Kutāma (anche Kitāma) Gruppo etnico berbero che al tempo della conquista musulmana occupava la regione montuosa dell’Algeria di NE, tra l’altopiano dell’Aurès e il Mediterraneo. Nel 10° sec. su di esso [...] si appoggiò il califfato dei Fatimidi. I discendenti sono stanziati nella Grande e nella Piccola Cabilia, e nel territorio di Homs (Tripolitania). ...
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Califfo abbaside (sec. 10º), regnò dal 908 al 932. Salì al trono con l'aiuto del generale eunuco Mu'nis, che eliminò il pretendente ibn al-Mu'tazz, e rimase praticamente arbitro dell'impero. Il periodo [...] di al-M. segna una progressiva decadenza del califfato di Baghdād, col sorgere del rivale califfato sciita dei Fatimidi d'Egitto, e, infine, degli sciiti Hamdanidi. Sotto al-M., ibn Faḍlān compì la sua missione presso i Bulgari del Volga. ...
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Storico e filosofo arabo musulmano (m. 1030), di origine iranica, vissuto nell'Iraq. La sua opera storica, Tagiārib al-umam ("Le esperienze delle nazioni"), giunge sino al 980 ed è importante fonte per [...] la storia della decadenza del califfato abbaside. Scrisse anche un trattato di etica e una raccolta di sentenze morali, in cui si conservano riflessi di etica greca, persiana e indiana: la prima parte di quest'opera è anzi traduzione di un manuale ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] del 10º e la prima metà dell'11º sec., quando, conquistata la Palestina e la Siria, essa divenne il maggiore califfato musulmano del Mediterraneo e dette all'Egitto un'insuperata floridezza. La decadenza iniziò alla fine del sec. 11º, con discordie ...
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Scrittore e filologo arabo (m. dopo il 932), in origine cristiano, poi convertitosi all'Islam. Frutto della sua esperienza come funzionario dell'amministrazione di Baghdād, è il Kitāb al-kharaǵ ("Libro [...] dell'imposta"), sull'organizzazione amministrativa e fondiaria del califfato abbaside. Di Q. resta anche il Kitāb naqd ash-shi῾r ("Libro di critica poetica"), preziosa e originale guida alla critica poetica e letteraria. ...
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L'Asia islamica. Altopiano iranico
Martina Rugiadi
Roberta Giunta
A. David H. Bivar
Maria Vittoria Fontana
Francesca Leoni
Maria Antonietta Marino
Claire Hardy-Guilbert
Stefano Carboni
Rémy Boucharlat
Altopiano [...] safavide") ‒, che sia Abu Nuaym (I, p. 17) sia al-Mafarrukhi (p. 62) fanno risalire al 919/20, all'epoca del califfato di al-Muqtadir; questi locali sarebbero stati destinati a luoghi di riunione per ṣūfī e scienziati, a una biblioteca, ad ambienti ...
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Madinat al-Zahra'
Madinat al-Zahra’
Città reale costruita, nel 936, dal primo califfo omayyade di al-Andalus, ‛Abd al-Rahman III al-Nasir, a ca. 5 km a N-O di Cordova, sulla Sierra Morena. La città, [...] intesa a rappresentare la potenza del nuovo califfato andaluso, fu saccheggiata e distrutta durante la guerra civile che seguì alla fine del califfato, all’inizio del sec. 11°; ne restano le rovine, oggetto di estesi restauri. ...
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Cugino, genero e quarto successore di Maometto come capo della comunità musulmana (Mecca forse 600 - Kūfa 661). Fu tra i primi seguaci dell'Islām, e sposò la figlia del Profeta, Fāṭima. Alla morte di Maometto [...] aspirò invano al califfato, cui pervenne solo nel 656, all'uccisione di ῾Othmān della cui morte fu moralmente tenuto corresponsabile. Dové quindi lottare, dapprima con la vedova di Maometto, ῾Ā'isha e i compagni del Profeta, Ţalba e Zubair, sconfisse ...
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Califfo abbaside (766-809 d. C.). Successe al fratello al-Hādī nel 786. Ebbe per ministro e consigliere il Barmecide Yaḥyà ibn Khālid, che (803) cadde repentinamente in disgrazia con tutta la sua famiglia [...] (v. Barmecidi). Sotto il suo califfato si ebbero lunghe guerre con i Bizantini, risoltesi favorevolmente per i musulmani. H. fu monarca bigotto e crudele, ma la sua figura abbellita dalla leggenda (specialmente nelle Mille e una notte) è passata a ...
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Sultano musulmano d'India (sec. 13º), la maggiore personalità della dinastia dei cosiddetti re schiavi. Regnò dal 1210 al 1235 e con una serie di campagne vittoriose s'impadronì dell'India a N dei Monti [...] Vindhya. Fu in rapporto col califfato di Baghdād, e proseguì la costruzione del Quṭb Minār. ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...