Città della Spagna meridionale (236.988 ab. nel 2008), in Andalusia; capoluogo della provincia omonima (12.647 km2 e 901.220 ab. nel 2008). Sorge presso il fiume Genil che qui riceve il Rio Darro (Salon [...] , i decuriones e il pontifex.
Fondata dagli Arabi presso il sito dell’antica Iliberis, nell’11° sec., alla caduta del califfato di Cordova, fu soggetta alla dinastia berbera degli Zairiti (1015-90). Il secondo e più noto periodo della sua storia ...
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(sp. Málaga) Città della Spagna (566.447 ab. nel 2008), in Andalusia, sul Mediterraneo, al centro di una baia prospiciente la costa marocchina, ai piedi delle propaggini meridionali della Cordigliera [...] al suolo dai Visigoti, fu ricostruita e divenne importante sede episcopale; conquistata dagli Arabi dal 711, dopo la caduta del califfato (1031) fu capitale di uno dei cosiddetti regni di Taifas, sotto la dinastia degli Hammuditi. Sconfitti nel 1483 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] la moschea. Ad Abu Dulaf dietro la moschea sorge un piccolo edificio da intendere piuttosto come un luogo per il ristoro del califfo dopo il tragitto dal palazzo residenziale e non certo come la dār al-imāra. Nel periodo abbaside la sala d'udienza ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] e torbidi interni, cominciò a disgregarsi, fino a estinguersi definitivamente nel 1031.
Nel corso dell’XI secolo, col declino del califfato, il territorio di al-A. venne frazionato in una serie di principati retti da capi e governatori locali, i ...
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Valencia Città della Spagna (catalano València; 791.413 ab. nel 2018), capoluogo della provincia omonima e della Comunità Valenzana (➔); situata quasi al centro di una fertilissima huerta, si è sviluppata [...] nel 714, acquistò grande importanza commerciale e industriale. Capitale di uno dei ‘regni di Taifas’ sorti dallo smembramento del califfato di Cordova (1021), nel 1094 fu conquistata dal Cid, che vi rimase come sovrano indipendente fino al 1099. Nel ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] .
La conquista araba, verso la metà del 7° sec., lasciò il potere diretto all’aristocrazia locale e l’indebolimento del califfato permise il graduale formarsi di una monarchia nazionale. Questa raggiunse l’apogeo con il re David II (1089-1125) e con ...
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(sp. Zaragoza) Città della Spagna nord-orientale (666.129 ab. nel 2008), nell’Aragona, capoluogo dell’omonima provincia. È situata a 200 m s.l.m. sulla destra dell’Ebro, alla confluenza dei fiumi Huerva [...] chiamarono Saraquṣtaḫ. Nell’11° sec. S. diventò la capitale di uno dei più importanti Stati sorti dopo la dissoluzione del califfato di Cordova, retto sino al 1110 dai Banū Hūd. Passata agli Almoravidi, nel 1118 fu conquistata da Alfonso I d’Aragona ...
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Città della Spagna meridionale (436.870 ab. nel 2009), capoluogo della comunità omonima. È posta sul fiume Segura, al centro d’una fertilissima zona irrigata (huerta) a colture tipicamente mediterranee [...] -88) se ne impossessò, incorporandolo direttamente al suo Stato. La città di M., fondata nell’825, dopo la caduta del califfato (1031) dipese ora da Almeria ora da Valenza, finché se ne impadronirono i re musulmani di Siviglia, nel 1078. Ribellatasi ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] divenne residenza dei re visigoti e sede dei famosi concili. Conquistata dagli Arabi nel 711, fu più volte ribelle ai califfi di Cordova. Nell’866 si ribellò nuovamente e per un quarantennio fu uno Stato indipendente, con un proprio sovrano arabo ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] dīnār aureo e dirhām d'argento. In contrasto con una prassi in uso da poco per cui si raffigurava sulle monete il califfo, ad imitazione di quanto avveniva nei sistemi sasanide e bizantino, la riforma di Abd al-Malik eliminò dal dīnār figure, nomi e ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...