Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] buona volta bisognerà pure andare incontro alla gravissima responsabilità di adoperarla. Io non sono di quelli che tra un caffè ed un bicchierino di cognac riformano il mondo a bastonate e sciabolate – so bene cosa vuol dire avere una responsabilità ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] ogni caso successiva rispetto al momento dell’enunciazione):
(14) – Scusa, potresti chiedere a Maria se va a prendere il caffè?
– Non ti preoccupare: più tardi ci andrò io
Nella seconda battuta dell’es. (14) il parlante manifesta la propria volontà ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] detto i fratelli che lo hanno accolto (Maggiani 1995: 126)
(29) Il giovane medico le aveva portato un caffè (Maraini 2004: 299)
I verbi tetravalenti richiedono quattro argomenti. Sono verbi transitivi come tradurre, trasferire, trasportare, che oltre ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] e marinati,
di ciambelle e pasticcetti,
di canditi e di confetti,
di piastroni, di dobloni,
di vaniglia e di caffè
(Rossini, La Cenerentola)
La librettistica buffa rossiniana riassume esemplarmente tutto questo (Rossi 2005, da cui sono tratti tutti ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] possono ricorrere congiuntamente al referente cui rimandano in diverse costruzioni, come nelle ➔ dislocazioni:
(33) lo vuoi un caffè?
(34) a Gianni ci penso io
Berretta (1989) suggerisce che questo impiego dei clitici potrebbe essere visto come ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] . Nel registro accurato è da segnalare la pronuncia sempre chiusa anche in tipi come [ˈstelːa] stella, [kaˈfːe] caffè, avvertita come più distinta, e comune all’italiano lombardo più sorvegliato.
La pronuncia di o tonica presenta una casistica meno ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] più spesso di moto) seguito da un avverbio con significato locativo-direzionale (Simone 1997; Iacobini & Masini 2009): mettere su il caffè, mettere su famiglia, stare su («non deprimersi / non cadere»).
L’uso di lessemi generici e vaghi, come s’è ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] (Richelle Giampiccoli 1983). Certo, non sono mancate opere di economisti (Luigi Einaudi, Umberto Ricci, Giovanni Demaria, Federico Caffè, Claudio Napoleoni e Piero Sraffa, nei suoi non numerosi scritti in italiano) scritte in una prosa italiana ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] clitico cataforico gli esempi da (30) a (34) (gli esempi 32-33 sono tratti dal corpus ArCoDip):
(30) lo vuole un caffè?
(rema) (tema)
(31) non li ho i burattini (ce li ha mio zio)
(rema) (tema)
(32) a me piace molto di ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Denina (che aveva finito per voltare le spalle alla lingua italiana), così i redattori della rivista milanese «Il Caffè», e in particolare Alessandro Verri, autore di una provocatoria e sarcastica Rinunzia avanti notaio al Vocabolario della Crusca ...
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caffe
caffè s. m. [dal turco kahve, che è dall’arabo qahwa «vino; bevanda eccitante»]. – 1. Nome di alcune specie di piante del genere Coffea, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava per infuso la nota bevanda. La specie...
caffo
agg. e s. m. [etimo incerto], tosc. – 1. Dispari: siamo in numero caffo. Più spesso s. m.: essere, lasciare in c., in numero dispari; uno dice pari e l’altro c., di due persone che dissentono nettamente l’una dall’altra; com. la locuz....