Variety
Marco Scollo Lavizzari
Settimanale internazionale dedicato allo spettacolo, fondato a New York nel 1905 dall'editore Sime Silverman. Il primo numero, di appena sedici pagine, nacque dal lavoro [...] anche sui prodotti d'oltreoceano, come testimoniano nell'anno di uscita del film gli elogi della rivista per Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Lo schema originario venne poi modificandosi in virtù della sempre maggiore complessità dell'evento ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] archi, pianoforte e armonium formata da un'introduzione e cinque scene), ma si realizzò in pieno nel 1914 con Cabiria diretto da Giovanni Pastrone e il sofferto contributo originale elaborato da Ildebrando Pizzetti: la Sinfonia del fuoco per baritono ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] . Fellini, che iniziò a fianco di Rossellini ma rivelò immediatamente (da Lo sceicco bianco, 1952, a Le notti di Cabiria, 1957) un immaginario personale, una notevole capacità di integrare onirismo e realismo, e M. Antonioni, che nello stesso periodo ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] , Gabriele D'Annunzio e Luigi Pirandello. Il primo accettò infatti nel 1914 di 'tradurre in dannunziano' le didascalie del kolossal Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone; e in una lettera espresse la convinzione che "nei trucchi sta la potenza vera e ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] , collaboravano con il cinema in veste semi-clandestina. Nel 1914 G. D'Annunzio, dietro lauto compenso, scrive le didascalie per Cabiria di G. Pastrone, e a sua volta diventerà nel corso del tempo l'ispiratore di una ricca filmografia che va da La ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] 600 tecnicismi (in The motion picture almanac, 1930), fra i quali figurano anche alcuni italianismi: cabiria 'carrello', comic 'comica cinematografica', forte 'bene', gobo 'pannello antisonoro', spaghetti 'pellicola aggrovigliata'. Negli stabilimenti ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] , tuttavia le fece anche moltissima pubblicità. La costruzione di grandi set divenne presto un modo classico, prima italiano (Cabiria, di Giovanni Pastrone diede inizio alla tendenza nel 1914) poi americano, di realizzare film spettacolari, da cui ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] azioni e gesti tipicamente sportivi. Il più celebre di essi è senz'altro il Maciste che compare per la prima volta in Cabiria di Giovanni Pastrone, nel 1914. Il nome è di derivazione dannunziana (un antico soprannome di Ercole) e ha bisogno di essere ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] tradizione letteraria. Una concentrazione ineguagliata di finezze lessicali, di ampollosità sintattiche e di abbellimenti retorici sciorinò Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, con l'apporto di Gabriele D'Annunzio (didascalia d'apertura: "È il ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] per vecchi e nuovi talenti; tra questi ultimi Bob Fosse che debuttò con un remake del felliniano Le notti di Cabiria (1957), dal titolo Sweet Charity (1969; Sweet Charity ‒ Una ragazza che voleva essere amata). Gli anni inquieti della contestazione ...
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cabirico
cabìrico agg. [dal gr. καβειρικός, der. di Κάβειροι «cabiri»] (pl. m. -ci). – Relativo al culto dei cabiri: misteri c., il culto c., ecc. In archeologia, vasi c., serie di vasi della fine del sec. 5° a. C., provenienti dal cabirio...