Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] (bario, potassio, sodio, molibdeno), cubica a facce centrate (argento, ferro, rame) ed esagonale compatta (calcio, magnesio, zinco, cadmio). La teoria del legame metallico, svolta fondamentalmente da L. Pauling, permette anche di spiegare l’elevata ...
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Scienza che studia la composizione chimica della Terra e le leggi che regolano la distribuzione spaziale e temporale degli elementi nelle sue diverse parti. È parte della cosmochimica, della quale costituisce [...] come principale, comprendono metalli e semimetalli dei sottogruppi b del sistema periodico, come rame, zinco, argento, cadmio, piombo, selenio e altri. Gli elementi litofili sono tipicamente concentrati nei silicati; essi sono, oltre all’ossigeno ...
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stagno Elemento chimico appartenente al 5° gruppo del sistema periodico; simbolo Sn, numero atomico 50, peso atomico 118,7. Sono noti 10 isotopi stabili dello s., di cui i più abbondanti in natura sono [...] corrosione o più brillanti dello s. stesso; sono costituite da leghe s.-piombo (con il 10-60% di s.), s.-cadmio (particolarmente resistenti all’atmosfera marina), s.-nichel (di aspetto brillante).
Lo s. viene impiegato in metallurgia anche per la ...
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liquido
lìquido [agg. e s.m. Der. del lat. liquidus, da liquere "essere liquido"] [LSF] (a) Come agg., si dice, in contrapp. a solido e aeriforme, di uno stato di aggregazione (stato l.) della materia, [...] 10 °C ha densità 4.2 g/cm3, la maggiore ottenuta con l. ordinari), il l. di Klein, soluzione acquosa di borotungstato di cadmio (densità massima, a temperatura ordinaria, 3.3 g/cm3), il l. di Rohrbach, soluzione acquosa di ioduro doppio di mercurio e ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] primi agiscono sul tessuto muscolare determinando depressioni e paralisi, es. chinina, veratrina, caffeina, sali di rame, di zinco, di cadmio, di bario. Più numerosi sono i veleni che agiscono sui muscoli in seguito ad azione sul sistema nervoso, es ...
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Col termine chelati (da χηκαί, chele, o pinze del granchio), introdotto nella chimica dei composti di coordinazione (XXXIV, p. 911) da G. T. Morgan e A. D. K. Drew, (in J. Chem. Soc., 1920) si indicano [...] ), che forma complessi colorati con moltissimi ioni metallici (come, per es., il rame, l'argento, l'oro, lo zinco, il cadmio, il mercurio, lo stagno, il piombo, il nichel, il cobalto, il palladio, ecc.), la difenilcarbazide e il difenilcarbazone che ...
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Composti organometallici
Günther Wilke
di Günther Wilke
Composti organometallici
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Gruppo principale e metalli di transizione. 4. Tipi di legame. 5. Sintesi. [...] finora proposta alcuna spiegazione soddisfacente che renda conto di tale instabilità. I composti dello zinco, del cadmio o del mercurio costituiscono delle eccezioni poiché, pur essendo molto reattivi, risultano relativamente stabili: comportamento ...
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Analisi chimica strumentale
Arnaldo Liberti
Guido Saini
La chimica analitica si occupa dello studio e dello sviluppo dei metodi mediante i quali si possono individuare le specie chimiche presenti in [...] 'elettrodo a membrana ne vengono costruiti altri per determinare la concentrazione di vari ioni, come per esempio rame, argento, cadmio, piombo, e anioni come cloruri, bromuri, tiociana-ti, ecc. Tali elettrodi hanno uno schema simile a quello dell ...
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elementi
Antonio Di Meo
Le cento sostanze che formano milioni di composti
Gli elementi sono sostanze costituite da atomi tutti uguali tra loro. Nell'antichità si pensava che l'Universo fosse formato [...] di aggregazioni di elementi: i calcofili, presenti nelle rocce di solfuri, come lo zolfo, il rame, lo zinco, l'argento, il cadmio, il piombo, il selenio; i litofili, concentrati in alcune rocce composte di silicati le quali, oltre al silicio e all ...
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Elettrochimica
Roger Parsons
L'elettrochimica ebbe origine agli inizi del XIX secolo. È convenzione indicarne l'atto di nascita con la lettera del 20 marzo 1800 di Alessandro Volta a Joseph Banks, presidente [...] . Il voltaggio di una cella completamente carica è di 2,2 V. Altri tipi diffusi di celle secondarie sono la cella al nichel/cadmio e quella al nichel/ferro. La loro densità di energia è paragonabile a quella della batteria al piombo/acido (≃25 Wh/kg ...
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cadmio
càdmio s. m. [lat. scient. Cadmium, e questo dal lat. cadmīa, gr. καδμεία «cadmìa», che si estraeva vicino a Tebe, la città di Cadmo]. – Elemento chimico di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41, appartenente al secondo...
cadmia
cadmìa s. f. [dal lat. cadmīa; v. cadmio]. – Antica denominazione del carbonato di zinco naturale e del silicato idrato di zinco naturale (c. fossile); c. artificiale, sinon. di tuzia, denominazione antiquata dell’ossido di zinco.