LITURGIA (XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215; III, 1, p. 997)
Ferdinando Dell'Oro
Nel solco del movimento liturgico s'inserisce la riforma liturgica che Pio XII aveva avviato con la creazione di una commissione [...] i seguenti: Ordinazione del diacono, presbitero e vescovo (15 agosto 1968); Matrimonio (19 marzo 1969); Calendarioromano generale (da collegare con il nuovo Messale Romano e la L. delle Ore, 21 marzo 1969); Rito della Messa (parte integrante del MR ...
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TRASIMENO, Lago (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Edgardo BALDI
Gaetano DE SANCTIS
Il maggiore bacino lacustre dell'Italia centrale, nell'Umbria, situato a una latitudine media di 43°9° N. e [...] tesogli dal geniale avversario. La battaglia fu combattuta, secondo i Fasti di Ovidio, il 21 giugno del calendarioromano. Molte considerazioni dimostrano che questa data non può allontanarsi che di pochi giorni dalla effettiva data giuliana. Le ...
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FONTE (lat. fms; fr. source; sp. fuente; ted. Quelle; ingl. spring, well)
Gioacchino MANCINI
Emilio LAVAGNINO
Nicola Turchi
Per la parte idrologica, v. sorgente.
Fonti sacre. - Alla religiosità primitiva [...] di Giuturna. Accanto a Fontanus è nominata Fontana. La divinità fa parte, come dimostra l'introduzione della sua festa nel calendarioromano, delle più antiche divinità indigene di Roma. Il più antico luogo di culto in Roma sembra essere stata l'ara ...
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MARTE (Mars, Marspĭter)
Giulio Giannelli
Una delle maggiori divinità venerate dai Romani, appartenente a quel gruppo di dei chiamati indigetes e considerati come legati alle origini stesse della loro [...] E del resto è significativo il fatto che proprio a Marte fosse dedicato il primo mese dell'anno nell'antico calendarioromano: il marzo, quando hanno principio la primavera e i lavori agricoli, mese nel quale ricorrevano tutte le principali feste del ...
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VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendarioromano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] sacrificare anche alla Venere di Ardea (Livio, XXII,1, 19), si è indotti a concludere che, secondo ogni probabilità, il culto romano di Venere fu di provenienza ardeatina.
I due primi templi che vennero eretti in Roma alla nuova dea sorsero, l'uno ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus e Perses)
Gaetano De Sanctis.
Ultimo re di Macedonia. Era figlio di Filippo V. È ignoto il nome della madre, ma si tratta probabilmente di quella Policratea argiva, moglie di [...] al vincitore che lo condusse prigioniero in Italia dove coi figli ornò il suo trionfo (27-29 novembre 167 secondo il calendarioromano). Liberato dal carcere e internato in Alba Fucente vi morì, non si sa se per suicidio o per i maltrattamenti o ...
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FLAMINIO, Gaio (C. Flaminius C. f. L. n.)
Gaetano De Sanctis.
Di famiglia plebea, nato forse non molto prima della metà del sec. III a. C., fu tribuno della plebe nel 232 e fece approvare, contrastato [...] , subì una tremenda disfatta nella quale perì combattendo con quasi tutto il suo esercito (21 giugno, secondo il calendarioromano). Valoroso soldato, ufficiale ardito, F. era però, come generale, di gran lunga inferiore ad Annibale e condivise col ...
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NETTUNO
Nicola Turchi
. Neptunus, etr. Nethuns, nome d'incerta etimologia (sono da scartare quelle antiche da nubes o da nare) ma di origine certamente italica (Nept-unus; cfr. Port-unus, trib-unus, [...] finché al dio, identificato con Posidone (v.) non fu attribuito anche il dominio del mare e la relativa mitologia.
Nell'antico calendarioromano la sua festa, Neptunalia, cade il 23 luglio, durante i calori estivi e subito dopo le Lucarie (19 e 21 ...
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FLAVIO, Gneo
Plinio Fraccaro
Figlio di un libertino, era scriba di Appio Claudio Cieco, per il cui impulso pubblicò nel Foro il calendario con l'indicazione dei dies fasti, cioè dei giorni nei quali [...] egli avrebbe introdotto molte falsificazioni, e la redazione definitiva delle dodici tavole. Altri ne fecero un riordinatore del calendarioromano.
Bibl.: F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 2526; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] del II sec., il meglio conservato dei quali è la «Porta di Marte» con una decorazione a rilievo che illustra il calendarioromano. Ricordiamo ancora gli agglomerati di Versigny, di Damery e di Châlons-sur-Marne, Château-Porcien sull'Aisne, di Novion ...
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fasti
s. m. pl. [dal lat. fasti, pl. (sott. dies), der. di fas (v.)]. – 1. Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Per estens., il termine...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...