FERRARIS, Erminio
Enzo Pozzato
Nacque a Ronco Scrivia, presso Genova, il 15 febbr. 1852, da Luigi, ingegnere ferroviario, e da Giuseppina Defiori. Compiuti gli studi medi. si trasferì in Sardegna, ove [...] pp. 1-7, in Boll. d. Soc. geologica ital., XLVII (1928), pp. CLXII-CLXVI; L. Sanna, La preparazione meccanica e la calcinazione dei minerali a Buggerru, Cagliari 1895; Onoranze al comm. ing. E. F., in Resoc. ... d. Assoc. miner. sarda, XXXI (1926), 7 ...
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Elemento chimico bivalente, scoperto da L.-N. Vauquelin (1797), detto un tempo glucinio per il sapore dolciastro dei suoi sali; ha il simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,02; è un metallo leggero [...] la massa con acqua e precipitando poi dalla soluzione, con soda, l’idrato di b., che si trasforma in ossido per calcinazione o in solfato per trattamento con acido solforico. Si può anche fondere il minerale con carbonato sodico e trattare poi la ...
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Ambiente nel quale, con diversi sistemi (combustione, passaggio di corrente elettrica ecc.), è prodotto calore con lo scopo di riscaldare il materiale in esso caricato fino a raggiungere un prefissato [...] f. per trasformazioni chimiche e fisiche (non accompagnate da fusione), quali la distillazione dei carboni fossili, la calcinazione dei calcari, la sinterizzazione delle polveri, l’arrostimento dei solfuri metallici, la cottura delle argille.
In base ...
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Minerale costituito da carbonio esagonale contenente spesso impurità varie, di colore grigio scuro; tenero (grado 1 di durezza della scala di Mohs) e untuoso al tatto, con sfaldatura facile e perfetta; [...] antracite, carbone di legna, coke metallurgico, coke di petrolio (quest’ultimo sempre più impiegato), preliminarmente sottoposti a una calcinazione, a temperature di 1200-1300 °C, così da eliminare praticamente tutte le sostanze volatili presenti. La ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La metallurgia e lo sfruttamento delle miniere
Marco Beretta
La metallurgia e lo sfruttamento delle miniere
Conoscenza e produzione
La metallurgia [...] teoria del flogisto fu presentato all'Académie Royale des Sciences il 12 novembre 1774. Questo esperimento mostrava che durante la calcinazione dei metalli la calce, invece di perdere il proprio flogisto come ipotizzato da Stahl e da tutti i chimici ...
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(o nichelio) Elemento chimico (simbolo Ni; numero atomico 28, peso atomico 58,69).
Caratteristiche
Si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), [...] grassi, per preparare vetri ceramici, colori per ceramica.
Ossido di n. (o ossido nicheloso; NiO) Si ottiene per calcinazione dell’idrossido, del carbonato, del nitrato; ha carattere basico; si trova anche in natura (bunsenite); si usa per colorare ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] negli animali, specialmente nel tessuto osseo. La colorazione rosso-violetta che le ceneri di ossa assumono dopo calcinazione a elevata temperatura è infatti da attribuire alla formazione di Cu2O colloidale, che si origina per decomposizione termica ...
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Elemento chimico, di simbolo Co, peso atomico 58,94, numero atomico 27. In natura è diffuso in diversi minerali principalmente come arseniuro, solfuro e solfoarseniuro, in genere associato con il nichel [...] contenente soltanto sali di nichel e di cobalto. Da questa precipita il c. sotto forma di idrossido cobaltico, che per calcinazione viene trasformato nell’ossido Co2O3; questo, a sua volta, è ridotto a c. metallico con idrogeno o ossido di carbonio ...
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Forza (detta anche forza p. o forza di gravità) che un corpo risente da parte della Terra, risultante dell’attrazione gravitazionale terrestre e della forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra; [...] temperatura fino a che non si abbiano più variazioni di p., cioè fino al completamento della trasformazione (eliminazione di umidità, calcinazione ecc.) che avviene a quella temperatura; il p. secco è il p. di una sostanza dopo l’eliminazione (per ...
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(XI, p. 49; App. II, I, p. 669; III, I, p. 416)
Le industrie della c. rientrano decisamente in quelle definibili ''a tecnologia matura''. Nell'attuale scenario economico, i loro problemi produttivi provengono [...] luoghi di discarica dei medesimi, ecc.
Si è altresì valutata la possibilità del riciclo dei bagni, soprattutto di calcinazione; sono entrati in funzione numerosi nuovi impianti: per l'estrazione del grasso dal carniccio prodotto dalla scarnatura del ...
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calcinazione
calcinazióne s. f. [der. di calcinare]. – In chimica, riscaldamento di una sostanza solida a temperatura più o meno elevata per eliminare acqua di combinazione o parti volatili, decomporre i bicarbonati, i carbonati, ecc.
calcina
s. f. [lat. *calcina, der. di calx calcis «calce2»]. – Nel linguaggio com., la calce spenta e anche la malta confezionata con essa: c. grassa, con molta calce, opposto a c. magra; muro a c., fatto unendo i sassi o i mattoni con calcina,...