Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] Silvio Antoniano, di rivedere il Martirologio per la riforma del calendario e della liturgia. Fu allora che mise in luce è quella di Santoro, «Tacito novello», «saporitissimo scrittor latino degli Annali de’ suoi tempi». Paolo Emilio nacque a ...
Leggi Tutto
CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] governo della CSCE.
Ponendo termine a questo denso calendario d’impegni internazionali, il 1° dicembre 1990 Giovanni Castel San Giovanni 2010; G. La Bella, Roma e l’America Latina. Il resurgimiento cattolico sudamericano, Milano 2012; G. Weigel, La ...
Leggi Tutto
BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] 'astronomia, cui spettava di compilare il calendario.
Promotore di questa campagna anticristiana fu redatte insieme con F. Verbiest e con G. de Magalhães, pubblicate nel testo latino e cinese in Innocentia victrix di A. de Gouvea, Canton 1671, pp. 3 ...
Leggi Tutto
BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] l'incarico di studiare una eventuale riforma del calendario. Il segretario del B., Giambattista Argenti, raccolsevario una a Basilea l'anno successivo. I commenti erano editi nel testo latino predisposto da suo zio Ermolao, del quale nel 1545 il B. ...
Leggi Tutto
ALTEMPS, Marco Sittico
Boris Ulianich
Nacque nel castello di Hohenems (da cui il nome di famiglia, che fu italianizzato in Alta Emps trasformandosi poi in Altemps) il 19 ag. 1533. Suo padre Wolfgang [...] Vergerio, e che stava apprendendo il Pater noster in latino come affermava l'agente di Ferdinando, Adam Schenkh, che spesso vi si recherà e da essa daterà la riforma del calendario giuliano. Nel maggio di quello stesso anno fu chiamato a far parte ...
Leggi Tutto
Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] di una festività tra le più importanti del nostro calendario.
Per giustificare tale sviluppo è necessario tenere conto che abbiamo esaminato nel § 1, a conferma del fatto che questo latino è un riflesso del volgare, di un parlato che traspare anche ...
Leggi Tutto
CAMPANO da Novara
Agostino Paravicini Bagliani
Il luogo e il periodo degli studi di C., i primi passi della sua carriera ecclesiastica, l'intero periodo insomma che va dalla nascita a Novara al suo [...] avrebbe potuto tradurre gli Elementi. C. prese una o più versioni latine già esistenti (tra cui, certamente, una delle versioni attribuite a delle "tavole di Toledo" dal calendario arabo dall'egira al calendario giuliano, all'era dell'incarnazione e ...
Leggi Tutto
LONGO, Bartolo
Marilena Ferraris
Nacque il 10 febbr. 1841 a Latiano, presso Brindisi, da Bartolomeo e da Antonia Luparelli, sposata in seconde nozze.
All'età di sei anni la famiglia lo affidò al collegio [...] stampa, decise di tornare a studiare la lingua italiana, il latino e le basi del pensiero cristiano. Nel 1868, per pubblicazione del periodico seguirono, nel 1889, quella del Calendario del santuario di Pompei e la realizzazione di numerosi ...
Leggi Tutto
Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] come empietà il mese intercalare che nel paganesimo preislamico ogni due o tre anni ristabiliva l'equilibrio fra il calendario solare e quello lunare. Analogo valore rituale e sacrificale possiede il digiuno nell'Antico Testamento, ove è esplicita la ...
Leggi Tutto
culto
Adriano Favole
Gli atti con cui l'uomo venera divinità e forze sovrannaturali
Preghiere, cerimonie, riti e pellegrinaggi sono presenti in gran parte delle società umane. A partire da credenze [...] della comunità stessa. Il termine culto deriva dal verbo latino còlere, che significa "coltivare" ma anche "onorare", il culto accompagna i periodi dell'anno più importanti del calendario agricolo (la semina, il raccolto, l'inizio della stagione ...
Leggi Tutto
latin-greco
(Latin-Greco) s. m. Nel liceo classico, prova scritta mista in cui vengono testate contemporaneamente le competenze di lingua e letteratura latina e quelle di lingua e letteratura greca. ♦ Ha detto il ministro dell'Istruzione Marco...
greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...