PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] canonica, quella dei vegliardi seduti, barbuti e incoronati, con in mano uno strumento musicale e un recipiente (coppa o calice).Il grande p. con figure, che non conobbe un particolare sviluppo in Italia e ancora meno nei territori dell'impero ...
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STATUA (εἰκών, ἄγαλμα, ἀνδριάς; signum)
E. Paribeni
L. Moretti
Nelle civiltà artistiche dell'antichità, soltanto quella greca si pose, e risolse in piena autonomia il problema della S. come rappresentazione [...] la presenza divina reale e operante viene opposta al simbolo distaccato e immobile della S. nel tempio. Già nel cratere a calice con Ilioùpersis del Pittore dei Niobidi, da Spina, Elena si trova come incuneata tra un piccolo simulacro di Apollo su ...
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CARLO MAGNO, Imperatore
F. Mütherich
Primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, nacque nel 742; nel 768 successe al padre con il fratello Carlomanno, che fino alla sua morte (771) regnò sulla porzione [...] stretta dipendenza dall'arte insulare, al punto che si potrebbe parlare di una scuola irlandeseanglosassone sul suolo germanico: il calice di Tassilone, donato al monastero di Kremsmünster (tesoro dell'abbazia; 777 ca.), ne è un tipico esempio. Un ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IX Liguria
Giuseppina Spadea
Liliana Mercando
Regio ix liguria
di Giuseppina Spadea
La regio IX augustea era limitata dal fiume Magra a est e dal fiume Varo a [...] Liguria orientale rimane tuttora meno investigato. Una stele funeraria di I sec. a.C. con epigrafe, conservata a Calice di Cornoviglio nella Val Ceno, ha permesso recentemente a G. Mennella di proporre l’originaria estensione transappenninica dei ...
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ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] in Westfalia, dell'epoca di Druso, i cui ritrovamenti si datano all'ultimo decennio prima di Cristo, fu trovato un calice firmato da Pantagathus C. Anni, la cui attività viene appunto ad esser datata in questo periodo. Nel "grande accampamento" di ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] di v. a forma di cestello, ornato da file di conchiglie sagomate con la pinza, che avvolge la coppa dall'alto calice a stelo, di forma antica e squisitamente modellata, testimonia, nella ultima fase dello sviluppo della decorazione a filamenti, prima ...
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Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte
A. Tamburello
Le isole del Giappone hanno avuto sicuramente insediamenti umani sino dall'epoca del Pleistocene; è tuttavia soltanto in relazione [...] del bronzo. Nello stesso tempo si manifesta una tendenza ad appiattire le superfici dei vasi; mentre alcune fogge a calice presentano l'alto piede lavorato a traforo in figure geometriche. Col tempo anche il repertorio morfologico si esaurisce nella ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] figura del Cristo. Come in S. Pudenziana a Roma, gli apostoli sono raffigurati riuniti nella città santa, in Gerusalemme, così nel calice di Antiochia (sulla cui autenticità v. J. J. Rorimer-E. R. Caley, in Studies for B. Da Costa Greene, Princeton ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] manieristiche trasparenze. Ed Eros precede la dea in atto di salire nella barca del bel Faone nel cratere a calice di Bologna 288 bis, della maniera del ceramografo Polygnotos.
Questo tono languido e sensuale si andrà progressivamente accentuando e ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] la classificazione; il suo contributo più importante, consiste nel rigettare le interpretazioni tradizionali ebraiche dei vari simboli (calice come uma della manna; ramo trifido fiorito come la verga di Aronne ecc.) ancora perloppiù accettate dai ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...