Poeta, nato a Torino il 23 gennaio 1899, fece parte del gruppo fiorentino del Frontespizio e si formò spiritualmente nel clima letterario determinatosi intorno a tale rivista; vicini a lui su tale piano, [...] seppur lontanissimi dalla sua esperienza di poesia, sono P. Bargellini e N. Lisi, coi quali il B. fondò il Calendario dei pensieri e delle pratiche lunari; ha vissuto a Firenze dal 1928 al 1941, poi a Roma.
Se da qualche critico si è tentata una ...
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Poetessa russa (Varsavia 1890 - Leningrado 1969). Emigrata a Parigi per motivi politici nel primo decennio del secolo, tornò in Russia nel 1915. Le sue raccolte sono ispirate dagli avvenimenti della guerra [...] i rapporti con il gruppo dei "Fratelli di Serapione", documentati dal singolare diario poetico Uprjamyj kalendar´ ("Calendario ostinato", 1929). Accanto all'attività poetica creativa va ricordata l'appassionata opera di traduttrice di poeti delle ...
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Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. [...] Palatino e si scoprì il colombario dei liberti di Livia sull'Appia. Fu (1705) segretario della congregazione per la riforma del calendario, sul quale aveva scritto 2 volumi (1703-04). Tra i suoi scritti, che abbracciano i campi più varî, si ricorda ...
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Nel sistema di datazione medievale, e fino all’età moderna, il modo, diverso nelle varie epoche e nei singoli paesi, di determinare il giorno iniziale dell’anno: s. della Circoncisione, dal 1° gennaio; [...] ); s. bizantino, dal 1° settembre; s. della Natività, dal giorno di Natale, il 25 dicembre. Se è intervenuta una riforma del calendario, si aggiunge la precisazione vecchio s. o nuovo s. (abbreviato v. st. e n. st.), per specificare se la datazione è ...
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Pseudonimo del poeta ceco Antonín Bernášek (Kokovice, Boemia Centrale, 1877 - Praga 1946). Legato a gruppi anarchici, esordì con versi ricchi di motivi simbolisti (Pohádky krve "Favole di sangue", 1898), [...] grazie a un rinnovato rapporto con la natura, seguirono i versi di Hlas ticha ("La voce del silenzio", 1923), segnati dall'esperienza della guerra, mentre Stoletý kalendář ("Il calendario secolare", 1926) sancisce il ritorno ai temi degli esordî. ...
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VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] forse all'esempio di Alessandro di Efeso, descriveva il mondo allora conosciuto; un carme Epimenis o meglio Ephemeris (calendario) a imitazione dei Fenomeni di Arato. Delle sue Saturae giudica con severità Orazio (Sat., I, 10, 46). Properzio ...
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VANDALBERTO di Prüm
Fausto Ghisalberti
Monaco benedettino e scrittore, nato nell'813 non sappiamo dove, ma probabilmente nella regione gallica renana. Nell'839 era monaco a Prüm sotto l'abate Marcvardo, [...] consiglio di Floro, e che dedicò con una lettera esplicativa, pure poetica, all'amico Otrich (848). L'ordinamento segue il calendario romano e sotto ciascun giorno viene data notizia di uno o più santi come già avevano fatto Girolamo e Beda, mentre ...
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Scrittore polacco (Nowa Wilejka 1926 - Varsavia 2015). Dalla riflessione sulle sue esperienze di partigiano durante l'ultima guerra, e dall'attenzione rivolta ai problemi politici e sociali del suo paese, [...] "Il castello di Bohin", 1990; Nowy Świat i okolice "La strada del nuovo mondo e adiacenze", 1991; Kalendarz i klepsydra "Il calendario e la clessidra", 1994). È altresì autore di sceneggiature cinematografiche e si è dedicato alla regia sperimentale. ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] peccato di Denis le Chartreux (Venezia: Domenico Farri, 1572). Nel 1582 D. ricevette l'incarico di volgarizzare Il Calendario Gregoriano, pubblicato distintamente da G.B. Sessa il giovane e dalla tipografia dei Giunta. Nell'anno successivo curò la ...
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VODNIK, Valentin
Andrea Budal
Poeta sloveno, nato a Zgornja Šiška presso Lubiana il 3 febbraio 1758, morto a Lubiana l'8 gennaio 1819. Assolto il ginnasio, entrò a Lubiana nell'ordine dei francescani. [...] poesia popolare di cui fu fervente raccoglitore. Dando retta al mecenate Z. Zois pubblicò tre annate di Velika pratika (Calendario, 1795-1797) e il primo giornale sloveno Lublanske Novice (Notizie di Lubiana, 1797-1800). Raccolse le sue poesie in ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...