egira (ar. hijra «migrazione, allontanamento»)
egira
(ar. hijra «migrazione, allontanamento») L’abbandono della Mecca da parte di Maometto, in seguito a contrasti che erano sorti all’interno del clan [...] , compiuto insieme a un gruppo di seguaci, e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622. Dall’inizio di quest’anno, coincidente nel calendario dell’epoca con il 16 luglio 622, è fatta iniziare tradizionalmente l’era islamica (➔ ). ...
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Termine con cui gli Arabi della Spagna designavano un tipo di tavole astronomiche speciali, dalle quali si poteva conoscere la posizione del Sole e della Luna in qualsiasi giorno dell’anno. La voce, affermata [...] R. Bacone e in Provenza con la traduzione delle tavole astronomiche nell’Almanach perpetuum, più tardi assunse l’equivalenza di ‘calendario’. Nel 1554, con le Effemeridi bolognesi di N. Simi, iniziò la pubblicazione del primo a. italiano, durato, con ...
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Matematico e astronomo (Middelburg, Olanda, 1446 - Roma 1534). Canonico nella città natale, insegnò a Lovanio e a Padova. Viaggiò molto in Italia; fu vescovo di Fossombrone; è sepolto a Roma in S. Maria [...] dell'Anima. Scrisse opere di matematica e di astronomia, tra cui Paulina de recta Paschae celebratione et de die passionis Domini nostri Iesu Christi (1513), importante per la storia della riforma del calendario. ...
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(lat. nundinae) Nell’antica Roma, giorno di mercato, che ricorreva ogni nono giorno. Nei primi secoli, un metodo semplice per misurare brevi periodi di tempo era quello del nundinum, periodo di nove giorni [...] in quanto i Romani usavano contare secondo il sistema ‘inclusivo’: l’ultima unità di una serie faceva anche da prima unità della serie successiva’. Nel calendario, i giorni del nundinum erano indicati con lettere dell’alfabeto latino, dalla A all’H. ...
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Astronomo e astrologo (Giffoni, Salerno, 1476 - Roma 1558). Studiò a Ferrara, fu a Venezia, poi a Roma, dove, per l'avverarsi di una sua profezia, acquistò gran credito presso Paolo III che lo nominò vescovo [...] di Civitate in Capitanata (1545). Pubblicò (1528), rivedendola, la traduzione in latino dell'Almagesto tolemaico di Giorgio di Trebisonda; corresse le Tavole alfonsine, calcolò effemeridi, scrisse di astrologia; promosse la riforma del calendario. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] l'ora siderale, così da poter leggere, nelle stelle, l'ora solare. La correzione è rudimentale e si realizza con un calendario graduato in quindicine, quindi, due unità di graduazione a mese. L'uso è molto semplice: si fa coincidere l'ago della ...
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Ciascuno dei 12 periodi in cui è suddiviso l’anno civile, distinti con propri nomi; costituisce una unità di misura del tempo, multiplo dell’unità fondamentale, il giorno, determinato dalla rotazione della [...] (gregoriano, islamico, ebraico ecc.), il modo di computarne i giorni, la necessità, nell’età antica, di aggiungere un m. intercalare ➔ calendario.
In Grecia il nome dei mesi era diverso da regione a regione e spesso tra città della stessa regione. I ...
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Matematico, ingegnere ed erudito (Venezia 1683 - Padova 1761). Le sue prime ricerche, riguardanti il barometro, il termometro e la gnomonica, gli valsero la cattedra di astronomia e meteore nell'univ. [...] di idraulica; nel 1719 successe a N. Bernoulli nella cattedra di matematica. Si occupò anche di questioni relative al calendario e alla tecnica della navigazione; pubblicò commenti a Frontino (1722) e a Vitruvio (1739). I suoi manoscritti vengono ...
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Nome umanistico del matematico e astronomo tedesco Ch. Schlüsse (Bamberga 1537 - Roma 1612); gesuita, studiò a Coimbra e insegnò matematiche a Roma nel Collegio romano. Ebbe rapporti con Galileo e lo accolse [...] scienziato illustrò al Collegio romano le sue recenti scoperte cosmologiche. Detto l'"Euclide del sec. 16º", merita di essere ricordato per un'edizione latina degli Elementi di Euclide; collaborò pure alla riforma gregoriana del calendario (1582). ...
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GIGLIO (Lilio), Luigi (Aloisio)
Cesare Preti
Nacque intorno al 1510 a Cirò, presso Crotone, in Calabria, da una famiglia di modeste condizioni. Ebbe almeno un fratello, Antonio, con cui condivise il [...] .
A quanto sembra (Maffei, p. 270), il G. dedicò l'ultimo decennio della vita a perfezionare la sua proposta di riforma del calendario, ma morì prima che questa fosse presentata al papa.
È incerto se la morte del G. sia avvenuta a Roma o a Cirò ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...