DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] della Compagnia d'aurefici e di argentieri.
Si conoscono alcuni pezzi marcati "Fran Donia" che egli eseguì da solo, quali un Calice in argento (1667) del Museo regionale di Messina, una Navicella e un Turibolo in argento (1668) della chiesa di S ...
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LINDOS (Λίνδος)
A. Di Vita
Città quasi al centro della costa meridionale dell'isola di Rodi a 56 km dal capoluogo. L'abitato antico occupava la valle ad emiciclo nella quale sorge anche la cittadina [...] dedicati alla dea: dal braciere di rame con iscrizione in lettere "fenicie" dedicato da Cadmo (Diod., v, 58, 3) e dal calice in elettro consacrato da Elena dopo la presa di Troia (Plin., Nat. hist., xxxiii, 23), alle grandi consacrazioni di armi ed ...
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PAGANO, Matteo
Massimo Donattini
– Di questo incisore su legno, stampatore ed editore del XVI secolo si conosce il nome del padre, Pietro, mentre restano ignoti data e luogo di nascita: le poche notizie [...] della Fede». La marca tipografica più usata da Pagano è appunto una Fede in figura femminile, seduta o in cammino, distinta da calice e croce, con o senza il motto «Senza di me l’huom fassi a dio ribello». L’insegna non protesse Pagano dai rigori ...
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PETTINE
V.H. Elbern
Utensile munito di dentelli, più o meno sottili, disposti parallelamente, perlopiù utilizzato per la cura e l'ordine dei capelli; gli uomini se ne servono anche per la barba e le [...] Cunegonda (Bamberga, Diözesanmus.). Sulla base della preferenza riservata ad alcuni motivi decorativi, come animali, uccelli al calice, creature sull'albero della vita, disposti in un intreccio simmetrico, è assai plausibile individuare una relazione ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] , un sarcofago a Tebe, un rilievo proveniente da un'edicola sepolcrale di Sempetr presso Celje (Celeia-Noricum).
Un cratere a calice da Valle Trebba sintetizza pure, ma in un'unica scena, tre momenti: l'arrivo di Oreste in Tauride, come supplice ...
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LEGNICA
M. Zlat
(ted. Liegnitz)
Città della Polonia occidentale, capoluogo dell'omonimo voivodato, situata nella regione della Bassa Slesia, all'estremità occidentale della pianura Slesiana.Il borgo [...] si conservano alcune statue in pietra degli apostoli (terzo quarto sec. 14°); oltre al fonte battesimale in bronzo a forma di calice con rilievi illustranti l'Infanzia e la Passione di Cristo, vanno ricordati il sarcofago del duca Ludovico II (m. nel ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] di incerto uso, designati a volte come candelabri, a volte come incensieri. La coppa, di piccole dimensioni, a ciotola o a calice, posa su di un sostegno, sorgente, spesso, da tre zampe leonine. Tale sostegno, che può essere uno stelo modanato a ...
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GNIEZNO
A. Grzybkowski
Città della Polonia occidentale, a E di Poznań, sita al centro dell'omonimo altipiano su un'altura originariamente circondata da quattro laghi (oggi in parte scomparsi) collegati [...] al terzo quarto del 14° secolo.Il tesoro della cattedrale, considerato tra i più ricchi della Polonia, conserva, fra le varie opere, tre calici. Il primo, in agata, detto di S. Adalberto, la cui coppa, forse bizantina, tra il sec. 12° e il 13° venne ...
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SULMONA
I. Carlettini
(lat. Sulmo; Solmona nei docc. medievali)
Città dell'Abruzzo (prov. Aquila), collocata su un pianoro al margine meridionale della valle Peligna, in uno snodo vitale delle comunicazioni [...] scultoreo sporadico e dipinti staccati di età medievale, oltre ad alcuni importanti esemplari di oreficeria sulmonese, tra i quali il calice e la patena di Ciccarello di Francesco (fine sec. 14°), questi ultimi destinati a un Mus. Diocesano in via di ...
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NAVARRA
M.C. Lacarra Ducay
Regione storica della parte settentrionale della penisola iberica, corrispondente approssimativamente all'od. omonima provincia, con capoluogo Pamplona. Fino al 1512 il regno [...] , oro e smalti (Roncisvalle, Real Colegiata, tesoro), detto Scacchiera di Carlomagno per la forma a tavoletta suddivisa in scomparti; un calice donato nel 1394 dal re di N. Carlo III, detto il Nobile (1387-1425), proveniente da Santa María a Ujué ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...