NESTORIO e NESTORIANI
Michelangelo Guidi
. N., patriarca di Costantinopoli dal 428 al 432, morto nel 451 nel suo esilio della Grande Oasi (oggi di Khārga) e le cui dottrine furono condannate dal concilio [...] e ciò in connessione con il lungo conflitto tra la Santa Sede e il patriarca nestoriano Giuseppe VI Audo (1848-1878; v. caldea, chiesa; malabar).
Per le vie del mare e lasciando nelle tappe le sue tracce, il nestorianesimo giunse fino in Cina; della ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] la cultura greca, che, nella lettura del cielo, si rifece a quella che allora veniva chiamata la scienza dei Caldei e che, nell'ambito dello sviluppo del pensiero pitagorico, venne considerata anche alla luce della sua componente astrologica (Boll ...
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GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] soluzione. Di tali difficoltà, che non risultano quasi affatto dal sommario dato sopra, ci limitiamo a ricordare che: Nabuchodonosor fu re dei Caldei in Babilonia, e non degli Assiri in Ninive, tanto che l'Impero assiro fu distrutto precisamente dai ...
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. È costituita dai cristiani che seguono il rito caldeo; oggi tuttavia questo termine è ristretto a designare quei nestoriani (v.) che lungo il corso dei secoli si sono staccati dal nestorianesimo e riuniti [...] ), Kerkur, Seert e Urmia, e otto vescovati. Dopo le gravi persecuzioni subite da parte dei Turchi durante la guerra mondiale, i Caldei cattolici, che nel 1913 superavano i 100.000, sono ridotti a meno di 60.000.
Il gruppo malabarico (Malabar, India ...
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Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] cattolici 6500, Greci uniti 9000, Greci ortodossi 3750, Siriani cattolici 3500, Siriani giacobiti 2000-2900, maroniti 1100, caldei 1500, latini 1350, protestanti 3000; vi sono inoltre 8600 famiglie di profughi armeni, abitanti in tre accampamenti nei ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] dall'inadeguatezza degli esegeti coevi, pensò allora d'istruirsi da sé nella scienza dei Greci, dei Babilonesi (Caldei o Persiani) e degl'Indiani: avrebbe anzi trascritto - così riferisce - "in lingua originale, coi relativi commentari" libri ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] , l’inventore delle arti magiche. Che la sapienza e tutte le scienze derivino da Ermete-Noè – e quindi da Mosè e dai Caldei che da lui discesero – è una leggenda che si fa risalire a due fonti arabe di primaria importanza, l’Introductorium maius in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Assiria Babilonia Elam
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I contrasti fra Assiria e Babilonia e i loro continui rovesci [...] assume addirittura un nuovo nome dinastico locale, Pulu.
L’Elam e la rinascita neobabilonese
Nel tardo VII secolo a.C., il caldeo Marduk-apla-iddina (sovrano dal 721 al 710 a.C.) riesce, tramite un’alternanza di alleanze, a impegnare notevolmente l ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] dei copti (dal 1824), i p. di Antiochia dei melchiti (dal 1722), dei siri (dal 1783) e dei maroniti, un p. di Babilonia dei caldei (dal 1553), un p. di Sis e Cilicia degli armeni (dal 1742). I poteri connessi col p., già assai estesi, sono oggi per i ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] una conquista di Tiro da parte di Nabuconodosor, ma solo della sua sottomissione. E che effettivamente Tiro si sottomettesse ai Caldei si può dedurre anche dal fatto riferitoci da Erodoto, II, I61, che il faraone Âpries combatté contro Tiro e Sidone ...
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caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia verso il sec. 11° a. C. e stanziatasi...
caldaico
caldàico agg. [dal lat. Chaldaicus, gr. Χαλδαϊκός] (pl. m. -ci). – Della Caldea, dei Caldei (v. caldeo). Lingua c. (o caldea), denominazione inesatta, usata in Europa dal Rinascimento fino al sec. 19°, per designare la lingua aramaica...