. Vocabolo arabo che significa "il (ben) guidato (da Dio)" e designa presso i musulmani un personaggio da loro atteso, il quale conquisterà il mondo intero, sterminerà tutti gl'infedeli che non si convertiranno [...] campo rituale quanto in quello giuridico e sociale, estirperà le eresie e riempirà il mondo di giustizia; sarà insomma il perfetto califfo universale. La credenza nel mahdī è posteriore a Maometto e non ha alcuna base nel Corano; non si può dire che ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] , che restò alla città del Profeta, Medina, e passò poi a Cufa, a Damasco e Baghdad. Da centro di intrighi contro i Califfi (rivolta dell’anticaliffo Ibn az-Zubair, 692), la M. divenne centro religioso e di studio, ma anche di vita mondana. Con il ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] e a sinistra: vi si trovavano tutti i depositi delle mercanzie e gli opifici della città. Secondo al-Bakri era stato il califfo omayyade Hisham ibn Abd al-Malik (724-743) a ordinare che il mercato di K. fosse costruito in questo modo. Nella città ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] restii ad autorizzare spedizioni per mare sulla base dell’esempio di una delle più autorevoli figure del primo Islam, il califfo Umar, che avrebbe vietato ai suoi generali di condurre l’esercito in qualunque posto “che io non possa raggiungere con ...
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MARDIN (ar. Mārdīn; A. T., 73-74)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Città del Kurdistan turco, situata a 930 m. s. m. in pittoresca posizione presso il versante meridionale del Karaca Dağ, allo sbocco di un affluente [...] eg. (IX d. C.), si formarono in quelle regioni i principati di origine beduina che accompagnarono la decadenza del potere dei califfi (v. arabi: Storia, III, p. 833), Mardin cadde in mano dei Ḥamdānidi, per cadere più tardi in potere dei Selgiuchidi ...
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MEDINA (in arabo al-Madīnah; A. T., 91)
Elio MIGLIORINI
Ernst KUHNEL
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Città dell'Arabia, nel Ḥigiāz (regno ternodiano), posta nell'interno della penisola a 870 m. s. m., 400 [...] di mattoni crudi con sostegni di tronchi di palma e un tetto di fronda di palma. Più volte ampliata sotto i primi califfi, fu completamente rifatta sotto al Walīd I (706) con l'opera di operai greci o copti, usando colonne provenienti da antichi ...
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ROSETTA (A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Città del Basso Egitto, posta sulla riva sinistra del ramo occidentale del Nilo (ramo canopico o di Rosetta, in arabo al-Far‛ al-gharbī) a 13 km. dalla foce, dalla [...] (demotico) e in greco, fornì a J.-F. Champollion la prima base per il deciframento dei geroglifici. La città araba fu fondata dai Califfi nel sec. IX e deve il suo nome attuale (Rashīd) al fondatore Hārūn ar-Rashīd. Contava 23.048 ab. nel 1927 ed è ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] mediche con le più alte cariche del potere centrale ci danno l'idea del fenomeno e della sua rilevanza per la politica del califfato. Quindi, a parte le pratiche religiose, sono l'arte della medicina e l'abilità nella sua pratica a rendere visibili i ...
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(pers. Isfahan; già Isbahan o Ispahan o Sipahan) Città dell’Iran centrale (1.602.110 ab. nel 2006; 1.920.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della prov. omonima (107.027 [...] da una singolare continuità di espressioni artistiche. Conquistata dai musulmani il 640 o 644, restò nel dominio diretto dei califfi sino al sec. 10°. Fu poi dei Samanidi, dei Gasnavidi e dei Selgiuchidi, sotto i quali, specialmente per opera ...
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ÜR Soprannome (laqab; propr. "colui che è stato fatto vincitore per mezzo di Dio"), col quale sono noti, meglio che con il loro nome personale, alquanti personaggi musulmani, dei quali i principali sono: [...] il nome di al-ManŞūriyyah. al-ManŞūr Muḥammad b. ‛Abdallāh Abū ‛Åmir Ibn Abī ‛Āmir, Almanzor nelle fonti spagnole, fu ministro dei califfi omayyadi di Cordova al-Ḥakam II e Hishām II, sottti il quale ultimo (salito al trono nel 366/976) egli, che da ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...