Francescano (Barcellona 1260 circa - ivi 1350 circa), guardiano (1313) del convento di Barcellona, fu (1314) mandato dal re Giacomo II in Sicilia per ottenere da Federico II d'Aragona che questi ritirasse [...] poi (1315) incaricato di negoziare una pace tra lo stesso Federico II e Roberto d'Angiò. Ministro provinciale, partecipò alla pubblicazione delle Costituzioni francescane, dette di Cahors (1336). Scrisse un commento alla Bibbia in forma di "catena". ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] gradito ai cattolici per certi lati della sua opera, per altri lati riuscì accetto anche agli illuministi.
Vita
Studiò a Cahors e a Parigi; ordinato sacerdote (1674 o 1675) si adoperò per la conversione dei calvinisti (diresse anche un istituto per ...
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ZACCHEO
Giuseppe Ricciotti
È il protagonista di un episodio della vita di Gesù Cristo, narrato in Luca, XIX,1-10. Era capo-pubblicano (ἀρχιτελώνης), cioè incaricato della raccolta delle imposte di tutto [...] cui fu compagno d'apostolato. Leggende francesi medievali lo fecero trasmigrare in Francia, ove avrebbe predicato il cristianesimo, sotto il nome di Amator, nel luogo chiamato oggi Roc-Amadour presso Cahors (cfr. Acta Sanctorum, agosto, IV, 4, 18). ...
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stregoneria
L’arte delle streghe e degli stregoni, come facoltà di operare, attraverso poteri soprannaturali o con l’intervento di forze demoniache, a danno di altri. La credenza in persone dotate di [...] e personali, come nella causa di Filippo il Bello contro i Templari, e di papa Giovanni XXII contro il vescovo di Cahors, bruciato sul rogo con l’accusa di aver praticato sortilegi contro la vita del pontefice. Ma il periodo classico dei processi ...
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LUDOVICO da Venezia (Ludovico Donati; Ludovicus de S. Martino de Venetiis)
Annamaria Emili
Originario di Venezia, dovette nascere tra gli anni Trenta e Quaranta del XIV secolo: l'ipotesi, in assenza [...] , appartenente all'Ordine dei carmelitani e arcivescovo eletto di Creta, e il francescano Giovanni "de Caturco" (Cahors), vescovo di Torcello, di esaminare L. ("professor, qui [(] in plerisque notabilibus Studiis eiusdem Ordinis libros Sententiarum ...
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PIETRO dell'Aquila
Caterina Bruschi
PIETRO dell’Aquila. – Nacque, probabilmente tra il 1273 e il 1279, a Tornimparte (L’Aquila).
Dopo il periodo di noviziato, con tutta probabilità trascorso presso [...] del Lombardo di Giovanni da Rubio) al 1337 (quando l’8 giugno, comparve in tale veste al capitolo generale di Cahors).
La carica di provinciale fu il riconoscimento di un indubbio prestigio intellettuale, e di buoni appoggi ‘politici’ all’interno ...
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BOSIO, Giacomo
Gaspare De Caro
Nacque a Chivasso da Gian Bartolomeo nell'anno 1544, in una famiglia che aveva già dato numerosi cavalieri all'Ordine gerosolimitano. Chiamato giovanissimo a Roma dallo [...] da gran tempo si lamentava.
Non erano mancati infatti i tentativi di colmare questa lacuna, ma Guglielmo di Cahors, Giacomo di Borbone, Giacomo Fontana, Nicola Durand de Villegagnon si erano preoccupati, nell'ultimo secolo, di illustrare episodi ...
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CORRADO di Lützelhardt
Gerhard Baaken
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di C. che è ricordato per la prima volta nel 1172 nell'entourage dell'arcivescovo Cristiano di Magonza. Sconosciuti [...] guerre conto la lega lombarda, condivideva il potere con il legato. Questo spiega anche perché il vescovo Geraldo di Cahors in una lettera scritta verso il 1170 poteva comunicare all'imperatore di essere stato catturato durante il ritorno dalla Curia ...
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DEL CARRETTO, Carlo Domenico
Tiziana Bernardi
Noto come marchese del Finale e in seguito come cardinale del Finale o cardinal Finario, svolse un'intensa attività diplomatica tra la corte pontificia [...] corte francese, il D. fu nominato arcivescovo di Tours (carica che mantenne fino al 1512 quando passò all'arcivescovato di Cahors (Gallia christiana, 1715-85, I, col. 147), ricevendo così un'ulteriore conferma della benevolenza di Luigi XII.
Nel 1509 ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] in particolare in Notre-Dame-du-Bourg a Digne-les-Bains (dip. Alpes-de-Haute-Provence), nel chiostro della cattedrale di Cahors (dip. Lot) e soprattutto a Sainte-Cécile ad Albi (dip. Tarn), ove i castighi infernali, ben differenti da quelli comuni in ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...