Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (Tolosa, Τολῶσσα, Τολόσσα)
M. Labrousse
F. Braemer
1. Topografia antica. - T. appare nella storia al tempo della conquista della Gallia transalpina, come un [...] maximus andava dritto da N a S, dalla porta da cui usciva la via per Narbona, a quella della via di Cahors. Perpendicolarmente, il decumanus maximus doveva unire il guado principale, posto nelle vicinanze della chiesa di La Daurade, con la porta che ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] Latran, Paris 1911; R. Rey, Les vieilles églises fortifiées du Midi de la France, Paris 1925; id., La cathédrale de Cahors et les origines de l'architecture à coupoles d'Aquitaine, Paris [1926]; K.J. Conant, The Early Architectural History of the ...
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GUASCOGNA e GUIENNA
J. Cabanot
(franc. Gascogne e Guyenne)
La G. (lat. Vasconia, Wasconia; occitano Gasconha 'paese dei Baschi') e la Guienna (occitano Guiaina, dal lat. Aquitania) corrispondono al [...] nella Francia centrale e occidentale, presenta analogie soprattutto con le chiese di Saint-Caprais ad Agen e Saint-Etienne a Cahors, per la sua navata unica, il transetto molto sporgente, le due absidiole e soprattutto la vasta abside su cui si ...
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PAOLINO di Bordeaux, vescovo di Nola, santo (Meropius Pontius Paulinus)
Mario Niccoli
Nato a Bordeaux verso il 353-354 da nobilissima famiglia della Gallia romana, studiò ivi sotto il retore Ausonio [...] a vescovi o amici della Gallia: Delfino e Amando di Bordeaux, Esuperio di Tolosa, Simplicio di Vienna, Alitio di Cahors, Diogeniano d'Albi, Dinamio d'Angoulême, Venerando di Clermont, Pegaso di Périgueux, Victricio di Rouen. A Sulpicio Severo ...
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VALAFRIDO soprannominato Strabone (lo strabico)
Fausto Ghisalberti
Poeta e teologo, nato nella Svevia, da umili origini, nell'808-9, morto a Reichenau il 18 agosto 849. Venuto a Reichenau, sotto la guida [...] CXIII, CXIV.
Bibl.: H. Grimm, Das Reiterstandbild des Theodorich, ecc., Berlino 1869; A. Jundt, W. S., l'homme et le théologien, Cahors 1900; M. Manitius, Gesch. d. latein. Litter. d. Mittelalters, I (1911), pp. 302-14, e III (1931), p. 1062; P. Eigl ...
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stregoneria
L’arte delle streghe e degli stregoni, come facoltà di operare, attraverso poteri soprannaturali o con l’intervento di forze demoniache, a danno di altri. La credenza in persone dotate di [...] e personali, come nella causa di Filippo il Bello contro i Templari, e di papa Giovanni XXII contro il vescovo di Cahors, bruciato sul rogo con l’accusa di aver praticato sortilegi contro la vita del pontefice. Ma il periodo classico dei processi ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] intorno al coro (Conques, Tolosa). Sotto gli abati cluniacensi anche la scultura fiorisce nella Linguadoca (Saint-Sernin, 1080; Moissac, Cahors ecc.) e in Borgogna (Autun, Vézelay, Cluny); a Saint-Denis, prima del 1114, nasce il portale, noto solo da ...
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LUDOVICO da Venezia (Ludovico Donati; Ludovicus de S. Martino de Venetiis)
Annamaria Emili
Originario di Venezia, dovette nascere tra gli anni Trenta e Quaranta del XIV secolo: l'ipotesi, in assenza [...] , appartenente all'Ordine dei carmelitani e arcivescovo eletto di Creta, e il francescano Giovanni "de Caturco" (Cahors), vescovo di Torcello, di esaminare L. ("professor, qui [(] in plerisque notabilibus Studiis eiusdem Ordinis libros Sententiarum ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] (dip. Tarn-et-Garonne) in quello sul Tarn, a Entraigues (dip. Aveyron) nei p. sui fiumi Lot e Truyère, e infine a Cahors nel fortificato Pont Valentré sul Lot, famoso per le tre torri difensive.Anche in Francia non mancavano tuttavia p. a una sola ...
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PIETRO dell'Aquila
Caterina Bruschi
PIETRO dell’Aquila. – Nacque, probabilmente tra il 1273 e il 1279, a Tornimparte (L’Aquila).
Dopo il periodo di noviziato, con tutta probabilità trascorso presso [...] del Lombardo di Giovanni da Rubio) al 1337 (quando l’8 giugno, comparve in tale veste al capitolo generale di Cahors).
La carica di provinciale fu il riconoscimento di un indubbio prestigio intellettuale, e di buoni appoggi ‘politici’ all’interno ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...