CACCIA, Antonio
Benito Recchilongo
Di antica famiglia della cospicua borghesia del Canton Ticino, nacque a Morcote (Lugano) il 22 genn. 1806 da Lorenzo e da Marianna Scaramuzzi. Compiuti i primi studi [...] al collegio Gallio di Como, poi a Roma, si trasferì a Würzburg (Baviera), dove si laureò, ancor giovane, in medicina; frequentò anche l'università di Cambridge, dove si addottorò in botanica e medicina ...
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CACCIA (Cazza), Giovanni Agostino
Renato Pastore
Nacque a Novara in un anno da ritenersi compreso nel primo decennio del secolo XVI.
La congettura - essendo distrutti gli atti di nascita dell'Archivio [...] Ma sono à punto un uom di mezza etade, / Benché più che non ho, dimostro al volto".
Appartenente al ramo della famiglia Caccia di Castellazzo, ove mantenne per tutta la vita un modesto possedimento, il C. studia a Milano con Giorgio Merula, prima di ...
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Poeta novarese (sec. 16º); pubblicò un volume di Rime (1546), comprendente anche un'egloga sceneggiata, l'Erbusto (1546), che anticipa l'Aminta e il Pastor fido, e un'altra composizione scenica, Filena (1546), che accoglie elementi dell'egloga e della commedia, e inoltre una raccolta di Satire et capitoli piacevoli (1549), che resta, non solo per i suoi materiali autobiografici, l'opera più tipica ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] forse, certo spirito aristocratico, che conservò nella vita e negli ideali, e dalla madre quella educazione del cuore che lo fece sensibile alle miserie degli infelici e schiettamente democratico in politica. ...
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Poeta latino, contemporaneo di Ovidio; scrisse Cynegetica, poema sulla caccia di cui ci restano i primi 541 esametri, oltre la metà dei quali riguardano i cani. ...
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(gr. Τυδεύς) Eroe del ciclo tebano; figlio di Eneo, re di Calidone. Ucciso a caccia uno zio (o un fratello), riparò presso Adrasto, in Argo, e ne sposò la figlia Deipile. Combatté poi al seguito di Polinice [...] contro Tebe, dove uccise Melanippo restando però da lui mortalmente ferito; Anfiarao tagliò la testa a Melanippo e la gettò a T., che, morente, vi conficcò ferocemente i denti; Atena, che si era avvicinata ...
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MOAMIN
Falconiere arabo, attivo alla corte imperiale di Federico II, scrisse un trattato di caccia in lingua araba, che durante l'assedio di Faenza (1240-1241) fu tradotto in latino da Teodoro di Antiochia [...] (v.), con il titolo De scientia venandi per aves, ma più noto come Moamin. Si narra che nella stessa occasione lo Svevo avesse apportato correzioni al testo, che, insieme ad altri simili, gli fu utile ...
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(gr. Κέϕαλος) Mitico cacciatore greco, figlio di Deione, re di Focide, amato dall’Aurora (Eos). Durante una caccia uccise per errore la sposa Procri e perciò fu esiliato dall’Areopago; si rifugiò presso [...] Anfitrione, re di Tebe, che aiutò nella guerra contro i Tafi, avendone in premio l’isola di Cefalonia ...
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(gr. ῎Αδμητος) Eroe della mitologia greca, re di Fere in Tessaglia. Partecipò alla spedizione degli Argonauti e alla caccia al cinghiale Calidonio. Eroe di tipo agonistico, ottenne da Pelia la mano della [...] figlia Alcesti solo dopo essere riuscito nella prova di aggiogare a un carro un leone e un cinghiale. Apollo, che era stato suo ospite, gli concesse di prolungare la sua vita se, giunto il tempo, avesse ...
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(gr. Νίκαια) Naiade, figlia della divinità eponima del fiume Sangario e di Cibele, caratterizzata nel mito dalla passione per la caccia e dal dispregio dell’amore. È collegata a Dioniso, al cui amore [...] avrebbe finito per cedere ...
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caccia1
càccia1 s. f. [der. di cacciare] (pl. -ce). – 1. a. Ricerca, uccisione o cattura della selvaggina, compiute con trappole, reti, armi e spesso con l’ausilio di animali domestici e di accorgimenti varî; con sign. più preciso e particolare,...