Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO
L. Breglia
Con tale nome si indica, a partire dal sec. XIII in cui il termine ha inizio da oscura origine, ogni gemma lavorata in rilievo, indipendentemente [...] v. Tav. a colori s. v. allegoria).
Diversa è la coppa del Cabinet des Médailles a Parigi, nella forma, a calice, e nell'ornato. Essa presenta infatti sulle due facce esterne della tazza, con schema differente, l'apparato occorrente alla celebrazione ...
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VORARLBERG
H. Swozilek
Regione storica dell'Austria occidentale.Fin dall'Antichità la regione - che giunge fino alle Alpi retiche e a N-O tocca il lago di Costanza (Lacus Brigantinus), dove era anche [...] opera delle botteghe di Costanza o Zurigo (Die Zeit der frühen Habsburger, 1979, pp. 478-479, 484-485). Il calice di Wolfurt, del 1364 (Zurigo, Schweizerisches Landesmus.), anch'esso proveniente da Costanza o da Zurigo, costituì un dono al monastero ...
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NEOTTOLEMO (Νεοπτόλεμος, Neoptolemus)
L. Rocchetti
Figlio di Achille e Deidamia, figlia di Licomede, N. è conosciuto anche con il nome di Pirro perché concepito alla reggia di Licomede durante il travestimento [...] (658) del Pittore di Telefo e su un cratere a colonnette a Villa Giulia (3578) del Pittore di Tyskiewicz; su un cratere a calice a Ferrara (T. 936) del Pittore dei Niobidi e su frammenti di una kỳlix della scuola di Makron ad Atene (Museo Acropoli ...
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Admont, Abbazia di
K. Holter
Abbazia benedettina, fondata intorno al 1072 dall'arcivescovo Gebardo di Salisburgo (1060-1088) nei territori di un'antica donazione imperiale nella valle dell'Enns, nei [...] ).Degni di menzione sono alcuni esempi di particolari lavori di arte applicata della seconda metà del 14° secolo. Il calice da messa proveniente da Johnsbach, datato al 1360, si trova dal 1935 nello Steiermärkisches Landesmus. Joanneum di Graz (Mazal ...
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LAZZARI, Sebastiano (Bastian)
Francesca Rapposelli
Nacque a Verona presumibilmente intorno al 1730. Firmando alcuni dipinti, fu lo stesso artista a qualificarsi come veronese, pittore, scultore e architetto [...] : al centro della composizione un canestro di frutta con a fianco un pappagallo, e poi, sul tavolo, una bottiglia di vino, un calice e due ciambelle. La firma si legge in un cartiglio che appare infilato, in basso a destra, fra la tela e la cornice ...
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ENRICO II, Imperatore, Santo
G. Wolf
Figlio di Enrico II duca di Baviera e di Gisella di Borgogna, E. (973-1024) ereditò il ducato alla morte del padre nel 995 per essere eletto re di Germania nel 1002 [...] oro e filigrana decorate a motivi geometrici (cerchi e rombi) guarniti da gemme e perle, la sedia portatile e il c.d. calice di E., in argento a doppio manico con coppa fatimide in cristallo (ca. 1020), il reliquiario della Croce e l'altare portatile ...
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Vedi NAUKRATIS dell'anno: 1963 - 1995
NAUKRATIS (Ναύκρατις, Naucrătis)
E. Paribeni
Città greco-egizia situata sul Delta in prossimità del ramo Canopico del Nilo e a breve distanza da quella che fu nei [...] che ha riservato a N. i suoi prodotti più singolari e smaglianti. I delicati e coloratissimi calici accolgono anche complesse e singolari figurazioni mitiche tra cui si sono intese redazioni di miti locali quali l'uccisione dei figli di Egitto ad ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] ospite dell'orafo Raffaello del Moro. L'anno dopo eseguì altre monete e diede avvio a un bottone da piviale e a un calice per Clemente VII. Il papa si limitò a un solenne rimbrotto allorché il P. uccise l'assassino del proprio fratello, presto (1531 ...
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Anglonormanna, Arte. Miniatura
J.J.G. Alexander
MINIATURA
La conquista normanna comportò il passaggio del potere politico ed economico nelle mani di una piccola minoranza di stranieri che si distinguevano [...] riflette una molteplicità di fonti, anglosassoni, ottoniane e bizantine, con alcune innovazioni (quali l'Adorazione del calice) che sembrerebbero opera di mano dello stesso maestro principale. Si ritiene che il manoscritto sia stato eseguito ...
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PASQUINO da Montepulciano
Francesco Caglioti
Paolo Parmiggiani
PASQUINO da Montepulciano. – Nacque da un Matteo di Francesco, contadino, tra il 1425 e il 1427 (la data si ricava, con oscillazioni, [...] di Matteo […], posti al porto di Signa» (Marchini, 1963, p. 113 n. 99). Pasquino concepì il pulpito in forma di calice, ponendo un alto pilastro a sostegno di una vasca circolare analoga a quella che Donatello e Michelozzo avevano allestito circa un ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...