Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] . In questi anni lavorò anche per il cinema, contribuendo non poco, con le sue sonanti didascalie, al successo del film Cabiria (1914) di Piero Fosco (G. Pastrone). Nel 1915, invitato a Quarto per inaugurare il monumento ai Mille, rientrò in Italia ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] . Fellini, che iniziò a fianco di Rossellini ma rivelò immediatamente (da Lo sceicco bianco, 1952, a Le notti di Cabiria, 1957) un immaginario personale, una notevole capacità di integrare onirismo e realismo, e M. Antonioni, che nello stesso periodo ...
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Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] di successi: da Lo sceicco bianco (1952) e I vitelloni a La strada (1954) e Il bidone (1955), da Le notti di Cabiria (1957) a La dolce vita e 8¹/² fino a Giulietta degli spiriti. In tutte queste opere traspare, in virtù della fusione artistica di ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] cinema P. operò a partire dal 1954, come sceneggiatore (con M. Soldati, La donna del fiume; con F. Fellini, Le notti di Cabiria; con M. Bolognini, Marisa la civetta, Giovani mariti, La notte brava, Il bell'Antonio, La giornata balorda; e, fra i tanti ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] , Gabriele D'Annunzio e Luigi Pirandello. Il primo accettò infatti nel 1914 di 'tradurre in dannunziano' le didascalie del kolossal Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone; e in una lettera espresse la convinzione che "nei trucchi sta la potenza vera e ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] , collaboravano con il cinema in veste semi-clandestina. Nel 1914 G. D'Annunzio, dietro lauto compenso, scrive le didascalie per Cabiria di G. Pastrone, e a sua volta diventerà nel corso del tempo l'ispiratore di una ricca filmografia che va da La ...
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OXILIA, Nino
Gabriele Scalessa
OXILIA, Nino (Angelo Agostino Adolfo). – Nacque a Torino il 13 novembre 1889 (Monetti, in Un tempo una città, 1983, p. 25) da Nicolò e da Giovanna Bruno, penultimo di [...] , giovinezza…!, a partire dalla pièce del 1911, realizzata stavolta dalla Itala Film (che l’anno seguente produsse la celeberrima Cabiria di Giovanni Pastrone) e interpretata da Lydia e Letizia Quaranta e Amerigo Manzini. Da solo, poi, Oxilia diresse ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] 1968, con la regia di A.G. Majano). Tra i film salgariani, da Cartagine in fiamme è stato tratto nel 1914 Cabiria, con le musiche di Ildebrando Pizzetti e le didascalie di Gabriele D'Annunzio, e un lungometraggio dallo stesso titolo del romanzo, con ...
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cabirico
cabìrico agg. [dal gr. καβειρικός, der. di Κάβειροι «cabiri»] (pl. m. -ci). – Relativo al culto dei cabiri: misteri c., il culto c., ecc. In archeologia, vasi c., serie di vasi della fine del sec. 5° a. C., provenienti dal cabirio...