Poeta francese (n. Cahors 1530 circa - m. 1560 circa). Fu dapprima segretario a Parigi di Hugues Salel, suo compatriota del Quercy, ed entrò subito in rapporto con Ronsard e la scuola della Pléiade; dello [...] stesso petrarchismo ronsardiano sono impregnati i suoi Amours (1553), e le sue Gayetés (1554) ricordano le Folastries del maestro. Dopo un lungo soggiorno a Lione, dove si legò alla poetessa Louise Labé, ...
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] "valet de chambre" del re Francesco I. A corte godé di un grande prestigio; ma accusato di eresia, e compromesso nell'affaire des placards, dové riparare prima presso Margherita di Navarra (1534), poi ...
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Scrittore francese (Clichy-la-Garenne 1863 - Cahors 1947). Esordì con versi di carattere impressionistico (Sur le vif, 1886; Paysages de femmes, 1886, ecc.). Pubblicò romanzi d'ispirazione naturalistica [...] (En amour, 1890; La tournée. 1901), ricordi della sua missione nel Laos (Sao Van Di, 1905) e novelle (Le coeur gros, 1894; Celles qui passent, 1898). Scrisse anche libri di viaggio e opere drammatiche ...
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Poeta francese (n. Mathieu, Caen, 1463 circa - m. forse Cahors 1526 circa) uno dei "grands rhéthoriqueurs"; segretario della regina Anna di Bretagna, alla quale dedicò il poemetto allegorico La vraydisante [...] advocate des dames; accompagnò in Italia Luigi XII e compose le cronache rimate del Voyage de Gênes (1507) e del Voyage de Venise (1509); altre rime scrisse per Francesco I, di cui divenne, nel 1514, "valet ...
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Giurista e uomo di lettere francese (sec. 14º), originario della diocesi di Cahors; per incarico del concistoro del Gai saber assistette G. Molinier nella composizione delle Leys d'Amors. ...
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VALAFRIDO soprannominato Strabone (lo strabico)
Fausto Ghisalberti
Poeta e teologo, nato nella Svevia, da umili origini, nell'808-9, morto a Reichenau il 18 agosto 849. Venuto a Reichenau, sotto la guida [...] CXIII, CXIV.
Bibl.: H. Grimm, Das Reiterstandbild des Theodorich, ecc., Berlino 1869; A. Jundt, W. S., l'homme et le théologien, Cahors 1900; M. Manitius, Gesch. d. latein. Litter. d. Mittelalters, I (1911), pp. 302-14, e III (1931), p. 1062; P. Eigl ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...