Cacicco peruviano (Chincheros 1740 - Sicuani 1815). Dopo aver servito gli Spagnoli (nel 1780-81 combatté l'insurrezione di Tupac Amaru e nel 1811 quella di J. M. Cáceres), deluso per la mancata concessione [...] di riforme favorevoli agli indios, nell'ag. 1814 depose le autorità spagnole di Cuzco e, alla testa di oltre 10.000 uomini, si impadronì di Arequipa. Sconfitto a Humachiri, fu catturato da indios fedeli ...
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Cacicco venezolano (m. 1569). Dominò il territorio dell'odierna Caracas, e combatté tenacemente contro gli Spagnoli (1560-69); dopo aver vinto varî capi spagnoli, riuscì a controllare un territorio assai [...] vasto, ma infine fu catturato e ucciso. Divenne in seguito figura leggendaria, esaltata nel Venezuela come eroe dell'indipendenza nazionale ...
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Uomo politico (Segovia 1440 circa - León, Nicaragua, 1530); dopo aver combattuto contro i Mori a Granada e in Africa, e avere avuto grande importanza nella corte spagnola, partì (1514) per l'America come [...] (importante in specie quella del 1516 che percorse l'attuale territorio del Nicaragua e della Costa Rica), combattendo gli indigeni, fra cui il cacicco Urraca. Si accingeva a tornare in Spagna, quando morì; nel 1519 aveva fondato la città di Panama. ...
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COLOMBO (Colón), Bartolomeo
Giovanni Nuti
Figlio di Domenico e di Susanna Fontanarossa, fu il terzogenito della famiglia. Nel documento del 7 ag. 1473 in cui Susanna, vantandovi una ipoteca, acconsentiva [...] a un gravoso sistema di riscossione dei tributi in oro, gli Indios si ribellarono sotto la guida dei loro cacicchi, il più potente dei quali era Caonabò. Per reprimere la rivolta, Cristoforo organizzò una spedizione punitiva (marzo 1495), appoggiata ...
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VALDIVIA, Pedro de
José A. de Luna
Nacque nel 1500 a Villanueva de la Serena o Campanario o Castuera nella provincia di Badajoz (Spagna), e morì nel 1554 a Tucapel. Militò nelle Fiandre e combatté alla [...] terre che chiamò "Nuevo Extremo". Partito per domare una ribellione d'Indiani, durante la sua assenza il cacicco Machimalonco attaccò e incendiò la città costruita di recente, sicché si dovette riedificarla. Per assicurarsi le comunicazioni col ...
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Ignacio Ramonet
Cuba
In una fortezza assediata, ogni dissidenza è tradimento
(S. Ignazio di Loyola)
Tempo di cambiamenti a Cuba
di
24 febbraio
All’Avana, l’Assemblea nazionale cubana, ratificando formalmente [...] alla famiglia etno-linguistica aruaca, non si opposero sistematicamente all’invasione, se si eccettua il tentativo capeggiato dal cacicco Hatuey, che in fuga da Santo Domingo conquistata dagli Spagnoli si era rifugiato a Cuba. Catturato, bruciato sul ...
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cacicco
(o cacico) s. m. [dallo spagn. cacique, adattam. di una voce aruaca] (pl. -chi). – Titolo dato ai capi indigeni delle Antille, e quindi dell’America Centrale in genere e del Perù.
cacicchismo
s. m. Nel linguaggio della politica e dei giornali, esercizio personalistico del potere in àmbito locale, con riferimento agli antichi capi tribù nelle Indie Occidentali, nell'America Centrale, nel Messico e nel Perù. ◆ «Al di...