad e quindi in potere dei Fatimiti d'Egitto (fine del X sec.) e dei Seigiuchidi ...
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Isole del Mar Rosso formanti un arcipelago tra il 15°30′ e il 16°37′ lat. N., presso la costa africana, dalla quale è separato dal Canale di Massaua, che si divide nei due tronchi nord e sud. Si tratta [...] occupazione fu colpo gravissimo per il regno d'Aksùm. Dahlac el-Chebir divenne temuto luogo di relegazione per le vittime dei califfi o dei loro capi. Più tardi, l'arcipelago passò sotto la signoria dello Yemen, e si trovò strettamente collegato con ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...