VECCHIETTI, Girolamo
Mario Casari
– Nacque a Cosenza nel 1557 da Francesco, mercante di nazione fiorentina, e da Laura di Tarsia, nobildonna cosentina.
Fu erudito orientalista, scrittore, viaggiatore [...] carattere superficiale. Confrontando però anche alcuni termini della loro lingua decise che si trattava originariamente di cristiani caldei, decimati e resi ignoranti da quasi un millennio di dominazione musulmana, che si sarebbe potuto facilmente ...
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CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nato il 25 marzo 1538 da Rinaldo e Giovannella Carafa, ed imparentato con il pontefice Paolo IV, venne chiamato alla sua corte all'età di 15 anni, col [...] iniziali aperture. Tuttavia non cessò per questo di interessarsi alle confessioni non latine: fu protettore della Chiesa dei Caldei e del Collegio romano dei Maroniti, nei confronti dei quali ebbe modo di manifestare un eguale paternalismo illuminato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofie e sincretismo religioso
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel II secolo si sviluppa una nuova religiosità, una sorta [...] con la frase: “Alcuni vogliono che la filosofia sia cominciata coi barbari: ci sono stati infatti i magi presso i Persiani, i Caldei, i Babilonesi e gli Assiri, i gimnosofisti dell’India, i druidi tra i Celti e i Galati”. Per non dire degli ebrei ...
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Gli antichi Greci e Romani chiamarono con questo nome la grande isola settentrionale dell'Europa.
1. La Britannia preromana. - Il nome. - La forma più antica del nome tramandata dai testi, quella che l'esploratore [...] sorge la costruzione a pietroni, in parte squadrati. Si crede che fosse un tempio; recenti confronti tra i palazzi caldei, ittiti, minoici e micenei e le costruzioni maltesi tipo Hagiar Kim fanno supporre che, come le costruzioni succitate, anche ...
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. Si designa così l'arte che si sviluppò in Occidente all'epoca delle invasioni germaniche, dal sec. V ai sec. IX. In singolare contrasto con l'arte classica l'arte dei barbari deforma la realtà, impone [...] orientale deformava la realtà, stilizzava le piante, gli animali e anche l'uomo secondo una norma geometrica. L'arte caldea del III millennio avanti l'era cristiana conosceva già tutte le forme decorative d'intrecci usate nell'oreficeria barbarica ...
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Eclisse è l'oscurarsi parziale o totale di un corpo celeste a causa dell'interposizione d'un altro corpo e può avere due aspetti distinti:1. l'astro, non essendo luminoso per sé stesso, cessa di essere [...] quindi una facile previsione di esse. Il periodo più noto, detto saros, conosciuto già dagli antichi astronomi Caldei, comprende 223 rivoluzioni sinodiche della Luna (cioè rivoluzioni rispetto al Sole, o lunazioni) che equivalgono a giorni ...
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. Con l'appellativo di Chiesa cattolica apostolica romana si designa la Chiesa, ossia la società di fedeli - societa perietta, distinta dalla civile e da essa indipendente - che ripete la sua origine da [...] 345 in America; 92 sedi residenziali di rito orientale, delle quali 20 di rito armeno, 29 di rito bizantino, 17 di rito caldeo, 12 di rito siriaco, 10 di rito maronita, 3 di rito copto; 600 sedi titolari; 39 abbazie o prelature nullius dioeceseos; 8 ...
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QUADRIO, Francesco Saverio
Stefano Benedetti
– Nacque a Ponte in Valtellina il 1° dicembre 1695, figlio di Ottavio e di Maria Elisabetta Guicciardi, entrambi di nobile famiglia, genitori di numerosi [...] mi cadrà mai in mente sarà di ritornarmi in Compagnia, e avrò sempre fisso prima che far ciò d’andarmene tra Turchi, Arabi, e Caldei e fare il boja e ogni cosa», in Leoni, 1975, p. 47), quando finalmente ottenne di rimanere per triennium in abito di ...
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MICHELE Italico
Ugo Criscuolo
MICHELE Italico. – Letterato, fra i maggiori della prima metà del XII secolo, e uomo di chiesa bizantino, di probabile origine italica (da cui l’appellativo), fu vescovo [...] (Proclo) e nella tradizione caldaica (grande rilievo ha l’Epistola Cramer, n. 17; Gautier, n. 28, esquisse degli Oracoli Caldei, che ha come fonte unica, benché inconfessata, gli scritti pselliani in materia). Di interesse per la tendenza del tempo è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sistema tecnico del Vicino Oriente
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come in Egitto, anche in Mesopotamia prende [...] vengono citati dai testi in cuneiforme in nostro possesso. Di essi parlano, però, autori di lingua greca a cominciare da Berosso, un caldeo che, attivo verso la metà del III secolo a.C., scrive un’opera in cui spiega ai Greci, incapaci di leggere il ...
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caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia verso il sec. 11° a. C. e stanziatasi...
caldaico
caldàico agg. [dal lat. Chaldaicus, gr. Χαλδαϊκός] (pl. m. -ci). – Della Caldea, dei Caldei (v. caldeo). Lingua c. (o caldea), denominazione inesatta, usata in Europa dal Rinascimento fino al sec. 19°, per designare la lingua aramaica...