In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] si ammette la dipendenza più o meno diretta dei primi dai secondi. Anche dopo la caduta dell'impero babilonese, i "Caldei" introdussero quest'arte, attraverso la Siria, in Grecia e a Roma; dove godettero grande favore, e donde furono cacciati solo ...
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Configurazioni permanenti di stelle che servono a riconoscere le posizioni relative delle stelle principali, mediante allineamenti geometrici tracciati sul cielo. Costituiscono il fondo immutabile della [...] della civilizzazione embrionale cui essa corrispondeva. Così, presso i Cinesi, i Persiani, gl'Indiani, gli Assiri, i Caldei, gli Egizî, gli aborigeni della Polinesia e dell'America meridionale. Ciò non impedì, soprattutto nell'Asia, infiltrazioni ...
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Vicino Oriente antico. Conservazione e trasmissione
Dominique Charpin
Simo Parpola
Wilfred G. Lambert
Conservazione e trasmissione
Archiviazione e amministrazione
di Dominique Charpin
L'idea della [...] e sulla scienza sia ellenistiche sia ebraiche, ricordando, tra le altre cose, il ruolo preminente dei Caldei nella Roma imperiale, l'importanza degli oracoli caldei nel II secolo d.C. e gli stretti contatti tra gli Ebrei palestinesi e quelli ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] Alvise di Sesti per l'esecuzione di quattro tele con storie di Daniele: il giovane sapiente ebreo tra i Caldei, interprete di visioni e sogni, astrologo, indovino, profeta. Infine - stando all'inventario (1528) della collezione del cardinale Domenico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal XII secolo l’astrologia, che si è sviluppata soprattutto nel mondo arabo, [...] delle altre religioni, come Saturno è il padre dei pianeti. Se Giove si congiunge con Marte, dicono che indichi la religione caldea, che insegna ad adorare il fuoco. Se col Sole, significa la religione egizia, che vuole si adori la milizia celeste ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] , dove è celebre fiera nella festa di S. Maria nell'agosto, Donizone vede con ribrezzo pagani e Turchi e Libî e Parti e Caldei e simili "mostri del mare".
Le origíni e lo sviluppo del comune. - Fra queste imprese, o anzi in gran parte per mezzo di ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] la dorica, o modo di mi), si può vedere in questa proprietà un fatto d'origine orientale.
Esempio di re siriaco:
Modo di re caldeo:
Modo di re copto (Rebours, p. 175):
Dopo il modo autonomo di re, quello di do è frequentissimo in tutte le musiche d ...
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La più famosa e potente tra le colonie fenicie dell'Africa settentrionale.
Cartagine punica.
Storia. - Le origini e le prime lotte coi Greci. - La colonia fondata dai Tirî sul golfo che si apre nella costa [...] (Iviza), che spetta al 654. Frattanto, declinando la potenza di Tiro, che aveva soggiogato alle monarchie degli Assiri e dei Caldei prima e poi dei Persiani, le colonie fenicie d'occidente non riuscivano, l'una isolata dall'altra, a difendersi contro ...
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La denominazione "colore" si applica tanto alla sensazione fisiologica provata sotto l'effetto di luci di diversa qualità e composizione, quanto alle luci esse stesse che provocano quella sensazione e [...] 'azzurro è di una tonalità più bella e più scura. Per altro è presumibile che fossero sette i colori adoperati dai Caldei, e in seguito dai Persiani, giacché questo numero aveva acquistato molto presto un valore simbolico e religioso. D'altra parte è ...
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La cristianità di Colosse (v.) non era stata direttamente fondata dall'apostolo Paolo, giacché nella nostra lettera i Colossesi, insieme con i fedeli di Laodicea, sono enumerati fra quelli che non avevano [...] e il Lipsius le affermavano gnostiche, il Mayeroff e ìl Neander cerintiane, il Maugod esseniane, il Hag derivanti dai magi e caldei, il Loisy le crede appartenenti al culto di Sabazio (v. J. B. Lighftoot, Colossians, p. 73-113; A. Loisy, Les livres ...
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caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia verso il sec. 11° a. C. e stanziatasi...
caldaico
caldàico agg. [dal lat. Chaldaicus, gr. Χαλδαϊκός] (pl. m. -ci). – Della Caldea, dei Caldei (v. caldeo). Lingua c. (o caldea), denominazione inesatta, usata in Europa dal Rinascimento fino al sec. 19°, per designare la lingua aramaica...