Aniceto, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Eusebio di Cesarea A. sarebbe succeduto a Pio I nel 157, e avrebbe tenuto l'episcopato per undici anni fino al 168 (Historia ecclesiastica IV, 11, [...] uniformare le Chiese d'Asia, che celebravano la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese di nisan secondo il calendario giudaico, alla prassi liturgica delle altre Chiese, compresa quella di Roma, che la celebravano esclusivamente nel giorno della ...
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FOSCARINI, Alvise
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 1° febbr. 1628 dal procuratore Girolamo di Alvise, del ramo a S. Stae, e da Pisana Cavalli. La mancanza di altri figli indusse il padre a farlo [...] , a cura di A. Tagliaferri, Milano 1976, pp. 417-420 (ma la data di presentazione è sbagliata perché non tiene conto del calendario veneto, e va corretta in 18 genn. 1655); IX, Podestaria e capitanato di Verona, a cura di A. Tagliaferri, Milano 1977 ...
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Evoluzione del quadro politico
Il continente asiatico continua a racchiudere, in apertura del 21° sec., alcuni dei principali focolai di tensione del quadro politico mondiale. In particolare lo scacchiere [...] seguente Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Nazioni Unite hanno concordato, per la complessiva risoluzione della vertenza, un calendario (road map), che ha offerto un riferimento per la trattativa ripresa, con molte incertezze, dopo la morte del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia gramsciana
Aurelio Musi
Il concetto di storiografia gramsciana è complesso per tre ordini di motivi. In pratica tutti gli storici marxisti italiani, in particolare coloro che hanno organicamente [...] è degli anni Ottanta, la Storia della società italiana dell’editore Teti che pubblica anche la rivista comunista «Il calendario del popolo». Nel primo caso l’ispirazione gramsciana è indiretta, discontinua, si percepisce molto in alcuni saggi, poco ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] luogo quello di stabilire le ore esatte per le preghiere e gli altri atti di devozione; in terzo luogo, quello di preparare il calendario. La costruzione di un'istituzione più piccola di un osservatorio, con il nome di raṣad, diede il via a una nuova ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] di fonti liturgiche per l’epoca antica rende difficile datare con precisione il momento in cui essa fu introdotta nel calendario liturgico di Santa Sofia, ma si sa che l’influenza delle pratiche liturgiche di Gerusalemme si fece sentire a partire ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] Luisa di Baviera), egli fu costretto infatti a temperare i suoi ardori nei rapporti con la consorte da un preciso calendario impostogli dal padre, preoccupato del fascino esercitato dalla nuora. Né valse a dargli maggior fiducia di sé l'ammissione ...
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LORENZO, antipapa
Teresa Sardella
Di L. non si hanno notizie certe, né della nascita, né della morte, né della famiglia. Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto papa nella [...] tempo.
Nel 501 Simmaco celebrò la Pasqua il 25 marzo, invece del 22 aprile, data per quell'anno prevista dal calendario orientale e che sarebbe stata seguita anche in Occidente per la festa liturgica. Ciò fece riaccendere le polemiche e riesplodere ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] «grande» Chiesa – quella che ha un episcopato ortodosso, l’ordine tripartito, i concili, i canoni, le diocesi, un calendario liturgico, una forma rituale, ecc. – e le «eresie», nelle quali si manifestano tendenze che la cultura egemonica nella Chiesa ...
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BARTOLOMEO da Prato detto Boccanera
Guido Pampaloni
Figlio di Gherardaccio di Geri, forse un consorte o un parente dei potenti Guazzalotri, e di una non meglio nota madonna Francesca, nacque nel 1351. [...] fiorentina, ibid., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, pp. 371, 379; C. Guasti, Bartolomeo Boccanera capitano di ventura,in Calendario pratese. Memorie e studi dì cose Patrie, IV (1848), poi ristampato (ma senza l'appendice di documenti), in C. Guasti ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...