Automazione
Alessandro Agnetis
Alberto Bemporad
Nell’automazione si fondono contenuti e metodologie che si sono sviluppate nella scienza dell’automatica e nella ricerca operativa grazie all’impiego [...] sensore, comanda l’accensione o lo spegnimento della caldaia (che qui rappresenta l’attuatore), allo scopo di mantenere costante la velocità di rotazione di una macchina avapore indipendentemente dalle oscillazioni della potenza fornita e dal valore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Inventori e invenzioni
Sergio Onger
Il primo Ottocento
Il contesto ideale per la nascita delle innovazioni tecniche, cioè un’economia dinamica e pronta a gratificare l’inventiva con il profitto, mancava [...] sia per la messa in pressione della caldaia; infine, il generatore di vapore era a rischio di esplosione.
Verso la metà dell’Ottocento molti innovatori cercarono di superare i vincoli della macchina avapore, sperando di favorire lo sviluppo della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I teatri delle macchine
Vittorio Marchis
L’idea del teatro
Nel 1544 Giulio Camillo (1480 ca.-1544), filosofo e umanista, maestro di retorica e di alchimia, cresciuto tra gli accoliti di Pietro Bembo, [...] che appare assai più modesto degli altri ‘teatri’; in esso la macchina più famosa rappresenta una turbina avapore, con caldaia e ruota a pale, ma permane il dubbio che essa sia rimasta solamente al livello di prototipo dimostrativo. Altre macchine ...
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DORNIG, Mario
Umberto D'Aquino
Nacque a Firenze il 23 nov. 1880 da Antonio e Antonietta Gilardelli, entrambi di origine triestina. Dopo essersi laureato in ingegneria civile a Roma nel 1904, si trasferì [...] fluidi completamente separati. Mentre la turbina avapore era collegata ad un alternatore e produceva energia elettrica, la turbina a gas era alimentata dai prodotti della combustione provenienti dalla caldaia e forniva energia al compressore (diviso ...
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ZARA, Giuseppe
Andrea Giuntini
– Nacque a Fermo il 1° novembre 1856 da Cesare e da Marianna Paolini.
Si diplomò nel 1874 con un giudizio lusinghiero presso l’istituto tecnico industriale di Fermo, scuola [...] febbraio 1907 il record di velocità, 120 km/h, per un treno avapore.
Negli stessi anni l’Italia impiantò le strutture di base, in struttura delle locomotive e dall’altra al funzionamento delle caldaie. In entrambi i casi, i ritrovati ideati saranno ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nato a Roye in Piccardia nel 1723 da famiglia di antica nobiltà del luogo, a sette anni seguì i genitori a Parigi, dove studiò presso i gesuiti, [...] il C. studiò di adattarvi una pompa avapore derivata da quelle a lui note di Saveri e di Papin.
Le macchine di Papin e di Saveri si basavano su un identico principio: il vapore, proveniente dalla caldaia, era introdotto nel cilindro; una successiva ...
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Motori
Andrea Carobene
Come l’uomo ha fatto a meno dei muscoli e degli animali per produrre energia
I motori hanno permesso all’uomo di non ricorrere più alla forza degli animali per sollevare un peso, [...] interna che funzionava grazie all’accensione di una scintilla. A differenza quindi di quanto avveniva in un motore avapore, formato da una caldaia esterna alla parte in movimento dei cilindri e degli stantuffi, in questo tipo di motori le ...
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MANZETTI, Innocenzo
Marco Cuaz
Nacque ad Aosta il 17 marzo 1826, da Pietro e da Rosa Lucia Fornara.
Il padre, originario di Invorio Inferiore presso Novara, falegname presso il collegio gesuita di S. [...] tre posti, mosso da una macchina avapore e in grado di percorrere centinaia di metri su una strada battuta. Presentato al pubblico nel 1864, appariva come una specie di furgone, mosso da una caldaia che proiettava il vapore in un pistone in grado di ...
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D'AMELIO, Luigi
Umberto D'Aquino
Nacque a Napoli il 1° giugno 1893 da Raffaele e da Emma Flotes. Conseguita la maturità classica, nel 1911 si iscrisse alla facoltà di ingegneria civile della città natale. [...] 15° C), non sarebbe convenuto un'impianto avapor d'acqua (che avrebbe richiesto un alto vuoto nel condensatore e un elevato dispendio di energia per riportare in caldaia il condensato), ma uno a cloruro di etile. Il progetto descritto nella memoria ...
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FORLANINI, Enrico
Enzo Pozzato-Armando Silvestri
Nacque a Milano il 13 dic. 1848 dal medico Francesco e da Marianna Rossi. Nella città natale compì quattro anni di studi tecnici, passando poi al collegio [...] volo. Il motore più diffuso all'epoca era quello avapore, caratterizzato da un peso complessivo molto elevato. Il F. realizzò una motrice avapore con 2 cilindri a V del peso complessivo, compresa la caldaia, di 20 kg e sviluppante 8 CV; il rapporto ...
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vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla temperatura critica (in caso contrario si...
caldaia
caldàia (ant. caldara) s. f. [lat. tardo caldaria, der. di cal(ĭ)dus «caldo»]. – 1. Capace recipiente di rame o altro metallo usato per farvi bollire liquidi: presa un’altra scodella, l’andò a empire alla c. (Manzoni); soffiare nel...