(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] il mondo arabo a partire dal 19° sec. interessò anche la musica. Dopo il Primo congresso di musica araba, tenutosi al Cairo nel 1932, si sono moltiplicate le iniziative volte, da un lato, alla conservazione del patrimonio storico e, dall’altro, ai ...
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Uomo politico inglese (Bishop's Stortford, Hertfordshire, 1853 - Muizenberg, Città del Capo, 1902). A sedici anni si trasferì nella fattoria del fratello nel Natal, ove, interessatosi all'attività di scoperta [...] verso la realizzazione del suo sogno di estendere l'Impero britannico su una fascia continua di territorî dal Capo al Cairo, Rh. ispirò l'occupazione inglese del Bechuanaland (1881-85), di cui divenne primo commissario; nel 1889 creò la British South ...
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CARLI, Stefano
Sergio Cella
Figlio del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti, fratello minore di Gian Rinaldo, nacque a Capodistria l'8 giugno 1726.
Studiò nel collegio degli scolopi della sua città; non [...] fra Venezia e Capodistria, frequentando teatri, caffé e salotti, brigando per nuovi incarichi, come quello di console al Cairo, e cercando a tal fine la protezione del procuratore Emo e della procuratessa Sagredo. Suo fratello Gian Rinaldo, che ...
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mamelucco (ar. mamluk «schiavo»), sultanato
mamelucco
(ar. mamluk «schiavo»), sultanato Regime istituito dai cd. mamelucchi, all’origine soldati schiavi di etnia turca, in Egitto e in Siria, fra il [...] e si mantenne al potere fino al 1382, presentandosi come investita di autorità da un califfo-ombra abbaside, residente al Cairo. Ai mamelucchi bahridi successero, con la presa del potere di Barquq, i mamelucchi circassi, che si alternarono al potere ...
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Milizie turche e circasse di origine servile, potenti sotto la dinastia degli Ayyubiti, che soppiantarono definitivamente nel 1250, assumendo il diretto dominio in Egitto (1250-1517) e in Siria (1260-1516). [...] del loro potere; formarono il nucleo di quella resistenza all’invasione francese che Napoleone spezzò alle Piramidi e furono sterminati solo nel 1811, con la strage organizzata da Moḥammed ‛Alī nella cittadella del Cairo.
Per l’arte dei M. ➔ islam. ...
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GOLUBOVICH, Girolamo (al secolo Antonio)
Francisco Víctor Sánchez
Nacque a Costantinopoli il 7 febbr. 1865, da Antonio, marinaio, e da Lucia Obradovich, entrambi originari di Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik); [...] successivo, assunse Girolamo come nome di religione.
Studiò filosofia a Betlemme, teologia a Gerusalemme, e venne ordinato sacerdote al Cairo, il 18 giugno 1888, ma celebrò la sua prima messa solenne nel convento del S. Salvatore di Gerusalemme, il ...
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DE MARTINO, Giacomo
Luca De Caprariis
Nacque a Berna il 7 sett. 1868. Figlio di Renato, diplomatico del Regno delle Due Sicilie confermato in servizio dopo il compimento dell'Unità dal governo italiano, [...] .
Nel 1904 il D. tornò a Istambul e poi, dopo un breve intervallo di servizio a Berlino, venne inviato al Cairo come agente e console generale nell'ottobre del 1907.
Come responsabile della legazione egli diede prova di notevole abilità nei rapporti ...
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BONAIUTO (Bonajuda, Bonavito) di Albano (d'Alban o anche Dal Ban)
Ugo Tucci
Veneziano, nacque dopo la metà del Quattrocento. Apparteneva verosirnilmente alla famiglia d'Origine bergamasca che gestiva [...] su una sua tappa in Egitto nel viaggio d'andata), e cioè fra l'agosto 1482 e il settembre 1485, B. partì dal Cairo in compagnia di un non meglio identificato ambasciatore di Prete Gianni e, percorrendo con tutta probabilità la via del Nilo e del Mar ...
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Settembre nero
Si indica così il mese di sett. 1970, nel corso del quale Husain, re di Giordania, mosse all’attacco della guerriglia palestinese insediata nel suo regno dopo la terza guerra arabo-israeliana [...] politica furono ugualmente coinvolte Siria e URSS, al fianco dei palestinesi, mentre il presidente G.A. Nasser funse da mediatore fra la Giordania e l’OLP, all’epoca la principale organizzazione della guerriglia, nei successivi accordi del Cairo. ...
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IRGUN ZWAI LEUMI (ebraico: "Organizzazione militare nazionale")
Sabatino MOSCATI
LEUMI Nucleo terroristico ebraico, segreto e illegale, formato nel 1935 da membri dissidenti della Haganah. Secondo il [...] si è staccato dall'Irgun il gruppo Stern, calcolato a 200-300 uomini, cui è dovuto l'assassinio di lord Moyne al Cairo (6 novembre 1944) e quello del conte F. Bernadotte (17 settembre 1948). Dopo la cessazione del mandato britannico in Palestina, la ...
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cairota
cairòta agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Del Cairo (propriam. Il Càiro, arabo al-Qāhira), capitale della Repubblica Araba d’Egitto e del governatorato omonimo; come sost., abitante o nativo del Cairo.
articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando se si tratta di un essere od oggetto...