In Spagna e nel Perù è il capo del municipio (ay'untamiento) e insieme il rappresentante del governo nei villaggi. Il nome viene dall'arabo al-qāḍī (ove al- è l'articolo), cioè giudice, e in antichi testi [...] i matrimonî, amministrava le fondazioni pie, esercitava all'occorrenza la tutela dei minorenni, ecc.; quindi allo smembramento del califfato omayyade spagnuolo i qāḍī divennero in alcune città (p. es., Toledo, Siviglia, Valenza, ecc.) la prima ...
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Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi [...] , col titolo di Amīr al-umarā' (comandante in capo); cosa tanto più notevole in quanto i Buwayhidi, come è stato dimostrato, erano Sciiti (v. califfo). Il potere dei Buwayhidi crollò alla metà del sec. XI dinanzi ai Ghaznevidi e ai Selgiuchidi. ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] .
La conquista araba, verso la metà del 7° sec., lasciò il potere diretto all’aristocrazia locale e l’indebolimento del califfato permise il graduale formarsi di una monarchia nazionale. Questa raggiunse l’apogeo con il re David II (1089-1125) e con ...
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Califfo arabo, fondatore della dinastia degli Omayyadi; regnò dal 661 al 680 d. C. Governatore della Siria (641), si ribellò al califfo ῾Alī per vendicare l'uccisione del predecessore di quest'ultimo, [...] suo congiunto, il califfo ῾Othmān (656). Quando ῾Alī fu ucciso, nel 661, M. era già di fatto padrone di buona parte dell'impero arabo, dello stato omayyade e stabilì le modalità di successione al califfato, carica che da elettiva divenne ereditaria. ...
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uberizzazione
s. f. Trasformazione sulla base dei criteri di disintermediazione adottati da Uber.
• dietro tutto questo c’è anche un’ideologia, un pensiero forte di quest’epoca. Lo riassume il matematico [...] studi sull’uberizzazione dell’economia. (Federico Rampini, Repubblica, 11 agosto 2015, p. 30) • Il Daesh è il califfato più Twitter. È l’uberizzazione (neologismo francese per lavoro temporaneo simboleggiato dall’azienda Uber, ndt) di un terrorismo ...
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Vedi CORDOVA dell'anno: 1959 - 1994
CORDOVA (Colonia Patricia Cordŭba)
A. García y Bellido
Città della Spagna, patria di Lucano e dei due Seneca. Fu una delle prime colonie romane stabilite in Spagna. [...] , spiega la scarsità di resti monumentali romani, nonostante la trascorsa grandezza. Gli Arabi vi stabilirono la capitale del califfato e vi elevarono magnifici edifici che, come la famosa moschea, vennero in gran parte costruiti con materiali romani ...
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GABRIELI, Francesco
Arabista ed islamista, nato a Roma il 27 aprile 1904. Già professore di arabo nell'Istituto universitario orientale di Napoli, dal 1938 insegna lingua e letteratura araba nell'università [...] , una parte di essa si rivolge ad un pubblico più ampio della ristretta cerchia degli specialisti.
Opere principali: Il califfato di Hishâm, Alessandria 1935; Storia e civiltà musulmana, Napoli 1947; Storia della letteratura araba, Milano 1951 2ª ed ...
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Uomo politico egiziano (n. El-Mahalla El-Kubra 1943). Professore di patologia veterinaria all’univ. di Beni Suef, nel 2010 è stato eletto leader del movimento dei Fratelli musulmani, di cui rappresenta [...] del partito Libertà e Giustizia, emanazione dei Fratelli musulmani, B. ha manifestato pubblicamente l’intento di costituire un califfato in cui far vigere la legge islamica. Nell'agosto 2013, nel clima di sanguinosi scontri di piazza seguito alla ...
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L'Asia islamica. Asia Centrale
Elizaveta G. Nekrasova
Nina B. Nemceva
Carlo Lippolis
Asia centrale
di Elizaveta G. Nekrasova
Il termine geografico Asia Centrale è entrato in uso dopo la suddivisione [...] punto di confluenza, dove ha origine l'Amu Darya. Nel 737 il Khuttalian fu conquistato dai musulmani e annesso al califfato. Nel IX-X secolo la regione apparteneva ai Samanidi, sebbene fosse di fatto governata dalla locale dinastia dei Banijuridi.
Le ...
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LERIDA
M. Durliat
LÉRIDA (lat. Ilerda; catalano Lleida)
Città della Spagna nordorientale, capoluogo della provincia omonima, nella regione della Catalogna, L., città-ponte sul fiume Segre, al centro [...] Córdova fece di L. un avamposto militare, determinando il rapido processo di islamizzazione della città. Dopo la caduta del califfato di Córdova e la disgregazione della Spagna musulmana, vi si stabilì un emirato autonomo, che diventò in breve tempo ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...