settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] compresa. La s., come unità del calendario, è diffusa in tutte quelle parti del mondo in cui la civiltà giudaico-cristiana o quella islamica hanno esercitato un influsso predominante. Uno dei giorni della s. (nel cristianesimo domenica, nell’ebraismo ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] , in Costantino il Grande dall’antichità all’umanesimo, cit., II, pp. 585-643, in partic. 586-587, e U. Zanetti, Costantino nei calendari e sinassari orientali, cit., pp. 894-895.
8 I sette martiri fratelli, la cui storia è raccontata in 2Mac 7, sono ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Scienza e contesto sociale
Peng Wei
Scienza e contesto sociale
Il periodo compreso tra l'avvento della dinastia Han e la fine della dinastia Tang, vale a dire [...] ordine a un gruppo di eruditi ‒ fra cui Gongsun Qing, Hu Zhu e Sima Qian ‒ di "discutere e quindi stabilire un calendario degli Han". Per lo stesso compito furono convocati oltre venti esperti di astronomia scelti in tutta la Cina, tra cui spiccano i ...
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La scienza in Cina: i Ming. Introduzione
Francesca Bray
Introduzione
Sulla scienza cinese nel periodo Ming (1368-1644) esistono due punti di vista prevalenti e tuttavia discutibili: secondo alcuni in [...] interna ed estera.
Per questi studiosi, dunque, i settori di ricerca più importanti erano le tecniche militari e la scienza del calendario, in entrambi i casi più avanzati in Europa che non in Cina. I gesuiti, che lottavano per legittimare la loro ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] dunque al 754 dalla fondazione di Roma. Dionigi il Piccolo fu indotto a quest’innovazione dall’esigenza di disporre di un calendario che consentisse di prevedere la data della Pasqua in modo univoco in tutto il mondo cristiano. Com’è noto, la Pasqua ...
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egira (ar. hijra «migrazione, allontanamento»)
egira
(ar. hijra «migrazione, allontanamento») L’abbandono della Mecca da parte di Maometto, in seguito a contrasti che erano sorti all’interno del clan [...] , compiuto insieme a un gruppo di seguaci, e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622. Dall’inizio di quest’anno, coincidente nel calendario dell’epoca con il 16 luglio 622, è fatta iniziare tradizionalmente l’era islamica (➔ ). ...
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Presso gli antichi Greci, sacrificio di 100 buoi, come quello offerto da Conone dopo la vittoriosa battaglia di Cnido (394 a.C.), o sacrificio di più vittime (anche non bovine). Si celebravano con un’e. [...] le feste Ecatombee. Le più note si tenevano ad Atene in onore di Apollo nel mese di ecatombeone, corrispondente all’incirca al luglio del nostro calendario. ...
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Yao
Una delle figure d’imperatori leggendari più note nelle tradizioni cinesi relative ai primordi. Nello Shujing a Y. è dedicato il primo capitolo. Y. è presente nella successiva tradizione dei «cinque [...] imperatori» (wudi); gli vengono attribuite azioni decisive per l’instaurazione di un ordine necessario al dispiegarsi della vita e delle attività umane, fra cui l’introduzione di un calendario. ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] cui san Silvestro (il 2 gennaio). D’altra parte, prende uno stile più ‘nazionale’ adottando spesso un ciclo annuale, secondo il calendario e i nomi dei mesi armeni, iniziando il primo di nawasard (11 agosto), e incorporando una serie di nuove feste e ...
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(lat. nundinae) Nell’antica Roma, giorno di mercato, che ricorreva ogni nono giorno. Nei primi secoli, un metodo semplice per misurare brevi periodi di tempo era quello del nundinum, periodo di nove giorni [...] in quanto i Romani usavano contare secondo il sistema ‘inclusivo’: l’ultima unità di una serie faceva anche da prima unità della serie successiva’. Nel calendario, i giorni del nundinum erano indicati con lettere dell’alfabeto latino, dalla A all’H. ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...