sistema differenziale
sistema differenziale sistema di equazioni (o disequazioni) differenziali le cui soluzioni sono date dalle n-ple di funzioni che soddisfano tutte le formule differenziali che lo [...] soluzione esiste in tutto [a, b]. L’integrale generale di un sistema differenziale di ordine n dipende da n costanti arbitrarie. In particolare ciò è assicurato al termine noto b(t), per il cui calcolo si rinvia a → matrice wronskiana. Nel caso in ...
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integrale
integrale termine, introdotto da Jakob Bernoulli nel 1695, usato per indicare una delle nozioni fondamentali dell’analisi matematica, collegata sia al problema della determinazione dell’area [...] nozione di integrale, si vedano i lemmi: → calcolo integrale; → calcolo integrale, teorema fondamentale del; → equazione differenziale. Per le definizioni particolari e le tecniche di calcolo, si vedano i lemmi: → integrale definito; → integrale ...
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induttanza
induttanza [Der. del fr. inductance, der. del part. pass. inductus del lat. inducere "indurre"] [EMG] (a) Grandezza che qualifica il comportamento di un circuito nei riguardi dei fenomeni [...] in A quando B è aperto. ◆ [EMG] I. differenziale: la derivata del flusso d'induzione magnetica concatenato con un circuito . La tab. dà le formule semiempiriche da usarsi per il calcolo dell'i. totale L oppure lineica (cioè a unità di lunghezza ...
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elemento
elemènto [Dal lat. elementum, di origine incerta] [LSF] Lo stesso che infinitesimo, cioè quantità di cui si possa trascurare, per enti geometrici, la parte non lineare (e. d'arco, di superficie, [...] resto di un'espressione; in questo signif. si chiama, in generale, e. differenziale di ordine n una quantità Dn(x-x₀) tale che si abbia limx-x III 667 f. ◆ [ANM] Metodo agli e. finiti: v. calcolo numerico: I 410 e. ◆ [CHF] Sistema periodico degli e. ...
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distribuzioni, teoria delle
distribuzioni, teoria delle generalizzazione della teoria classica delle funzioni dell’analisi matematica. Tale generalizzazione, dovuta principalmente a L. Schwartz e S.L. [...] a volte è giustificato dal fatto che l’equazione differenziale scaturisce dalla trasformazione di un problema che ha senso regolarità prescritta dall’equazione: tipico è il caso del calcolo delle variazioni, in cui spesso il funzionale da minimizzare ...
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Legendre Adrien-Marie
Legendre 〈lëgŠàndr〉 Adrien-Marie [STF] (Tolosa 1752 - Parigi 1833) Prof. di matematica nell'École militaire di Parigi (1775); passò a dirigere, nel Bureau des longitudes (1787), [...] di L.: condizione necessaria di minimo per soluzioni estremali di problemi variazionali: v. variazioni, calcolo delle: VI 463 f. ◆ [ANM] Equazione di L.: l'equazione differenziale omogenea (1-x2)y''-2xy'+n(n+1)y=0, con n costante; s'incontra ...
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Runge-Kutta, metodo di
Runge-Kutta, metodo di locuzione che indica una famiglia di metodi numerici per la risoluzione di equazioni differenziali i quali, per la stima dell’integrale soluzione dell’equazione, [...] incremento. In Φ compaiono i valori della pendenza della curva integrale calcolati in punti diversi e indicati con k1, k2, ..., ki; questa y3, e così via. Si consideri per esempio l’equazione differenziale y′ = −2y, con condizione iniziale y(0) = y0 ...
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elementi finiti, metodo degli
elementi finiti, metodo degli procedimento numerico utilizzato per la risoluzione di problemi rappresentabili in forma variazionale (→ variazioni, calcolo delle), ossia [...] ’approssimazione, ma più onerosa è, in termini di costo di calcolo, la ricerca numerica della soluzione. Il metodo degli elementi finiti più usati soprattutto per la risoluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali nei casi in cui il ...
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Babbage
Babbage Charles (Londra 1791 - 1871) matematico inglese, studioso della teoria dei logaritmi e noto per i suoi progetti relativi a macchine calcolatrici automatiche. La presenza nelle tavole [...] ’applicazione di una macchina al calcolo delle tabelle astronomiche e matematiche), che presentò alla Royal Astronomical Society nel 1822, descrisse uno di questi congegni che chiamò Difference Engine (macchina differenziale). La macchina era formata ...
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Solow, Robert Merton
Economista statunitense (n. New York 1924). Si formò sotto la guida di W. Leontief (➔) alla Harvard University, collaborando allo sviluppo del primo modello input-output (➔); approfondì [...] del livello di attività del sistema. L’eventuale differenziale ancora da spiegare doveva essere imputato, a giudizio residuo di Solow’). Nell’applicare il suo modello, S. calcolò che circa un quinto dell’incremento del PIL statunitense doveva ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione di un dato problema aritmetico,...