Giurista (Cahors 1602 - Tolosa 1682), prof. a Tolosa. Accanto agli scritti di diritto canonico, tra i quali le Dissertationes iuris canonici (1651-54), i commentarî alle decretali d'Innocenzo III (1666), [...] all'epistolario di Gregorio Magno (1669) e alle Clementine (1680), lasciò anche opere storiche, tra cui: De origine et statu feudorum pro moribus Galliae, De ducibus et comitibus provincialibus Galliae ...
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BERNARDO del Lago
Peter Partner
Originario di Cahors, era baccelliere in legge quando, nel 1327, fu assunto al suo servizio dal conterraneo papa Giovanni XXII. Intomo all'aprile 1334 era agente finanziario [...] e nunzio del pontefice nell'Italia settentrionale; il 7 ott. 1334 era nominato rettore di Olanzac (Hérault) nella diocesi di St.-Pons-de-Thomières. Sotto Benedetto XII fu collettore apostolico ad Aquileia, ...
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Canonista (Tolosa 1540 - Pont-à-Mousson 1597), prof. a Cahors (1570-80), Tolosa (1580-82), Pont-à-Mousson (dal 1582), e quivi anche decano e cancelliere. Autore, tra l'altro, delle Iuris canonici partitiones [...] in V libros digestae (1594) e di Commentaria et adnotationes in Decretalium proemium (1612) ...
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Giurista (Troyes 1579 - Bourges 1647). Insegnò nelle univ. di Cahors e di Bourges. Scrisse, tra l'altro: Obscucocum seu de iure accrescendi et coniunctionis liber singularis (1603); Expositio in quinquaginta [...] decisiones Iustiniani (1618); Observationum libri tres (1618); ecc. Ma l'opera che maggiormente merita di essere ricordata sono gli Ex Cuiacio libri tres (1638), dove confuta metodi e interpretazioni di ...
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Giureconsulto, nato presso Cahors nel 1602, morto nel 1682. Alle cognizioni di diritto civile e soprattutto canonico unì anche una larga erudizione di carattere storico. Insegnò a lungo diritto a Tolosa. [...] Ricordiamo tra i suoi scritti storici: De origine et statu feudorum pro moribus Galliae (Parigi 1619), De ducibus et comitibus provincialibus Galliae (Tolosa 1643) e una storia dell'Aquitania (in 10 libri, ...
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GIOVANNI XXII papa
Giovanni Battista Picotti
Jacme Duesa (Jacques Duèse, Jacobus de Osa), nato intorno al 1245 a Cahors, di ricca famiglia borghese. Laureato in ambe le leggi, maestro di diritto civile [...] forse a Parigi, aveva tenuto, per il favore di Carlo II d'Angiò, uffici civili in Provenza, era stato vescovo di Fréjus (1300), cancelliere del regno di Sicilia (1308), vescovo di Avignone (1310); Clemente ...
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Giurista e uomo di lettere francese (sec. 14º), originario della diocesi di Cahors; per incarico del concistoro del Gai saber assistette G. Molinier nella composizione delle Leys d'Amors. ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] di diritto civile a Tolosa. Ottenne benefici nella sua regione di origine e in un ambito più vasto: fu arciprete di Cahors, canonico di St-Front di Périgueux, arciprete di Sarlat, decano di Le Puy. Nel 1300 venne eletto vescovo di Fréjus. Familiare ...
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BERTRANDO di Meychones (Meissenier)
Ingeborg Walter
Nacque all'inizio del sec. XIV, probabilmente a Cahors, figlio o almeno stretto parente di Hugues de Meychones, nipote del cardinale Bertrand du Poujet, [...] cui dovette sicuramente la sua carriera ecclesiastica.
Baccelliere in diritto civile, B. viene ricordato per la prima volta il 7 ottobre 1331, data in cui papa Giovanni XXII gli concesse il canonicato ...
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Giurista (Baillargues, Montpellier, forse 1487 - Parigi 1557). Insegnò il diritto canonico nelle univ. di Montpellier, Tolosa, Cahors, Bourges e infine Parigi, chiamatovi da Francesco I; coltivò, oltre [...] al diritto canonico, anche il romano e il francese. Paolo III lo volle come uditore della Rota romana. Tra le sue opere: una Praxis beneficiorum, un commentario al titolo del Digesto (lib. 50, tit. 16) ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...