HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] -Württemberg). Il nome, attribuito di frequente a monti di questa conformazione, deriva da Stauf, 'calice', e si riferisce quindi alla sagoma a calice o a coppa rovesciata. La denominazione 'Hohenstaufen' divenne corrente dal XIV sec. per distinguere ...
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FIESCHI, Gian Luigi
Osvaldo Raggio
Nacque a Genova da Sinibaldo "comes Lavaniae" (quondam Gian Luigi seniore, ramo di Torriglia e Savignone) e Maria Grosso Della Rovere (figlia di Bartolomeo del ramo [...] , Torriglia, Carrega, Garbagna, Roccatagliata, l'ottava parte di Savignone, Cremonte, Grondona, Santo Stefano d'Aveto, Borgo Val di Taro, Calice e Veppo, Varese Ligure, Croce Val Trebbia e parte di Ottone. Il F. era erede di un patrimonio all'apice ...
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Duca di Baviera (m. 794 circa), figlio di Odilo di Baviera e di Geltrude, sorella di Pipino il Breve; ebbe dallo zio l'investitura ducale (757). Tentò di allentare i legami di dipendenza della Baviera [...] in quello di Lorsch presso Worms, dove sarebbe morto. Testimonianza della sua attività di patrono delle arti sono il calice e lo scettro conservati nell'abbazia di Kremsmünster, da lui fondata. Altra importante fondazione di T. fu il duomo ...
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CRIVELLI, Landolfo
Giancarlo Andenna
Nacque a Milano alla fine del XII secolo; era figlio di Danese, che ebbe tanta parte attiva nella vita politica e militare della città lombarda durante l'affermazione [...] i suoi colleghi, che il podestà Uberto di Vialta rilasciasse una ricevuta all'arciprete di Monza, Arderico da Soresina, per un calice d'oro, con gemme, del peso di 170 once. La Chiesa di Monza, con l'approvazione anche del legato, papale, Gregorio ...
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Il nato della pecora, fino a un anno.
Religione
In tutte le feste e per quasi ogni genere di sacrificio, la legge mosaica prescriveva l’immolazione di agnelli. Particolare importanza rivestiva il sacrificio [...] della figura umana del Cristo crocifisso) mentre più particolare è il motivo dell’a., eretto o accasciato, con un calice che raccoglie il sangue dalla sua ferita. Con tali valenze si consolida l’iconografia dell’A. mistico, simbolo anche eucaristico ...
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Comune della prov. di Perugia (186,8 km2 con 26.720 ab. nel 2007).
Antica città umbra, A. fu in età romana fiorente municipio; presa e distrutta da Totila (545), fino al 12° sec. fu dominio dei duchi di [...] di una sorta di cripta scavata nella roccia, intorno alla ritrovata tomba del santo. Ricco il tesoro della basilica (calice di Niccolò IV, di Guccio di Mannaia, 13° sec.; oreficerie francesi, paramenti sacri). Sull’esempio della basilica superiore fu ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] di lino, le violenze e poi l’assassinio (dimostratosi inesistente) di un vescovo vicino ai meliziani, la rottura del calice del presbitero Ischira, seguace dello scismatico Colluto, poi passato anch’egli ai meliziani. Si tratta di accuse di variabile ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] 1979.
L. Cristiani, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche-V. Martin, XVII, Torino 1981².
P. Blet, La question du calice dans la mission du nonce Hosius auprès de l'Empereur Ferdinand, "Divinitas", 28, 1984, pp. 242-66.
B. Casado Quintanilla, La ...
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DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] nella sacrestia del duomo dove furono condotti i due sacerdoti vestiti dei sacri paramenti e con il calice e l'ostia nelle mani. Il vescovo strappò prima il calice dalle mani dei due condannati e poi con un pezzo di vetro rasecò loro la tonsura e ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] ; per Napoli si è supposto che fossero stati lavorati, tra il 1317 e il 1320, due capolavori dell'oreficeria senese, il calice del British Mus. firmato da Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi e la croce stazionale ora nella chiesa parrocchiale di S ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...