TERRE DECOLORANTI (fr. terres décolorantes; ted. Bleicherden; ingl. bleaching earths, bleaching clays)
Franco ROSSI
Per terre decoloranti (o terre da sbianco) s'intendono degl'idrosilicati di alluminio [...] telai dei filtri. Le terre esaurite si rigenerano mediante lavaggi con solventi, trattamento con vapore, con acidi, calcinazione, ecc., con ricuperi del 50 ÷ 100% dell'attività.
Le terre decoloranti trovano specialmente impiego nella industria degli ...
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COMES (de Comitibus, Conti), Niccolò
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nella Marca Trevisana e visse tra il sec. XIII e il XIV.
Assai difficile risulta la sua precisa identificazione, dato che [...] o dispositiones (otto in alcuni manoscritti), corrispondenti alle sette fasi del processo alchemico (sublimazione, calcinazione, soluzione, abluzione, incerazione, coagulazione, fissazione). Nella parte introduttiva l'allievo chiede dove si possa ...
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Elemento chimico, di simbolo Co, peso atomico 58,94, numero atomico 27. In natura è diffuso in diversi minerali principalmente come arseniuro, solfuro e solfoarseniuro, in genere associato con il nichel [...] contenente soltanto sali di nichel e di cobalto. Da questa precipita il c. sotto forma di idrossido cobaltico, che per calcinazione viene trasformato nell’ossido Co2O3; questo, a sua volta, è ridotto a c. metallico con idrogeno o ossido di carbonio ...
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NEROFUMO (XXIV, p. 602; App. II, 11, p. 400)
Dino DINELLI
Si hanno in commercio molti tipi di nerofumo che variano sia per composizione chimica sia per dimensioni delle particelle, caratteristiche che [...] effetto che il n. ha sulla viscosità dell'inchiostro sembra associato all'ossigeno chemiadsorbito sulla superficie: se per calcinazione si allontana la materia volatile dal n., l'inchiostro diviene pastoso. Anche nell'industria delle vernici si usano ...
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TUNGSTENO (o Wolframio; fr. tungstène; sp. tungsteno; ted. Wolfram; ingl. tungsten)
Felice De CarIi
Elemento chimico, simbolo W; numero atomico 74; peso at. 184; isotopi 182, 183, 186.
Gli alchimisti [...] ottiene dalla scheelite, e in generale da tutti i sali di tungsteno, per trattamento con gli acidi e successiva calcinazione dell'idrato WO3•H2O che precipita:
Se si parte dalla wolframite bisogna prima fondere questa con carbonato sodico, lisciviare ...
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Elemento chimico, il cui ossido fa parte delle cosiddette terre rare. Dà il nome a tutto un gruppo di elementi di queste terre che comprende l'erbio propriamente detto, il disprosio, l'olmio e il tulio.
Nel [...] Aston ha trovato che l'erbio ha una serie d'isotopi da 164 a 176.
L'ossido Er2O3, che può essere ottenuto per calcinazione dei sali, è colorato in rosa: sciolto negli acidi dà sali della stessa colorazione. Il cloruro ErCl3 e il nitrato Er (NO3)35H2O ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Luce, calore, elettricita e magnetismo
Roderick W. Home
Luce, calore, elettricità e magnetismo
A partire dagli anni Settanta del Settecento, [...] fisico come il calore e i cambiamenti chimici quali la perdita di flogisto, che si pensava fosse coinvolto nella calcinazione. Nei loro tentativi di pesare il calore, sperimentatori successivi, fra i quali John Whitehurst (1713-1788), provarono a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fino al 1770 il panorama della chimica europea è caratterizzato da una gran mole di [...] dei corpi che vale sia per i metalli sia per i combustibili: per la prima volta nella storia della chimica, calcinazione dei metalli e combustione sono processi identici di liberazione del flogisto. Dal punto di vista ideologico, Stahl presenta la ...
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titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, [...] di sali titanosi e di nuclei che funzionino da innesco. Il precipitato idrato di t. viene filtrato, lavato e quindi sottoposto a calcinazione a una temperatura intorno a 1000 °C (così da consentire di ottenere il biossido di t. in forma rutilica). Il ...
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Forza (detta anche forza p. o forza di gravità) che un corpo risente da parte della Terra, risultante dell’attrazione gravitazionale terrestre e della forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra; [...] temperatura fino a che non si abbiano più variazioni di p., cioè fino al completamento della trasformazione (eliminazione di umidità, calcinazione ecc.) che avviene a quella temperatura; il p. secco è il p. di una sostanza dopo l’eliminazione (per ...
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calcinazione
calcinazióne s. f. [der. di calcinare]. – In chimica, riscaldamento di una sostanza solida a temperatura più o meno elevata per eliminare acqua di combinazione o parti volatili, decomporre i bicarbonati, i carbonati, ecc.
calcina
s. f. [lat. *calcina, der. di calx calcis «calce2»]. – Nel linguaggio com., la calce spenta e anche la malta confezionata con essa: c. grassa, con molta calce, opposto a c. magra; muro a c., fatto unendo i sassi o i mattoni con calcina,...