TARTAGLIA, Niccolò. –
Elio Nenci
Nacque probabilmente nel 1499 a Brescia in una famiglia di umili origini.
La data di nascita si ricava indirettamente da un brano autobiografico inserito nell’ottavo [...] : la prima, tutte le pratiche operative relative al calcolo aritmetico, la seconda, invece, la cosiddetta parte più elevata dell’aritmetica, vale a dire quella concernente le progressioni numeriche, le radici, le proporzioni e le quantità irrazionali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il trattato De institutione musica di Boezio è l’opera dalla quale in tutto il Medioevo, a partire dall’età [...] la differenza naturale fra quarta e quinta), risultano essere infatti riducibili a rapporti numerici (rispettivamente di 2:1, 3:2, 4:3 e 9:8), successione delle altezze dei suoni sia con il calcolo matematico, sia con simboli alfabetici. Questa ...
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R
R (insieme dei numeri reali) insieme numerico, denotato con il simbolo R, che comprende tutti i numeri che è possibile scrivere in forma decimale, con parte decimale finita, infinita periodica o infinita [...] diametro, vale a dire π. Per il suo calcolo, Archimede di Siracusa, già nel iii sec. cui è dotato R, nel senso che valgono i due seguenti assiomi, dove x e y indicano due arbitrari numeri reali:
• se x ≤ y, allora ∀z ∈ R, x + z ≤ y + z
(compatibilità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
del Cinquecento è caratterizzata dalla riscoperta dei matematici antichi, dai progressi nel simbolismo nell’algebra, nell’estensione del sistema numerico e nella trigonometria. L’avvenimento [...] viene introdotta da Simone Stevino, il quale, in La disme(1585), introduce l’uso dei numeri decimali, innovazione che facilita grandemente i processi di calcolo.
La più grande innovazione in questo campo avviene però alla fine del secolo, quando John ...
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La nascita delle strutture
Angelo Guerraggio
La nascita delle strutture
Per «struttura» s’intende l’impalcatura relazionale su cui si basa ogni discorso matematico, ossia lo scheletro costituito dalle [...] maggiore dimestichezza anche per via dell’esperienza scolastica. Ci sono altri modi di calcolare una distanza, anche nella vita di tutti i giorni e il risultato numerico può essere diverso. Si considerino per esempio, sempre nel piano, due punti di ...
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CACCIOPPOLI, Renato
Alessandro Figà Talamanca
Nacque a Napoli il 20 genn. 1904. Suo padre, Giuseppe, era un noto chirurgo napoletano, sua madre, Sofia, era figlia del celebre rivoluzionario russo Michail [...] equazioni differenziali. I suoi risultati in questo campo sono numerosi e fondamentali. Nella nota Una questione di stabilità, parziali con due variabili indipendenti e sui problemi regolari del calcolo delle variazioni, note I e II, ibid., XXII(1935 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Policleto e la misura del bello
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per i Greci ciò che è bello è ciò che ha ordine, proporzione, [...] e non meramente metrologico non esclude affatto il calcolo matematico. Anzi, per Policleto la perfezione ( 3 col piano, il 4 col solido. La loro somma, 10, è il numero perfetto, che simboleggia l’ordine divino dell’universo. Anche nel corpo umano il 4 ...
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Gli insiemi numerici
Angelo Guerraggio
Gli insiemi numerici
Gli insiemi numerici più importanti sono quelli dei numeri naturali, dei numeri interi, dei numeri razionali, dei numeri reali, dei numeri [...] successore) e di cinque assiomi (si veda → Peano, assiomi di).
Si possono sempre calcolare la somma e il prodotto di due numeri naturali. Non si può invece calcolare sempre la loro differenza, nel senso che non sempre il risultato della sottrazione è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pitagora e l'aritmo-geometria
Luca Simeoni
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo delle matematiche in senso teoretico porta il nome di Pitagora, come pure [...] unità considerata nello spazio; il nostro termine “calcolo”, derivato dal latino calculum, “sassolino”, conserva i pari.
Ma si può pensare anche al modo di raffigurare i numeri attraverso lo gnomone, disponendo cioè le unità secondo un angolo retto. ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] sviluppando così l'algebra dei v. (o calcolo vettoriale). La prima operazione fondamentale è quella di 0. La seconda operazione è quella di prodotto di un v. v per uno scalare r (numero reale); il risultato è il v. v' che ha il modulo v'=|r|v, la ...
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numerico
numèrico agg. [der. di numero] (pl. m. -ci). – 1. a. Di numero, di numeri, costituito da numeri: segni n., i numeri stessi; caratteri n., i caratteri tipografici che rappresentano numeri, e, in informatica, i simboli (diversi da quelli...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...