CAHORS
M. Durliat
(lat. Divona Cadurcorum)
Centro della Francia meridionale, capoluogo del dip. Lot, situato nella regione dell'Agenais-Périgord-Quercy.La città di C. sorge su una grande ansa del fiume [...] , CAF 100, 1937, pp. 216-276; id., Un grand bâtisseur du temps du roi Dagobert: saint Didier évêque de Cahors, Bulletin archéologique du Comité des travaux historiques et scientifiques, 1953, pp. 289-296; M. Durliat, La cathédrale Saint-Etienne de ...
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PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] -Lazare ad Autun, ai p. di Verona e di Ferrara, di poco posteriori a quelli di Vézelay, e di certo anteriori a quelli di Cahors e di Charlieu.Nella maggioranza dei casi, sino al 1240 ca. e oltre, per es. a Reims, la statua-colonna consiste di una ...
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SOUILLAC
M. Bénéjeam
Cittadina della Francia sudoccidentale (dip. Lot), sorta intorno a un monastero dedicato alla Vergine, fondato da s. Geraldo di Aurillac nel 10° secolo.S. è menzionata in diversi [...] fu allora, dopo il 1150, che si decise di coprire la chiesa con una serie di cupole, ispirate a quelle di Cahors.Lo sviluppo in elevato dell'interno conferisce a Sainte-Marie di S. una verticalità più accentuata. Di dimensioni più modeste rispetto a ...
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Scultore e pittore francese (Tolosa 1831 - Parigi 1900). Vincitore del premio di Roma (1859), ebbe grande successo durante il Secondo Impero. La sua sensibilità e abilità di modellato si espressero soprattutto [...] (Ninfa cacciatrice, Diana, Donna con pavone). Più accademiche le opere monumentali (monumento a Lamartine a Mâcon, a Gambetta a Cahors, a Balzac a Parigi, ecc.). Dipinse il soffitto della Salle des Illustres del Campidoglio di Tolosa (1894-95). ...
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MOISSAC
M. Durliat
Centro della Francia sudoccidentale (dip. Tarnet-Garonne), situato in un vasto complesso alluvionale sulle rive del fiume Tarn, a km 3 dalla confluenza con la Garonna.Il nome di M. [...] a tre navate cedette il posto a una chiesa a navata unica, destinata a essere coperta da cupole su pennacchi, come la cattedrale di Cahors (dip. Lot) e l'abbaziale di Sainte-Marie a Souillac (dip. Lot). In seguito, nel sec. 14°, nel corso di un'altra ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] v., Saint-Front). Il suo prototipo sembra individuabile in Saint-Etienne a Périgueux (1101-1106) o nell'incompiuta cattedrale di Cahors (v.), iniziata intorno al 1090 (Rey, 1925), mentre l'esempio più evoluto, ma anche il più compromesso dai restauri ...
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BOURGES
A. Prache
(lat. Avaricum)
Città della Francia centrale, nella regione storica del Berry, capoluogo del dip. dello Cher, alla confluenza dei fiumi Yèvre e Auron, che bagnano la città bassa. Antico [...] carolingia B. divenne sede di un arcivescovado che estendeva il proprio territorio fino alle diocesi di Le Puy, Albi e Cahors. Una cattedrale romanica fu iniziata fra il 1013 e il 1030 dall'arcivescovo Gauzlin, fratellastro del re Roberto il Pio ...
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JEAN DESCHAMPS
A. Prache
(o des Champs)
Architetto attivo in Francia a partire dalla seconda metà del sec. 13° e capostipite di una famiglia di architetti.J. avviò la costruzione del coro della cattedrale [...] Saint-Caprais ad Agen (dip. Lot-et-Garonne), la chiesa di Gourdon e quella di Ravel-Salmerange, la facciata della cattedrale di Cahors e, infine, il baldacchino della basilica di Saint-Sernin di Tolosa.Anche se J. esportò verso le regioni del Midi le ...
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LOCHES
D. Sandron
(Loccae, Loecis super Angerem nei docc. medievali)
Cittadina della Francia centrale (dip. Indre-et-Loire), L. è collocata su di un rilievo isolato nel complesso dell'altopiano della [...] fondata una basilica, intorno al 450, dal vescovo di Tours Eustochio. Nella seconda metà del sec. 5° s. Orso, originario di Cahors, si sarebbe stabilito a L., forse per sfuggire alle persecuzioni del re visigoto Eurico; già allora, sempre secondo la ...
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Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (Tolosa, Τολῶσσα, Τολόσσα)
M. Labrousse
F. Braemer
1. Topografia antica. - T. appare nella storia al tempo della conquista della Gallia transalpina, come un [...] maximus andava dritto da N a S, dalla porta da cui usciva la via per Narbona, a quella della via di Cahors. Perpendicolarmente, il decumanus maximus doveva unire il guado principale, posto nelle vicinanze della chiesa di La Daurade, con la porta che ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...