calefazione
calefazióne [Der. del lat. calefatio -onis, da calefacere, comp. di calidus "caldo" e facere "fare" e quindi "riscaldare"] [TRM] Fenomeno, detto anche, dal nome dello studioso ted., effetto [...] in ammassi più grandi sinché a un certo punto si trasformano di colpo in vapore. Perché il fenomeno si produca con la superficie. La c. può provocare lo scoppio di caldaie quando in queste il flusso dell'acqua di alimentazione abbia subito una ...
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Agraria
C. di colmata Zona di terreno depresso, delimitata da argini o da rialzi naturali, nella quale si lasciano liberamente espandere le acque di un fiume (per lo più a carattere torrentizio) perché [...] stantuffo.
C. (o camera) a fumo Parte della caldaia nelle locomotive e nelle navi, situata in corrispondenza del fumaiolo; in essa affluiscono i fumi, dopo aver ceduto calore ai tubi bollitori e surriscaldatori, e il vapore scaricato dai cilindri che ...
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vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla temperatura critica (in caso contrario si...
caldaia
caldàia (ant. caldara) s. f. [lat. tardo caldaria, der. di cal(ĭ)dus «caldo»]. – 1. Capace recipiente di rame o altro metallo usato per farvi bollire liquidi: presa un’altra scodella, l’andò a empire alla c. (Manzoni); soffiare nel...