Anagramma di Jehan Tabourot (Digione 1519 - Langres 1595), canonico di Langres nel 1574, autore di due opere dialogate, Compost et manuel kalendrier (1582), in cui dà notizia della riforma gregoriana del [...] calendario allora introdotta, e Orchésographie (1588), di notevole importanza per la precisa descrizione anche silografica di molte danze dell'epoca, con esempî musicali. ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] e sull'organizzazione sociale del tempo. In primo luogo, i vertici del pubblico potere sono i depositari e i gestori del calendario politico-civile di un paese, che resta la cornice generale e l'elemento di riferimento in cui si muovono tutti gli ...
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Carla Moreni
L’opera tra tagli e nuovi talenti
Il 7 dicembre 2010 apertura alla Scala della stagione d’opera 2010-11. Per tradizione è l’unica data del calendario della musica col privilegio di entrare [...] l’indomani nelle prime pagine dei quotidiani. Di solito vi campeggia la cronaca: chi c’era, come era vestito, le contestazioni fuori dal teatro e alla fine sì, anche come è andato lo spettacolo, se approvato ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] (1240-1252), che era 365 giorni, 5 ore, 49 minuti e 24 secondi. Cusano propose di eliminare una settimana dal calendario alla fine di maggio del 1439, di determinare l'epoca del plenilunio effettivo e di correggere il computo ciclico modificando il ...
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IDI
Aristide Calderini
. Giorno del mese romano, che lo divide circa in due parti uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre e il 13 negli altri mesi (v. calendario, VIII, p. 397): convenzionalmente [...] dovrebbe coincidere con la luna piena del mese lunare e quindi con le sere luminose, donde la spiegazione data da Macrobio (Sat., I, 15, 14) da dies e la consacrazione di tale giorno a Giove, padre di ...
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Metone
Metóne [STF] Astronomo ateniese del sec. 5° a.C. ◆ [ASF] Ciclo di M., o ciclo metonico: il ciclo, di durata pari a 235 lunazioni, cioè a quasi esattamente 19 anni giuliani, del calendario lunisolare [...] proposto da M. e adottato uffic. da Atene nel 432 a.C. per correggere certi difetti di altri calendari allora in uso; è il periodo di ripetizione delle fasi della Luna nello stesso giorno dell'anno e quindi anche il periodo in cui cadono alla stessa ...
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Scrittore siro giacobita (m. 724), vescovo delle tribù arabe sul confine tra la Siria e la Mesopotamia. Tradusse in siriaco l'Organo aristotelico e lo commentò attingendo ai commentatori greci; lasciò [...] altre opere (scritti sul calendario, sulle eclissi solari e sul corso della luna, ecc.). ...
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Vicino Oriente antico. Astronomia e astrologia
Hermann Hunger
Francesca Rochberg
Astronomia e astrologia
Nella Mesopotamia antica l'osservazione e l'interpretazione del cielo volta a predire il futuro [...] Mesopotamia.
Nella tavola dell'orologio ad acqua a deflusso era indicato, all'inizio e a metà di ogni mese in un calendario ideale, un certo valore di peso, che serviva da 'orologio della notte'. Si assumeva, infatti, che questo peso corrispondesse a ...
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(lat. Iuno)
Religione
Antica divinità latina, divenuta la massima divinità femminile della religione romana antica nel momento della sua sistemazione nel culto della triade capitolina, con Giove e Minerva. [...] più precisi. Sotto l’aspetto ctonio, a G. era sacra la capra; identificata con la Luna, e perciò entrata in relazione con il calendario e con la vita femminile, essa era invocata dal rex e dal pontifex al principio di ogni mese con il nome di Iuno ...
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MASCAL (amarico masqal "croce")
Pietro Gribaudi
È la festa commemorativa dell'invenzione della Croce, che si celebra in Etiopia il 17 maskaram, coincidente con la fine di settembre o i primi d'ottobre [...] del calendario giuliano. La pia leggenda, nella sua forma vulgata presso la chiesa copta, vuole che Elena, incerta del luogo dove il sacro legno si trovasse, si lasciasse guidare dal fumo di un falò acceso dopo ardenti preghiere. In ricordo di ciò si ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...