BERNARD de Rodes (Rodez)
Ingeborg Walter
Nato in data non precisabile nella prima metà del sec. XIV a Cahors, forse da Raymond de Rodes, dopo aver abbracciato lo stato ecclesiastico, iniziò una brillante [...] ; vi rinunciò nel 1362 e ottenne in cambio, il 18 ag. 1363, l'arcidiaconato di Vaux nella diocesi nativa di Cahors e più tardi il priorato secolare di Caussade.
Incaricato spesso, in questi anni, di missioni diplomatiche di importanza però secondaria ...
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VASSALLI, Fortanerio
Antonella Parmeggiani
VASSALLI, Fortanerio. – Nacque intorno al 1300 a Vaillac (o a Frayssinet-le-Gourdonnais) nella diocesi di Cahors, in Aquitania, figlio di Sicard II de Vassal, [...] e analizzati (Rabotti, 2015, pp. 670-672 e 679-684). Vassalli avrebbe destinato i suoi libri in parte al convento di Cahors e in parte a quello di Gourdon, i luoghi in cui era nato ed era cominciata la sua formazione. Sono indicati centotrentotto ...
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ZENZELINO dei Cassani (Zenzelinus de Cassanis; Jesselin, o Gancelin de Cassagnes)
Gian Piero Bognetti
Canonista francese, forse oriundo della diocesi di Cahors. Chierico già prima del 1311, insegnò da [...] quell'anno diritto canonico nell'università di Montpellier, e fu assessore dei consoli di quella città. Un incidente occorsogli, in quest'ultima veste, col luogotenente del siniscalco di Beaucaire rappresentante ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] V (1880), pp. 63-81; L. Limayrac, Étude sur le Moyen Âge. Histoire d’une commune et d’une baronnie du Quercy: Castelnau-Montratier, Cahors 1885, pp. 164-167, 191 s., 568, 570-615; A. du Pouget de Nadaillac, L’abbaye St-Marcel du Pouget, in La Science ...
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Giurista (Tolosa 1522 - Bourges 1590). Studiò a Tolosa, ma fu soprattutto nella sua educazione umanistica un autodidatta. Cominciò a insegnare a Tolosa (1547); insegnò poi a Cahors (1554-55), a Bourges [...] (1555-57), a Valenza in Delfinato (1557-59), a Bourges (1559-60), un anno a Torino (ott. 1566 - ag. 1567), di nuovo a Valenza (1567-75), per la terza volta a Bourges (1575-1590), che fu il centro della ...
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MAROT, Jean
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Caen verso la metà del sec. XV, morto nel 1526. Peregrinò, da giovane, per la Francia; poi si stabilì a Cahors, dove si sposò ed ebbe il figlio Clément [...] (v.); ottenne, verso il 1506, il posto di segretario presso la regina Anna di Bretagna, alla quale dedicò L'advocate des dames, poemetto allegorico in lode delle donne. Accompagnò in Italia Luigi XII, ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] gradito ai cattolici per certi lati della sua opera, per altri lati riuscì accetto anche agli illuministi.
Vita
Studiò a Cahors e a Parigi; ordinato sacerdote (1674 o 1675) si adoperò per la conversione dei calvinisti (diresse anche un istituto per ...
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MÉRILLE, Edmond
Emilio Albertario
Giurista francese, nato a Troyes il 7 marzo 1579, morto a Bourges il 14 luglio 1647. Si addottorò a Tolosa, tenne la cattedra di diritto a Cahors e la lasciò nel 1612 [...] per quella di Bourges, dove rimase fino alla morte.
Scrisse opere varie: Obscurorum seu de iure accrescendi et coniunctionis liber simularis, Troyes 1603; Expositio in quinquaginta dicisiones Iustiniani, ...
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Figlio (606-632) di Clotario II re dei Franchi, non ebbe, contrariamente alla legge franca, alcuna parte dell'eredità paterna. Solo più tardi il fratello Dagoberto si piegò a cedergli i territorî di Tolosa, [...] Cahors, Agen, Périgueux e Saintes fino ai Pirenei, riuniti da C. nel regno di Aquitania, che ampliò poi, con ulteriori acquisti, dalla Loira ai Pirenei. ...
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Scrittore e moralista francese, nato a Parigi nel 1541 e morto ivi nel 1603. Laureatosi in giurisprudenza a Bourges, rinunciò presto alla carriera, per abbracciare lo stato ecclesiastico. Teologo e predicatore, [...] viva parte per qualche tempo alle lotte civili e religiose. Nel 1595 fu a Parigi come rappresentante della diocesi di Cahors all'Assemblea generale del clero, della quale diventò poi segretario. Godette il favore anche di Enrico IV.
Lo Ch. volle ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...