Seconda dinastia dei sultani mamelucchi d’Egitto (1382-1517). Furono scelti tra quelle milizie di origine mongola o circassa acquartierate nelle torri (in arabo burǵ) della cittadella del Cairo. ...
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Idfū (o Edfu) Città dell’Alto Egitto (30.000 ab. ca.), nel governatorato di Assuan, sulla sinistra del Nilo. Centro di fabbricazione di ceramiche; industrie alimentari. Ferrovia per Il Cairo (780 km).
È [...] l’antica Apollinopolis Magna, luogo di culto di Oro, identificato dai Greci con Apollo, che vi era adorato come disco solare con le ali stese; il suo tempio (costruito nel 237 a.C. da Tolomeo III, fu completato ...
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Nipote (m. Parigi 1393) di Guido di Lusignano (re di Armenia nel 1343-44), regnò nel 1374-75. Dopo aver combattuto valorosamente contro i Mamelucchi, fu fatto prigioniero e condotto al Cairo (1375). Liberato [...] nel 1382, si recò in Occidente ...
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Militare e politico egiziano, nato a Benī Murr (Asyūṭ) il 15 gennaio 1918. Studiò dapprima legge, poi entrò nella Scuola di guerra del Cairo, dalla quale uscì, ufficiale, nel 1938. Dopo aver insegnato [...] per qualche tempo nella Scuola di guerra, entrò nella scuola di Stato Maggiore, dalla quale uscì nel 1948. Partecipò alla guerra di Palestina (1948), distinguendosi in varie battaglie e particolarmente ...
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AGNESA, Giacomo
Carlo Zaghi
Nato a Sassari il 5 nov. 1860, si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1884, ed entrò nel 1887 nella carriera diplomatica come vice-console al Cairo. Trasferito alla carriera [...] interna del ministero degli Esteri, fu destinato all'Ispettorato delle scuole italiane all'estero. Passò successivamente come segretario d'Ufficio coloniale, che era stato istituito dal Crispi con decreto ...
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Babilonia d’Egitto Antica città del Basso Egitto, la cui fondazione fu attribuita dagli antichi storici greci ai prigionieri assiro-babilonesi. Si identifica con la località Qaṣr ash-Shām a S dell’attuale [...] Cairo vecchio, dove i Romani costruirono una fortezza detta Babylon. ...
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BEMBO, Orazio
Gino Benzoni
Nacque a Canea, nell'isola di Candia, il 5 febbr. 1626, da Gabriele di Vincenzo e da Margherita di Orazio Negri. Il 29 apr. 1674 il Maggior Consiglio lo destinò a succedere [...] non mancava di replicare nelle sue lettere al Senato (in Archivio di Stato di Venezia, Senato. Dispacci consoli in Alessandria e Cairo, f. 3): "si ingannano - scriveva il 3 ott. 1676 - questi signori se credono che, mandando qua un console che non ...
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ZAGHLŪL SA'D
Ettore Rossi
. Uomo politico egiziano, nato verso il 1860 nella provincia di Gharbiyyah in Egitto. Ricevette la sua istruzione nelle scuole locali di tradizione religiosa e studiò anche [...] è tuttora onorata e rispettata in Egitto; la vedova, Ṣafiyyeh Hānim, è denominata "Madre degli Egiziani)"; la sua casa al Cairo è diventata la "Casa della nazione" (bait al-ummah).
Bibl.: B. G. Gaulis, Le nationalisme égyptien, Parigi 1928; ORiente ...
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Storico (Périgueux 1868 - Luynes, Indre-et-Loire, 1954), successore di A. Aulard nella cattedra di storia della Rivoluzione alla Sorbona (1923-37), fondò (1937) il Centro di studî sulla Rivoluzione francese. [...] Insegnò anche al Cairo. Le sue opere principali, oltre i volumi pubblicati nell'Histoire de France di É. Lavisse e nella collezione "Peuples et civilisations", sono: Législation civile de la Révolution française (1898); La chute de la royauté (1919); ...
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WOLFF-METTERNICH, Paul conte di Gracht
Diplomatico tedesco, nato a Bonn il 5 dicembre 1853, morto a Heppingen il 29 novembre 1934. Segretario presso le ambasciate di Vienna, Parigi e Bruxelles, fu poi [...] console generale al Cairo. La nomina a ministro plenipotenziario prussiano presso le città anseatiche (1897) gli permise relazioni personali con l'imperatore, che egli accompagnò nei suoi viaggi come rappresentante del Ministero degli esteri. Nel ...
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cairota
cairòta agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Del Cairo (propriam. Il Càiro, arabo al-Qāhira), capitale della Repubblica Araba d’Egitto e del governatorato omonimo; come sost., abitante o nativo del Cairo.
articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando se si tratta di un essere od oggetto...