CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] di una produzione di c. che non ha eguali in Europa è la penisola iberica, dove fiorisce la grande civiltà del Califfato, che si esprime in grandi architetture come la moschea di Córdova, con c. prevalentemente ispirati a modelli bizantini e antichi ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] al-ḏahab (Praterie d'oro) dello storico e geografo al-Mas῾ūdī (m. 345 o 346/956) come risposta alla domanda del califfo al-Mu῾tamid sull'origine del ῾ūd e della musica. Il discorso fu pronunciato durante un banchetto al quale partecipavano numerosi ...
Leggi Tutto
La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo islamico
Maria Domenica Ferrari
L'allevamento forniva oltre ai generi alimentari, tra cui carne, grasso, latticini, materie prime industriali [...] molto temuta, sia dai mongoli sia dai crociati. Per il rifornimento di cavalli destinati alla cavalleria i primi califfi continuarono un sistema di allevamento praticato dalle tribù nomadi della zona centrale dell'Arabia: si trattava di una ...
Leggi Tutto
La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] la città decadde con la fondazione di Madīnat al-Zahirā (978-80) a opera di al-Manṣūr. Con il crollo del califfato (1031) emersero numerosi piccoli principati, i Reyes de Tayfas, «re delle regioni», che promossero le arti: tra questi i Nasridi di ...
Leggi Tutto
Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] la sua occupazione temporanea, sotto gli Omayyadi, per parte dell'anticaliffo Ibn az-Zubair. In Egitto si ritirò l'ultimo dei califfi omayyadi, Marwān II, e colà fu sconfitto e ucciso da Abu‛l-‛Abbās.
Il processo di distacco delle provincie che segna ...
Leggi Tutto
TIRO (arabo Ṣūr)
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
*
Antichissima città della Fenicia, oggi ridotta a un piccolo centro marittimo di 5-6 mila abitanti nella Repubblica Libanese. Sorge su una penisoletta, [...] sec. V. Cadde in potere degli Arabi nel 638 e da allora seguì le sorti della Siria passando dalla signoria dei califfi di Damasco a quella dei califfi di Baghdād e, da questa, prima a quella dei Fatimiti di Egitto (fine del sec. X) e quindi, nel 1089 ...
Leggi Tutto
ṢAIDĀ (A. T. 88-89)
Virginia Vacca
Ā Città della Repubblica Libanese, a 60 m. s. m., a SO. di Beirut, sul pendio NO. di un piccolo promontorio, a eguale distanza (45 km.) da Beirut e da Ṣūr (Tiro), sul [...] navi.
Ṣaidā fu conquistata nel 637 da Yazīd ibn Abī Sufyān e fu uno dei porti militari di Damasco sotto i califfi. Presa nel dicembre 1110 dai crociati (che la chiamavano Sagitta, sagète, Sayette), divenne un feudo alle dirette dipendenze del regno ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] e Grecia, è tuttavia probabile che l'origine dell'istituzione ospedaliera e della sua etimologia sia sasanide. Si ritiene che il califfo omayyade al-Walīd I (r. 705-715) sia stato il primo monarca del mondo islamico a edificare un ospedale dotato di ...
Leggi Tutto
Mille e una notte
Cristiana Baldazzi
Il favoloso mondo d’Oriente
Mille e una notte (arabo Alf layla wa layla) è forse la più celebre raccolta araba di novelle. In Occidente fu conosciuta grazie alla [...] Harun al-Rashid, divenuto nell’immaginario un sovrano ideale. Ma le Mille e una notte nonostante parlino di corti e califfi rispecchiano la vita del popolo. Le classi superiori sono viste e rappresentate con gli occhi delle persone umili, che sono ...
Leggi Tutto
(sp. Córdoba) Città della Spagna meridionale (323.600 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima (13.771 km2), nell’Andalusia. È posta al margine della depressione betica, dove dalla valle del fiume [...] , di origine romana, ha l’accesso difeso da un potente bastione (Calahorra). Oltre a resti dell’antico palazzo dei califfi (Alcázar) è importante la Grande Moschea, fondata nel 785, trasformata nel 16° sec. in cattedrale cattolica (da H. Ruíz ...
Leggi Tutto
califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...